domenico arcuri giuseppe conte marco travaglio

IL “LUTTO” QUOTIDIANO - GIULI: “TRAVAGLIO È LA VEDOVA INCONSOLABILE DEI CASI UMANI DELLA REPUBBLICA. DA CONTE A ARCURI, E COSÌ VIA A RISALIR LI RAMI FINO A INGROIA E DI PIETRO, UN CAMPOSANTO D'AMORI SFORTUNATI, UN INVENTARIO DI CARRIERE STRONCATE DALLA MALASORTE: IL RECOVERY PLAN? L'HA SCRITTO CONTE E I SOLDI CHE VERRANNO SONO MERITO SUO, DRAGHI STA VENDEMMIANDO SULLE FATICHE DI GIUSEPPI - L’ULTIMO E FERALE COLPO GLIEL’HA INFERTO IERI IL CAPO DELLO STATO…” – A "OTTO E MEZZO" SILVIA SCIORILLI BORRELLI (FINANCIAL TIMES) DÀ A MARCOLINO DELLA "VEDOVA DI CONTE" E LUI SBROCCA... – VIDEO

 

 

1 - “NON SONO UNA VEDOVA DI CONTE”: TRAVAGLIO PERDE LE STAFFE CON LA GIORNALISTA DEL “FINANCIAL TIMES”

Da www.secoloditalia.it

silvia sciorilli borrelli vs marco travaglio a otto e mezzo 1

 

Silvia Sciorilli Borrelli, corrispondente da Milano del “Financial Times”, è riuscita nell’impresa di far rinnegare il suo pupillo, Giuseppe Conte, a Marco Travaglio, al termine di un acceso botta e risposta andato in onda ieri sera a “Otto e mezzo“, sulla Sette. La giornalista, che segue le vicende politiche italiane da Milano, fa notare a Travaglio che “tutti volevano Draghi, e adesso, arrivato lui, dopo 3 mesi non va bene neanche lui…”. “Ma dove sono questi tutti? Tu lo volevi!”, replica Travaglio. E la Sciorilli Borrelli: “Se ragioniamo tra sostenitori di Draghi e vedove di Conte…”.

 

Conte rinnegato da Travaglio, poi il pentimento

silvia sciorilli borrelli vs marco travaglio a otto e mezzo

Il direttore del “Fatto Quotidiano” abbocca alla provocazione e si sente direttamente chiamato in causa, esplodendo: “Ma chi se ne frega di Conte!”. Dallo studio, il direttore della “Stampa“, Massimo Giannini, gli fa notare che tutti i partiti hanno sostenuto e votato Draghi, ma Travaglio torna a fare il piccolo fan di Conte: “E’ stato Mattarella a chiamare Draghi per un governo che doveva sostituirne uno che stava lavorando bene…”.

 

silvia sciorilli borrelli vs marco travaglio a otto e mezzo 2

Vedova no, nostalgico sì, a quanto pare. Travaglio si comporta meglio di un addetto stampa. “Passi avanti merito di Draghi? Tutto il mondo esce dall’emergenza e tornano alla normalità. Anche l’anno scorso era accaduto in questi giorni, la differenza è che abbiamo i vaccini. Il merito di Draghi è quello di aver proseguito il lavoro del governo precedente”.

 

2 - TUTTI GLI AMORI SFORTUNATI DELL'INCONSOLABILE TRAVAGLIO

Alessandro Giuli per “Libero quotidiano”

 

ALESSANDRO GIULI FOTO DI BACCO

Marco Travaglio è la vedova inconsolabile dei casi umani della Repubblica. Dall' ex premier Giuseppe Conte all' ex super commissario Domenico Arcuri, e così via a risalir li rami fino ad Antonio Ingroia e Tonino Di Pietro, l' albo d' oro politico custodito dal direttore del Fatto è un camposanto d'amori sfortunati, un inventario di carriere stroncate dalla malasorte e dalla malagrazia giustizialista nel sostenerle.

travaglio conte

 

L'ultimo e ferale colpo gliel'ha inferto ieri il capo dello Stato, nell'anniversario della strage di Capaci, azzannando alla giugulare quell'idra impazzita che è divenuta la magistratura, un pozzo nero in cui «contrapposizioni, contese, divisioni e polemiche minano il prestigio e l'autorevolezza dell'ordine giudiziario».

 

il discorso di sergio mattarella aula bunker ucciardone cerimonia anniversario strage capaci

Così ha detto Sergio Mattarella nell'aula bunker di Palermo, il santuario laico di chi col teorema della trattativa Stato-mafia ha sancito la beatificazione dei togati e nutrito l'anatema antipolitico.

 

DOMENICO ARCURI GIUSEPPE CONTE

Ma basta sfogliare le prime pagine del Fatto quotidiano per cogliere un generico dolore ormai trattenuto a stento e riversato ogni giorno in bile nera per dimostrare che si stava meglio durante il principato cinese di Conte; e ad armeggiare per la salute nazionale c'era l'amico Arcuri con i suoi vaccini fantasma e le sue primule, le mascherine e i respiratori pechinesi.

 

grillo travaglio felici

Sembra passato già un evo, ora che l'Italia assapora la luce delle riaperture, ma in casa Travaglio ancora s' indossa il lutto d'ordinanza: il Recovery Plan? L'ha scritto Conte e i soldi che verranno sono merito suo, Mario Draghi sta vendemmiando sulle fatiche dell'avvocato di Volturara Appula; il decoratissimo generale Figliuolo?

 

GIUSEPPE CONTE VENDITORE DI CALDARROSTE

Poco meno che un inquilino abusivo, avvezzo al proclama stentoreo e vanitosamente piazzato laddove troneggiava ai tempi belli l'onnipotente compagno Arcuri.

 

FINE DEL SOGNO

Per la verità, dacché i suoi sodali pentastellati sono finiti in maggioranza con Matteo Salvini (di nuovo!) e con l'arcinemico Silvio Berlusconi - il "cazzaro verde" e lo "psiconano" nel teatro di strada grillino - Travaglio sembra l'Alberto Sordi di "Tutti a casa": «Signor colonnello, accade una cosa incredibile, i tedeschi si sono alleati con gli americani allora tutto è finito».

CONTE CASALINO

 

E oggi si ritrova a dover impersonare un'opposizione forsennata al governissimo di Draghi come nemmeno Giorgia Meloni, che dell'opposizione parlamentare è la monopolista legittima.

 

«Il governo dei ricchi», lo chiama lui, esterrefatto dalle giravolte del Movimento balcanizzato. Perché Travaglio aveva scommesso tutto sui giallorossi, guidati vischiosamente da quel Conte che era divenuto il «fortissimo punto di riferimento» progressista dei democratici, quando a comandare al Nazareno c'era il gregario Nicola Zingaretti e il direttore del Fatto fungeva da spirito guida dell'alleanza assieme al Rasputin Casalino.

Matteo Bolle

 

Come noto, in inverno l'altro arcinemico Matteo Renzi s' è incaricato di spazzare via l'equivoco di Palazzo Chigi e la linea massimalista del Fatto - andare al voto con una lista Conte fresca di conio -è stata fragorosamente smentita dalla realtà e dal senso pratico dei grillini o di quel che ne resta.

 

Risultato: fine di un sogno, tramonto di un'egemonia illusoria costruita sulle macerie pandemiche attraverso uno staterello di polizia sanitaria affidato alla giunta dei virologi di regime.

 

travaglio conte

Dolore acuto mutato in sindrome passivo-aggressiva - la denuncia del complotto ordito dai poteri forti - e sfociato in vendette sanguinarie come quell'altolà, suggerito a Conte con un editoriale sicario, alla candidatura di Zingaretti a Roma affinché non disintegrasse un'altra medaglia al valor politico travaglista: Virginia Raggi

 

COLLABORAZIONISTI

MARCO TRAVAGLIO CON CARTA IGIENICA GRIFFATA RENZI

E ora, che fare? Con Beppe Grillo fuori gioco per via del figlio sotto indagine per stupro; con Luigi Di Maio pietrificato come l'impronta delle sue terga sulle poltrone di tre governi in una legislatura; resta forse un pezzo di cuore da lanciare verso Alessandro Di Battista, il pupillo della rivoluzione populista. Chissà.

 

LUIGI DI MAIO NELLA REDAZIONE DEL FATTO CON MARCO TRAVAGLIO

Nel frattempo è lotta dura contro il tandem Draghi/Figliuolo e contro tutti i collaborazionisti del nuovo occupante tecnocratico. Una lotta dal sapore anche liberatorio perché, vuoi o non vuoi, Travaglio gravitava in area di governo da troppo tempo, sia pure senza poter ammetterlo: dal 2018, quando Grillo e il sempre detestato Davide Casaleggio gli avevano inflitto il contratto con Salvini.

 

Di Battista Travaglio

Adesso finalmente si torna ai fasti dell'antiberlusconismo e dell'antirenzismo, all'ebbrezza manettara degli Ingroia e dei Di Pietro, delle liste Tsipras d'ogni ordine e grado e insomma di tutto quel caravanserraglio della così detta e variopinta società civile.

 

Ed ecco agitarsi invisibili, tra le righe del Fatto, come in un sabba antologico, le ombre dei fantasmi girotondini, le larve giacobine del popolo arancio e viola, i detriti di una verdeggiante giovinezza d'opposizione tetragona.

 

Eccolo, dunque, l'ultimo Travaglio, gran cerimoniere di una seduta spiritica quotidiana convocata per riscattare le sconfitte rispolverando lo squadrismo della prima ora; sempre con l'indicibile gioia ottusa di non averne azzeccata una, in fatto di leader politici.

travaglio conteRoccobello Conte Casalino

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A ’STI POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...