LA GUERRA IN UCRAINA POTEVA GIÀ ESSERE TERMINATA? “FOREIGN AFFAIRS” IN UNA DOCUMENTATA RICOSTRUZIONE SOSTIENE CHE NELLA PRIMAVERA DEL 2022, DUNQUE POCO DOPO L’INIZIO DELL’INVASIONE, RUSSI E UCRAINI ARRIVARONO VICINI A UN ACCORDO CHE PREVEDEVA LA NEUTRALITÀ PERMANENTE E L’INGRESSO DELL’UCRAINA NELL’UNIONE EUROPEA – IL MOTIVO DEL FALLIMENTO DEI NEGOZIATI E IL PIANO PER ARRIVARE ALLA PACE RUSSIA-UCRAINA ENTRO AGOSTO: DAGOREPORT
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Stefano Mannoni per https://www.milanofinanza.it/ - Estratti
La guerra in Ucraina poteva già essere terminata? Foreign Affairs in una documentata ricostruzione, che attinge anche a fonti inedite, sostiene di sì. Nella primavera del 2022, dunque poco dopo l’inizio dell’invasione, russi e ucraini arrivarono vicini a un accordo.
Che prevedeva una garanzia collettiva a favore dell’Ucraina, la quale sarebbe stata contratta dalla stessa Russia, dagli Stati Uniti e altri Paesi europei; la neutralità permanente e l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea.
La questione della Crimea era rinviata a colloqui bilaterali, la cui premessa (dato importante) era che i russi ammettevano la non ovvia appartenenza di quel territorio alla loro nazione(…)
Perché allora fallirono questi promettenti negoziati di primavera? Svariate ragioni vengono enumerate. A cominciare dalla forte riluttanza degli occidentali, Stati Uniti in testa, a contrarre un’obbligazione internazionale insieme ai russi che li avrebbe impegnati a correre in soccorso dell’Ucraina in caso di aggressione, un po’ come il Belgio nel 1914. E poi hanno pesato le atrocità commesse dai russi nonché i successi militari mietuti da Zelensky che sembravano propiziare un esito drastico: ossia la totale capitolazione di Putin.
Oggi che il tavolo degli accordi si è ribaltato con i russi padroni del campo, Foreign Affairs suggerisce saggiamente di riprendere in mano quegli appunti. Rispetto ai quali l’Europa, alla vigilia di importanti elezioni, dovrebbe dire la sua… (...)
PUTIN BIDENputin zelensky macron