TORDELLA HILLARY BASTONA: “NON SOPPORTO LE DONNE CHE PIAGNUCOLANO, INVITO COLORO CHE NON SONO SODDISFATTE A LAVORARE SU SE STESSE, E INVECE DI LAMENTARSI, FARE QUALCOSA” - NEL MIRINO LA SUA EX DIPENDENTE ANNE-MARIE SLAUGHTER, AUTORE DEL SAGGIO TORMENTONE DELL'ESTATE “PERCHÉ LE DONNE NON POSSONO AVERE TUTTO”….
Alessandra Farkas per il "Corriere della Sera"
Dai Tg alla blogosfera e dalle radio ai comici della notte, l'eco della notizia è stata fortissima. «Hillary Clinton bastona la sua ex dipendente piagnucolosa», ha titolato la Cnn nell'annunciare la lunghissima intervista firmata dalla scrittrice Ayelet Waldman sul mensile del gruppo Hearst Marie Claire in cui la Segretaria di Stato si sarebbe scagliata contro la 54enne Anne-Marie Slaughter, prima donna, dal 2009 al 2011, a ricoprire il prestigioso incarico di Director of Policy Planning del Dipartimento di Stato da lei guidato.
La colpa di Slaughter: avere scritto il saggio tormentone dell'estate Why Women Still Can't Have It All («Perché le donne non possono avere tutto», già diventato libro cult, acquistato dall'italiana Sperling & Kupfer a Francoforte): l'amaro resoconto - troppo rinunciatario e retrò per la guru delle femministe Hillary - su come ancora oggi sia impossibile per una donna conciliare carriera e figli, al punto che l'autrice è stata «costretta» a lasciare il lavoro per seguire i due figli adolescenti.
«Non sopporto le donne che piagnucolano», avrebbe ribattuto il capo della diplomazia Usa, spiegando di detestare «il tipo di paralisi in cui cadono certe persone perché non sono felici delle scelte che hanno fatto». «Viviamo in un'epoca che ci offre infinite opportunità e non si deve essere ricche per acchiapparle», aveva aggiunto, invitando «coloro che non sono soddisfatte» a «lavorare su se stesse, e invece di lamentarsi, fare qualcosa».
L'autorevolezza di Hillary - nei sondaggi popolarissima tra gli americani di entrambi i sessi - ha fornito un nuovo spunto all'acceso e annoso dibattito in corso sulle donne, secondo gli analisti il cruciale ago della bilancia alle prossime elezioni presidenziali di novembre. Peccato che il vero destinatario della sua invettiva non era affatto la Slaughter ma Holden Caulfield, pessimista e cinico eroe del capolavoro di J.D. Salinger Il giovane Holden.
«Ci scusiamo per l'inesattezza contenuta nel comunicato stampa originale che abbiamo inviato alla stampa per promuovere l'intervista e che abbiamo già corretto», si è giustificata la pr del gruppo Hearst Lea Goldman dopo le proteste del portavoce del Dipartimento di Stato Philippe Reines, che ha diffuso ai giornalisti la trascrizione integrale dell'intervista dove il nome della Slaughter non compare mai.
«Hillary, per la quale nutro enorme ammirazione e lealtà , non si riferiva affatto a me quando ha parlato di piagnucoloni», ha twittato la Slaughter il giorno dopo. L'articolo della Waldman, quello vero, spiega che «Hillary Clinton non sopporta le persone privilegiate incapaci di approfittare delle enormi opportunità offertegli dalla loro posizione».
E c'è da giurare che, tra queste «persone privilegiate», ci siano anche donne come Anne-Marie Slaughter.
hillary clintonANNE MARIE SLAUGHTER CON LO STAFF DI HILLARY CLINTON anne marie slaughter HILLARY CLINTON SENZA TRUCCOHILLARY CLINTONHILLARY CLINTON