giuseppe conte giorgia meloni roberto jonghi lavarini

FARDELLI D'ITALIA - GIORGIA MELONI HA PASSATO LA DOMENICA A PARARE I COLPI DOPO L’INCHIESTA DI “FANPAGE”: “ERA TUTTO STUDIATO A TAVOLINO. NON DA FANPAGE, MA DA UN INTERO CIRCUITO, O CIRCO, SE VOGLIAMO” - IL TIMIDO ATTACCO DI CONTE: “IN ATTESA DI STUDIARTI I FILMATI INTEGRALI POTRESTI AVVANTAGGIARTI. BASTEREBBE DICHIARARE CHE RINUNCI E RIPUDI QUEL 5% DI CUI RAGIONA TAL JONGHI LAVARINI”

 

CARLO FIDANZA GIORGIA MELONI

Francesco Olivo per “La Stampa”

 

Dalla difesa all'attacco: «Il linciaggio contro Fratelli d'Italia è deciso a tavolino da un circuito».

 

È domenica mattina, le sezioni elettorali sono aperte da poco, Giorgia Meloni non ha ancora votato.

 

A inquietare la leader però è ancora l'inchiesta di Fanpage che ha mostrato i rapporti del suo partito con l'estrema destra di Milano, adombrando l'ipotesi di un finanziamento illecito di un finto imprenditore, infiltrato dalla testata.

il post di giorgia meloni nel weekend del voto

 

Più che nel merito, sul quale sono stati aperti accertamenti interni che riguardano anche il comportamento del dirigente Carlo Fidanza, alla leader della destra non è piaciuto il metodo.

 

 

Dopo due giorni di difesa, Meloni passa al contrattacco e posta un video su Facebook dai toni molto allarmati, quasi da emergenza democratica: «Era tutto studiato, scientificamente, a tavolino. Non da Fanpage, ma da un intero circuito, o circo, se vogliamo».

 

inchiesta di fanpage su fidanza e fratelli d italia 4

 

 

 

 

 

 

 

La tesi dell'inchiesta "a orologeria", portata avanti sin da subito, non basta più, per Meloni c'è un disegno ben preciso: isolare Fratelli d'Italia, accostandola agli estremisti, per tenerla lontana dal governo del Paese: «Se noi fossimo davvero ridicole macchiette neonaziste, incapaci di produrre qualsiasi classe dirigente adeguata, allora non ci sarebbe bisogno di utilizzare questi metodi contro di noi. Non ci sarebbe bisogno di trappole».

chiara valcepina carlo fidanza lobby nera inchiesta fanpage

 

Per Meloni lo scandalo sta anche nel fatto che il dibattito stia avvenendo sui media nel pieno del silenzio elettorale (che lei però ha aggirato facendo campagna sabato a Vittoria, cittadina siciliana dove si vota domenica e lunedì prossimi).

 

roberto jonghi lavarini con giorgia meloni

Ma la vicenda è anche televisiva, Corrado Formigli conduttore di Piazzapulita, il programma de La 7 che ha trasmesso il video di Fanpage, ha invitato Meloni a partecipare alla puntata di giovedì prossimo, dove verrà mostrata la seconda parte dell'inchiesta.

 

La leader di Fratelli d'Italia risponde di no, almeno fino a quando «non mi verrà consegnato l'intero girato dell'inchiesta», ovvero cento ore di riprese.

 

La richiesta al direttore di Fanpage viene ribadita: «Ho chiesto di avere l'intero girato per sapere esattamente come siano andate le cose e come si siano comportate le persone coinvolte. Il direttore ha risposto che la mia richiesta è oscena. Cosa c'è che non si può mostrare in quei video? Cosa c'è che non devo vedere?».

 

inchiesta di fanpage su fidanza e fratelli d italia 9

Il direttore, che sarà ospite di Formigli, ha spiegato di voler consegnare le immagini alla procura. Meloni riconosce, in ogni caso, che quelle scene mostrate dal sito, saluti romani e invocazione a Hitler, sono inquietanti: «Capiamoci, le immagini hanno colpito anche me, chiedo quei video anche e soprattutto per andare a fondo nella vicenda perché dalle nostre parti siamo parecchio rigidi sulle regole di comportamento dei nostri dirigenti».

 

VIRGINIA RAGGI GIUSEPPE CONTE

Pur con qualche pudore, dovuto alla giornata elettorale, il tema ha suscitato un dibattito acceso:

 

«In attesa di studiarti i filmati integrali potresti avvantaggiarti - basterebbe dichiarare che rinunci e ripudi quel 5% di cui ragiona tal Jonghi Lavarini», dice il leader del M5S Giuseppe Conte, citando l'estremista di destra protagonista dell'inchiesta. Lo stesso "barone nero"ci tiene a precisare: «Non sono razzista, né antisemita».

il tweet di roberto jonghi lavarini

CARLO FIDANZA E IL SALUTO DEL LEGIONARIO

giorgia meloni GIORGIA MELONI AI TEMPI DI AZIONE GIOVANI - ALLEANZA NAZIONALEmatteo salvini enrico michetti giorgia meloni

CARLO FIDANZA GIORGIA MELONI CARLO FIDANZA GIORGIA MELONIinchiesta di fanpage su fidanza e fratelli d italia 1inchiesta di fanpage su fidanza e fratelli d italia 10carlo fidanza giorgia meloni

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…