enrico mentana giuseppe conte beppe grillo luigi di maio

GRILLO ESCE DAL LETARGO – BEPPE-MAO MANDA UN MESSAGGIO A MENTANA PER SMENTIRE DI AVER TELEFONATO A CONTE PER SPINGERLO A VOTARE DRAGHI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA – LA NOTIZIA DELLA CHIAMATA ERA STATA DATA DA “DOMANI”: SECONDO IL QUOTIDIANO DIRETTO DA STEFANO FELTRI “L’ELEVATO” AVREBBE DECISO DI INTERVENIRE DIRETTAMENTE SULLA PARTITA DOPO UN'ULTERIORE CHIAMATA RICEVUTA DA LUIGINO DI MAIO (CHE IL PARA-GURU A CINQUE STELLE NON HA SMENTITO) - VIDEO

 

BEPPE GRILLO

1 - GRILLO SMENTISCE DI AVER DETTO A CONTE "DRAGHI AL COLLE"

(ANSA) - Beppe Grillo afferma di non aver mai parlato con Giuseppe Conte di votare Mario Draghi presidente della Repubblica. Lo annuncia nel corso della MaratonaMentana, lo stesso conduttore Enrico Mentana, riferendo di una telefonata ricevuta dal leader del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo.

 

2 - QUIRINALE, DI MAIO E LA TELEFONATA GRILLO-CONTE PER VOTARE DRAGHI PRESIDENTE

Lisa Di Giuseppe per www.editorialedomani.it

 

conte grillo

Aggiornamento: Beppe Grillo ha smentito in diretta su La7 il contenuto della telefonata con Conte, dichiarando di non aver «mai parlato dell'argomento di votare Draghi al telefono» con il presidente del M5s. Ma Grillo non smentisce di aver ricevuto una chiamata, che le nostre fonti invece confermano, da parte di Luigi Di Maio sul tema.

 

GIUSEPPE CONTE CON ENRICO LETTA

Nelle ore frenetiche in cui Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza attendono ancora che il centrodestra decida se accettare o meno l’offerta del centrosinistra di aprire un tavolo comune sulla scelta di un candidato condiviso per la presidenza, a movimentare la mattinata del terzo voto per il Quirinale arriva un giro di telefonate in casa Cinque stelle. 

 

beppe grillo luigi di maio

Come riporta anche l’agenzia AdnKronos, in queste ore il fondatore del Movimento Beppe Grillo ha deciso di chiamare il presidente Conte per chiedergli di individuare un «candidato autorevole e super partes». L’agenzia racconta anche di «Piena sintonia tra i due sulla linea della trattativa che Conte sta conducendo per il Colle».

 

LA MANO DI DI MAIO

GRILLO CRIMI DRAGHI

Secondo diverse fonti interne al Movimento, consultate da Domani, l’origine della telefonata è riconducibile a una chiamata precedente intercorsa tra Grillo, che finora era rimasto ai margini della corsa al Quirinale, e Luigi Di Maio.

DRAGHI DI MAIO

 

Il ministro degli Esteri avrebbe chiesto al fondatore di intervenire per portare anche Conte a tornare nello schieramento che sostiene Mario Draghi ed evitare di farsi tentare dalla proposta di Matteo Salvini, che propone di convergere su un candidato di centrodestra. 

 

In effetti, la definizione «super partes» citato anche dall’agenzia non sembra attribuibile ai nomi evocati come possibili candidati del centrodestra nelle ultime ore. 

 

BEPPE GRILLO

Una mossa in linea con lo scouting che sta procedendo in queste ore: a Di Maio viene attribuito un grande attivismo per sondare gli umori del gruppo di grandi elettori Cinque stelle sulla possibilità di mandare al Quirinale l’ex banchiere e attuale capo del governo.

Una discesa in campo del fondatore può essere decisiva nell’universo Cinque stelle.

 

Mentre nelle ultime elezioni del capo dello stato aveva dato spunti decisivi per la scelta dei candidati di bandiera del Movimento, all’epoca all’opposizione, per il momento non ha ancora voluto dire la sua.

giuseppe conte mario draghi

 

Ma basta ricordare la formazione del governo Draghi: dopo che l’allora capo politico Vito Crimi aveva annunciato di non voler partecipare all’esecutivo, Grillo aveva costretto maggiorenti e parlamentari a una giravolta garantendo all’ex banchiere il sostegno del M5s.  

MARIO DRAGHI E SERGIO MATTARELLA - FOTOMONTAGGIO DI BEPPE GRILLOrocco casalino con giuseppe contebeppe grillo giuseppe conte luigi di maio

 

GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO A MARINA DI BIBBONA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...