POLITBURO A CINQUESTELLE - DOPO I REINTEGRI DEI MILITANTI ESPULSI DECISI DAL GIUDICE , GRILLO E’ COSTRETTO A FISSARE NUOVE REGOLE DA FAR TRANGUGIARE CON IL VOTO ONLINE - POSSIBILE LA CREAZIONE DI UN “COMITATO DI DISCIPLINA” A CUI AFFIDARE IL CONTROLLO DELLE REGOLE E ESPULSIONI
Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”
luigi di maio con beppe grillo e roberto fico
Il Movimento 5 Stelle accelera sulle nuove regole e prima annuncia il voto online alle «modifiche di aggiornamento al Non Statuto e al Regolamento» già oggi, poi corregge il tiro e ritarda l' avvio della consultazione di qualche giorno, all' inizio della prossima settimana «in modo da poter procedere a soddisfare le ultime richieste di certificazione pervenute e permettere la massima partecipazione degli iscritti».
Una svolta tempestiva, a pochi giorni dall' ordinanza del tribunale di Napoli che ha costretto i 5 Stelle a riammettere gli attivisti espulsi e che, secondo i rumors, avrebbe aperto la strada ad altre possibili cause legali. Il Movimento tira dritto, insiste sulle espulsioni e si prepara anche ad alcune novità. Le votazioni si chiuderanno il 25 settembre - giorno conclusivo della kermesse Italia 5 Stelle a Palermo - o anticipatamente «qualora si raggiunga la partecipazione del 75% degli iscritti».
«Dobbiamo tutelare Beppe Grillo, che non può più essere il solo responsabile di alcuni atti e allo stesso tempo dobbiamo dare certezze agli iscritti» è il ragionamento che si fa strada nel Movimento. Si vocifera sulla possibile creazione di una sorta di comitato di disciplina, un organo che servirebbe per certificare le violazioni alle regole. Le norme per le espulsioni, in ogni caso, saranno presenti e molto dettagliate. Il Movimento, insomma, cerca di blindarsi da eventuali reclami sia per le regole sia per vizi di forma. Anche per questo motivo il voto online è stato posticipato: non si voleva dare adito a richieste di invalidare la consultazione.
«Grillo passa dalla padella alla brace... Cambiare regole lasciandole votare alla Rete?
Non è questo che prevede il codice civile all' articolo 21», dice all' Adnkronos l' avvocato Lorenzo Borré, il legale che sta seguendo i ricorsi dei vari pentastellati espulsi dal Movimento. E prosegue: «Dal mio punto di vista il momento assembleare, con i membri presenti in carne e ossa per dare il loro parere, è insostituibile: la Rete non può rimpiazzarlo».
Anche Federico Pizzarotti entra nel dibattito sulle modifiche alle regole: «Ma sarà un pacchetto completo o si potrà votare punto per punto, fare proposte o modifiche, o sarà prendere o lasciare?», punge il sindaco di Parma. E polemizza: «Poche e semplici regole, ma quali sono?».
Sul web, intanto, molti attivisti chiedono di avere il tempo necessario per vedere e capire le modifiche prima di votare. E qualcuno si lamenta. «Spero che il nuovo non statuto contempli il diritto di esistere del dissenso altrimenti sarà nuovamente carta straccia», scrive Bob. «Non esiste onestà nel voto online... chi lo certifica?» si domanda Ernesto Arnone. Ma il dado è tratto: e il Movimento si appresta a cambiare pelle.