I MERCATI SONO STUFI DEL PAROLAIO FIORENTINO E CON IL PIL NEGATIVO, SI RIATTIZZA LO SPREAD - MOLTI HEDGE FUND INIZIANO A SCOMMETTERE CONTRO DI NOI: PER PROTEGGERSI DAL RISCHIO DI OSCILLAZIONI, COMPRANO BONOS DI MADRID E VENDONO ALLO SCOPERTO BTP ITALIANI
Claudio Antonelli per “Libero Quotidiano”
Piazza Affari tracolla sotto i dati negativi del Pil e chiude la giornata con un meno 2,7%.L'indice che ingloba tutti i titoli della Borsa italiana è sceso in serata sotto i 21 mila punti (a 20.705 punti) per la prima volta dall'inizio di febbraio. Chiusura sotto i 20mila punti, invece, per il Ftse Mib,che racchiude le maggiori quotate: è la prima volta dal 3 marzo scorso.
Tanto che alcuni analisti cominciano già a immaginare un listino indietro di altri 2mila punti. Un pessimo segno se si tiene conto che il prossimo autunno, che probabilmente inizierà a scaldarsi già a settembre, dovrà fare i conti con frangenti difficili. Il primo si chiama rapporto deficit Pil.
Secondo l'Associazione italiana degli analisti e consulenti finanziari (Aiaf), per effetto del peggiore andamento dell’economia rispetto alle previsioni, il disavanzo italiano dovrebbe salire a fine anno al limite del tetto Ue del 3% rispetto al Pil, contro il 2,6% stimato dal Tesoro lo scorso aprile.
Alla luce dei dati relativi al Pil, l’effetto netto delle minori entrate per 7 miliardi di euro e delle minori spese per interessi per 2 miliardi di euro porterebbe a un maggiore deficit di circa 5 miliardi», dice l'associazione in una nota, spiegando che se solo si volesse riportare il rapporto deficit/Pil al 2,6% servirebbe immediatamente una manovra da 3 milairdi di euro. Il secondo frangente va invece sotto il nome di tassi d'interesse.
Le direttive della Federal Reserve non lasciano dubbi sul rialzo del costo del denaro e ciò avrà un impatto sull'intera area euro e in particolare sull'Italia che nel frattempo avrà dovuto ammettere che i dati sul proprio debito sono in netto peggioramento. Come ha dimostrato ieri la cartina al tornasole dello spread Btp- Bund. Sul mercato dei titoli di Stato, quelli tricolore sono stati sotto pressione con il differenziale di rendimento tra italiani e tedeschi che, dopo una mattinata relativamente stabile, ha registrato un'impennata fino a 170 punti.
Il dato deludente del Pil pone grossi interrogativi sulla sostenibilità del debito pubblico monstre che, secondo MorganStanley, a queste condizioni è destinato a crescere oltre il 135% del Pil entro quest'anno. Con un calo del Pil dello 0,2% nel secondo trimestre, «l’Italia continua a rimanere indietro rispetto alle altre grandi economie dell’eurozona», sottolineano ancora gli analisti di Morgan Stanley che ora si aspettano, «nel caso migliore, zero crescita nel 2014 e un’espansione di appena l’1% nel 2015». Rendendo di fatto poco efficaci le mosse della Bce di Draghi. Non è un caso se ieri lo spread tra Bonos e Bund seppure in rialzo si sia fermato sotto i 150 punti.
LA FEDERAL RESERVE BANK DI NEW YORK
Da tempo è cominciata a girare la voce che molti hedge fund inizino a scommettere contro di noi. Per proteggersi dal rischio di oscillazioni, comprano Bonos di Madrid e vendono allo scoperto Btp italiani. In questo modo immaginano di utilizzare la coperta della speculazione a loro favore. Se nei prossimi mesi dovesse aumentare il divario tra Spagna e Italia si troverebbero senza margini di guadagno sui titoli di Stato spagnoli ma incasserebbero plusvalenze su quelli italiani venduti allo scoperto.
Con la conseguenza di creare una spirale negativa sul nostro debito. Trascinando a picco i parametri del comparto bancario proprio nel momento delicato dell’uscita dalla crisi degli sportelli. Unico dato positivo. Grazie alle scorte di liquidità, il Tesoro aveva annullato le aste dei titoli di Stato a metà agosto.Qualche settimana in più per chiarirsi le idee.