virginia raggi alessandro di battista funivia casalotti

I CINGHIALI CHE GRUFOLANO? LA MONNEZZA PER LE STRADE? IL TRAFFICO INFERNALE? MACCHÉ: L’UNICO RIMPIANTO DI VIRGINIA RAGGI È DI “NON ESSERE RIUSCITA A POSARE LA PRIMA PIETRA DELLA FUNIVIA DI CASALOTTI”. LA SINDACA IN DIRETTA FACEBOOK CON DIBBA PROVA A RIANIMARE LA BASE ELETTORALE DELLE PERIFERIE, CHE CINQUE ANNI FA LA FECERO (STRA)VINCERE. MA ORMAI ANCHE LÌ SI SONO ACCORTI DELLO STATO PIETOSO IN CUI VERSA LA CAPITALE…

 

Lorenzo D’Albergo e Mauro Favale per “la Repubblica”

 

ALESSANDRO DI BATTISTA VIRGINIA RAGGI

(…) Finisce per Raggi una campagna elettorale durata oltre 365 giorni, la più lunga mai vista da queste parti, durante la quale, ha confessato ieri ad Alessandro Di Battista in una diretta Facebook, il suo maggior cruccio è «non essere riuscita a posare la prima pietra della funivia » di Casalotti, periferia ovest.

 

meme sulla funivia a casalotti 1

A iniziare la contesa, nell'agosto 2020, era stata proprio lei, bruciando tutti (a partire dal suo Movimento) e cancellando di fatto uno degli storici tabù grillini, quello del "mai al terzo mandato". Un anno dopo ha vinto le resistenze pure di chi, tra i 5 Stelle, la voleva sacrificare sull'altare di un accordo col Pd che, a queste latitudini, era impossibile. Troppe critiche, troppi colpi bassi, troppi veleni (scambiati soprattutto col governatore del Lazio Nicola Zingaretti) che fanno di Roma la più complicata eccezione sulla strada del dialogo tra dem e 5S già piena di imprevisti.

 

gualtieri raggi calenda michetti

Roberto Gualtieri, lo sfidante di centrosinistra, ex ministro dell'Economia del Conte bis, assicura che in vista del ballottaggio non ci saranno apparentamenti, né con Raggi né tantomeno con Carlo Calenda, l'outsider. (…) Alla fine ci sono volute le primarie per incoronare Gualtieri, lasciando il renitente (ai gazebo) Calenda alla sua corsa in solitaria. Un po' come fece nelle ultime due elezioni Alfio Marchini, (…) che nel 2013 e nel 2016 non riuscì a superare l'11 per cento.

 

alessandro di battista

A Calenda dovrebbe andare meglio, dipende dall'emorragia di voti in suo favore in uscita dal centrodestra scontento (con l'eccezione di Fdi) della breve e impalpabile campagna di Enrico Michetti, avvocato con studio in Prati, voce impostata da speaker radiofonico, che finora si è fatto ricordare per la sua passione verso l'antica Roma e le architetture degli acquedotti.

 

alessandro di battista virginia raggi 3

(…)  In città, più che di elezioni, si parla di rifiuti e cinghiali, del traffico asfissiante di questo periodo (+20% rispetto a prima della pandemia), dei 34 "cantieri elettorali" aperti da Raggi in giro per la città, dal centro storico alla periferia. Lì, lontano dal Campidoglio, dove vive la maggior parte dei romani, si giocherà la partita decisiva che dirà in che direzione ha deciso di spirare il vento di Roma.

alessandro di battista virginia raggivirginia raggi meme alessandro di battista virginia raggi 2meme sulla funivia a casalotti funivia casalotti battistinivirginia raggi carlo calenda roberto gualtieri enrico michetti foto di baccoenrico michetti roberto gualtieri virginia raggi carlo calenda foto di baccoalessandro di battista virginia raggi 4meme sulla funivia a casalottialessandro di battista virginia raggi 1

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…