POLVERE DI 5STELLE - “GRILLO È STANCO”: IL M5S TEME IL PASSO INDIETRO DI BEPPEMAO - NUOVO ATTACCO DEL BLOG A PIZZAROTTI, IL SINDACO REPLICA: “CORTIGIANI NASCOSTI DIETRO A UN PC” - FICO: “QUELLI COME PIZZAROTTI, DENTRO, SONO ANCORA DEL PD”
Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica”
Beppe Grillo «è stanco stanco», «non ne può più», «la famiglia gli chiede di mollare», «non può fare tutto lui». Chi nell’ultimo mese ha parlato con il capo politico dei 5 stelle, lo ha visto tentato dalla resa: «Ha detto che dobbiamo camminare sulle nostre gambe, ma sa che non siamo ancora pronti».
Allo stesso modo - su una linea parallela che corre ormai da tempo - gli attivisti, e parte dei parlamentari, sono stanchi del leader e di una linea dettata da uno staff senza volto. Così, dopo che il giorno prima - sul blog - Walter Rizzetto era stato sconfessato per essere andato a Omnibus, ieri i suoi colleghi deputati Tancredi Turco e Sebastiano Barbanti hanno sfidato il diktat, intervenendo ad Agorà.
grillo e pizzarotti c b d ef bc ad c d
«Grillo deve rimanere il nostro megafono - ha detto Turco - ma è opportuno che venga affiancato da altri megafoni, ovvero da noi parlamentari». In più, sul blog, l’ennesimo attacco a Federico Pizzarotti - con la pubblicazione della lettera di un ambientalista che gli rimprovera la mancata chiusura dell’inceneritore di Parma - viene sommerso da una valanga di commenti che danno ragione al sindaco, e che attaccano lo staff. Continuando a chiedere, com’era stato ieri per il divieto tv: chi sceglie i post? Chi scrive le scomuniche? Metteteci la faccia.
Due boomerang in due giorni. La guida della Casaleggio Associati appare meno sicura, e l’area critica del Movimento alza il tiro. La lettera pubblicata risale a un anno prima, il che dà modo al sindaco di Parma di considerarla «pretestuosa», perché arriva a meno di due settimane dall’incontro con gli amministratori di tutt’Italia che ha lanciato per il 7 dicembre.
beppe grillo e roberto fico a napoli
La lettera era di un anno fa - spiega il capogruppo M5S in città Marco Bosi - e dice cose non vere, anche perché la raccolta differenziata Parma l’ha portata al 70%, prima città di medie dimensioni a farlo, e così facendo sta “affamando” l’inceneritore.
A sera, è lo stesso sindaco a replicare: «Mi dispiace Beppe, il problema dei tuoi invisibili ma ben noti cortigiani che utilizzano un blog ormai ombra di se stesso è che pontificano sul lavoro degli altri senza conoscere l’argomento, e senza sporcarsi le mani come fa un sindaco, un consigliere, un parlamentare. Non c’è proprio tempo per seguire i soliti, e ormai prevedibili, attacchi sul blog, c’è un Paese là fuori che ha bisogno del Movimento. Vieni a Parma invece, sei invitato il 7 dicembre».
Per tutta risposta, le adesioni crescono. L’evento è stato intitolato “Il Movimento incontra il Movimento”, uno dei temi è come fare politica in maggioranza, hanno già annunciato la loro presenza oltre 160 amministratori da tutt’Italia, e alcuni parlamentari come Giulia Sarti, Mara Mucci, Massimo Artini. «Se resta un evento tra amministratori non accadrà niente, se invece c’è del dolo, se si vuole trasformarlo in una riunione contro la linea, le cose cambiano», racconta chi è riuscito a parlare con Grillo.
«Quelli come Pizzarotti, dentro, sono ancora del Pd. Non lo sanno, ma è così», dice sorridendo Roberto Fico. Il presidente della Commissione di Vigilanza Rai invita tutti alla cautela, a ragionare, a non credere a ricette facili come il ritorno in tv. È consapevole che molti attivisti lo chiedono da mesi («andate a dire quello che facciamo, il web non basta»), ma spiega: «Lo abbiamo già fatto, ed è stato allora che, in qualche modo, siamo stati incoerenti con la nostra storia. La televisione può essere l’ultimo tassello di una strategia».
Usa la stessa identica espressione usata il giorno prima da Luigi Di Maio con chi gli andava a chiedere: che si fa? I due si sono parlati a lungo: per ora, con l’ala critica, non si va allo scontro. «Non andiamo dietro a chi vuole strumentalizzare questo momento - dice un altro fedelissimo, il vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali Danilo Toninelli - siamo la maggioranza e non diamo loro importanza. Voliamo alto per il bene del Movimento».