LA GUERRA È VICINA - ANCHE LUIGI DI MAIO, CHE FINO ALL’ALTRO GIORNO ERA OTTIMISTA SULLA SOLUZIONE DIPLOMATICA, CHIEDE AGLI ITALIANI DI LASCIARE L’UCRAINA: “L’ITALIA È IN MASSIMA ALLERTA, STIAMO EFFETTUANDO DIVERSE PROVE DI EVACUAZIONE” - A FAR SCATTARE L’ALLARME TRA GLI AMERICANI NON SONO TANTO L’AMMASSAMENTO DI CARRI ARMATI, QUANTO GLI OSPEDALE CON LE SACCHE DI SANGUE E IL POSIZIONAMENTO DEGLI “ABILITATORI”
1 - UCRAINA: DI MAIO, PREOCCUPATI, ITALIA IN MASSIMA ALLERTA
(ANSA) - "La situazione delle ultime ore ci preoccupa molto, l'Italia è in massima allerta per affrontare gli eventi con la massima preparazione". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi di Maio dopo il consiglio affari esteri a Bruxelles.
2 - DI MAIO, CHIEDIAMO AGLI ITALIANI DI LASCIARE L'UCRAINA
(ANSA) - "La nostra ambasciata a Kiev sta effettuando diverse prove evacuazione del personale e sta chiedendo a tutti gli italiani in Ucraina di lasciare il Paese, ma l'ambasciata resta aperta e pianamente operativa, perché vogliamo dare un segnale di vicinanza al popolo ucraino e crediamo nella diplomazia". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi di Maio dopo il consiglio affari esteri a Bruxelles.
3 - DI MAIO, NON ESCLUSE AZIONI UE PER UNA SOLUZIONE DIPLOMATICA
(ANSA) - "Sulle sanzioni l'Italia si coordinerà con i propri alleati e con gli altri Paesi Ue. E' chiaro che lavorare ad una soluzione diplomatica come stiamo facendo adesso significa evitare le sanzioni, ad ogni modo - in generale, non su questo punto specifico - non escludo altre azioni dell'Ue nei prossimi giorni per favorire la soluzione diplomatica". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi di Maio dopo il consiglio Affari esteri a Bruxelles dedicato alla crisi in Ucraina.
4 - UCRAINA: DI MAIO, L'UNICA SOLUZIONE ALLA CRISI È DIPLOMATICA
(ANSA) - "E' evidente che l'unica soluzione a questa crisi può essere una soluzione diplomatica e l'Italia sta lavorando in tal senso. Da più parti, sia quando sono stato a Mosca sia quando sono stato a Kiev, mi è stata data la piena disponibilità a trovare una soluzione diplomatica. Dialogo deve essere la parola d'ordine ma è anche chiaro che stiamo guardando alle operazioni militari russe con enorme preoccupazione". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a margine del Consiglio Ue dei ministri degli Esteri.
5 - DI MAIO, EVITARE LA GUERRA, AVREBBE EFFETTI DEVASTANTI
(ANSA) - "Dobbiamo evitare una guerra che avrebbe effetti devastanti sull'Europa, guardiamo alle operazioni militari russe al confine con l'Ucraina con enorme apprensione e auspichiamo un loro allentamento per ridurre la tensione". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi di Maio dopo il consiglio affari esteri a Bruxelles. (ANSA).
6 - OSPEDALI DA CAMPO E SACCHE DI SANGUE ECCO CHE COSA HA FATTO SCATTARE L'ALLARME
Alberto Simoni per "la Stampa"
Durante il tradizionale pranzo a margine della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco che ogni anno la fondazione Victor Pinchuk organizza radunando i massimi esperti del mondo diplomatico e militare, il generale David Petraeus, ex capo della Cia, ha spiegato perché a Washington considerano possibile «in qualunque momento» un'invasione.
Non sono l'ammassamento di carri armati o il flusso di soldati ai confini fotografati in tempo reale dai satelliti a preoccupare gli americani bensì, ha spiegato Petraues, è il posizionamento nelle prime linee dei cosiddetti «abilitatori», ovvero il supporto per l'artiglieria, i mezzi per il rifornimento e gli ospedali con le sacche di sangue.
«Non c'è bisogno di ospedali da campo per un'esercitazione, quelli servono in previsione di un'invasione», ha spiegato l'ex capo della Cia facendo eco al capo del Pentagono, Lloyd Austin, che venerdì aveva detto che il 50% del dispositivo russo «è in assetto d'attacco».
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Ieri in un'intervista alla Abc ha aggiunto che ci sono movimenti di «combat team» ai confini confermando la preoccupazione di Petraues. L'interrogativo è per quanto tempo Putin potrà permettersi di tenere tutto questo potenziale schierato in formazione di assalto ai confini dell'Ucraina. «Ora - ha spiegato James Mattis, ex capo del Pentagono e anch' egli a Monaco - Putin fa quel che vuole: 100mila uomini per lanciare l'invasione sono sufficienti, non bastano invece per controllare il Paese. Il vero interrogativo insomma è qual è l'obiettivo del Cremlino».
Il build-up continua ed è basandosi sui dati sul terreno che il segretario di Stato Antony Blinken sostiene che «ogni cosa ci suggerisce che siamo sull'orlo di un attacco». La Russia ha spostato attorno all'Ucraina il 75% delle sue forze convenzionali: ci sono 120 su 160 Battaglioni tattici (BTG) entro 60 chilometri dalla frontiera. In totale gli uomini a disposizione dei russi sono 190mila. Fra questi vengono conteggiate anche le milizie filo-russe e le brigate russe già nel Donbass. Sono schierati inoltre 35 su 50 battaglioni per la difesa anti-aerea e 500 caccia da combattimento e ricognizione e 50 bombardieri.
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