GOLDMAN SACHS: IL GOVERNO CADE ENTRO GIUGNO - GLI ANALISTI DELLA BANCA D'AFFARI LEGGONO I RETROSCENA DEI GIORNALI E ''PREVEDONO'' UN'IMPLOSIONE DELL'ALLEANZA TRA MATTEO E LUIGI DOPO LE EUROPEE DI MAGGIO. MA CI METTE ANCHE TUTTI I POSSIBILI SCENARI ECONOMICI, IN CASO DI DECLASSAMENTO, IN CASO DI NUOVE ELEZIONI, E IN CASO DI NUOVE POLITICHE FISCALI…
Rodolfo Parietti per il Giornale
Il governo Salvini-Di Maio non mangerà il panettone 2019. A pronosticare un cambio di panchina prima dell' estate del prossimo anno è Goldman Sachs, che da settimane ha posato la lente sul governo giallo-verde fino a prevedere vendite di Btp per 100 miliardi di euro in caso di declassamento del nostro Paese a livello junk, spazzatura.
Lo scenario ipotizzato dalla banca d' affari Usa ingloba un' implosione dell' alleanza dopo le elezioni europee di maggio, cui farebbe seguito la composizione di una coalizione di centro-destra o di centro-sinistra. M5s out, insomma. Parafrasando lo slang delle agenzie di rating, l' outlook del leader pentastellato passerebbe in un sol colpo da «governativo» a «fuori corso». Una prospettiva poco benigna per il vice-premier e ministro del Lavoro.
Il primo obiettivo della nuova squadra di governo dovrebbe essere quello di smussare le asperità contenute nella manovra, che tanti contrasti stanno producendo con Bruxelles. E, soprattutto, Goldman invita a fare una precisa scelta di campo: o privilegiare un taglio delle tasse, oppure scegliere forme di sostegno sociale come il reddito di cittadinanza. L' Italia indebitatissima non può reggere il peso contemporaneo di due misure succhia-risorse.
L' analisi parte dalla constatazione che la strana coppia Matteo&Luigi - forte di un consenso del 60% degli elettori - rimarrà in sella fino alle prossime elezioni europee di maggio senza cambiare i connotati della legge di bilancio. Ciò per «massimizzare» l' esito del voto verosimilmente favorevole alle forze sovraniste e provare a cambiare il sistema.
Inteso, suggerisce Goldman, come un «allentamento delle regole fiscali, cambio del mandato della Bce, stretta sulle politiche riguardanti l' immigrazione». Ma se la situazione economica dell' Italia dovesse peggiorare, con una prevedibile perdita dell' indice di gradimento, Lega e M5s potrebbero sopravvivere insieme solo rendendo «la politica economica più credibile».
In caso contrario ci sarebbe il ribaltone: esclusa la formazione di un governo tecnico o di larghe intese, la merchant Usa mette in conto nuove elezioni e un nuovo governo, o di centrodestra o di centrosinistra, ma «con una inversione rispetto alle attuali politiche economiche» che si tradurrebbe in una politica fiscale «complessivamente meno espansiva» tale da portare «probabilmente a un miglioramento nei mercati finanziari e a una ripresa delle attività».
Comunque, sarebbe solo una boccata d' ossigeno, dal momento che un governo di questo tipo non sarebbe in grado di migliorare la qualità delle istituzioni, far le riforme necessarie per aumentare la produttività e la crescita e creare «quel circolo virtuoso di lungo termine» che serve per abbattere il debito-Pil».
È la stessa boccata d' ossigeno che hanno preso ieri i mercati dopo che Standard&Poor' s, venerdì scorso, ha deciso di lasciare invariato il rating dell' Italia - confermato a BBB - , tagliandone però le prospettive. A questo giro si è preferito pensare un po' più positivo, e sia Piazza Affari (+1,9%), sia lo spread arretrato sotto quota 300 (298 punti in chiusura) ne hanno beneficiato. Così le banche hanno rifiatato, con un robusto recupero del 3,6% dell' indice di categoria che ha ridotto la perdita dell' ultimo mese al 12,2% e quella del semestre al 34,7%. Per Banco Bpm, Unicredit, Intesa Sanpaolo e Ubi Banca l' appuntamento clou della settimana è comunque per venerdì, quando saranno resi noti i risultati dello stress test europeo.