sondaggio demos repubblica giorgia meloni volodymyr zelensky

IL PIÙ GRANDE NEMICO DI ZELENSKY NON È PUTIN MA IL TEMPO: LE OPINIONI PUBBLICHE DEGLI ALLEATI SI STANNO STANCANDO – ILVO DIAMANTI: “IL SOSTEGNO ALL’UCRAINA SI È SENSIBILMENTE RIDIMENSIONATO. IL ‘CREDITO’ DI CUI DISPONE FRA I CITTADINI DEL NOSTRO PAESE, INFATTI, È CALATO DI OLTRE 10 PUNTI, RISPETTO A UN ANNO FA, QUANDO ERA STIMATO INTORNO AL 40%, NELL’APRILE 2022. OGGI HA RAGGIUNTO IL 29%. PIÙ DI ‘CALO’ È, QUINDI, CORRETTO PARLARE DI ‘CROLLO’” – IL RAPPORTO DI AMORE E ODIO CON L’EUROPA E L’ALTO CONSENSO VERSO LA GERMANIA…

Estratto dell’articolo di Ilvo Diamanti per “la Repubblica”

 

VOLODYMYR ZELENSKY E GIORGIA MELONI A VILNIUS - MEME

La guerra in Ucraina prosegue. […] Ma Vladimir Putin appare, comunque, in difficoltà. Convinto che “l’operazione militare” non sarebbe durata così a lungo. […] Non è andata così. E le “attese” oggi appaiono largamente “disattese”. Così Putin deve fare i conti con problemi che potrebbero complicare la sua leadership.

 

[…] Dall’altra parte, il recente vertice Nato di Vilnius non ha soddisfatto le attese di Volodymyr Zelensky. Il quale contava sulla definizione di un piano circostanziato, in vista dell’ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza atlantica. Ciò non è avvenuto. […] il percorso previsto in vista dell’adesione alla Nato è stato chiarito e semplificato. Ma Usa e Germania, in particolare, si mantengono prudenti, al proposito. Al di là di quanto è avvenuto e avverrà in Ucraina, però, è indubbio che questo conflitto ha influito sulla percezione del “mondo intorno a noi”. Sulla rappresentazione geo-politica internazionale.

 

fiducia in russia e ucraina sondaggio demos per la repubblica 14 luglio 2023

I dati forniti da un recente sondaggio condotto da Demos su un campione rappresentativo della popolazione italiana disegna, al proposito, una Mappa interessante. In parte, inattesa. […] Evoca, infatti, la tradizionale frattura fra l’Occidente e il resto del mondo. Noi e gli altri.

 

Dove i riferimenti “altri”, rispetto a “noi occidentali”, sono la Cina e la Russia. In questo modo, la stessa Ucraina, nella percezione, si ri-allontana dall’Occidente, e si ri-avvicina alla Russia. I dati sulla fiducia degli italiani nei confronti di alcuni Paesi internazionali sono molto espliciti. Nonostante l’atteggiamento prudente e distaccato degli italiani, verso i Paesi oltre confine. Confermato dal recente sondaggio di Demos per Repubblica sulla percezione dell’Unione Europea.

 

volodymyr zelensky giorgia meloni vertice nato vilnius

Un’indagine che rappresenta gli italiani “euro-prudenti”. Certamente non “euro-entusiasti”. Tuttavia, ben lontani dall’idea dell’ exit . Lo stesso atteggiamento che emerge nei confronti delle principali nazioni occidentali. Germania, Stati Uniti, Francia e Regno Unito. Valutate con “prudenza e distanza”. Suscitano, infatti, un grado di fiducia variabile, ma sempre inferiore alla sfiducia. Solo il consenso verso la Germania sfiora la maggioranza. Senza però raggiungerla. Si ferma, infatti, al 47%. Mentre il 52% esprime s-fiducia nei suoi riguardi.

 

[…]  la durata della guerra ha modificato e sta modificandolo sguardo degli italiani verso i due contendenti. Ucraina e Russia. Di certo, non è cambiato il giudizio sulle responsabilità. In quanto è in-discutibile il ruolo della Russia. Paese invasore. Responsabile del conflitto. Il grado di fiducia espresso dagli italiani nei suoi riguardi, infatti, risulta stabilmente basso. Negli ultimi mesi ha raggiunto l’11%, risalendo di qualche punto, rispetto a un anno fa.

 

fiducia nei paesi stranieri sondaggio demos per la repubblica 14 luglio 2023

Mentre il sostegno all’Ucraina si è sensibilmente ridimensionato. Il “credito” di cui dispone fra i cittadini del nostro Paese, infatti, è calato di oltre 10 punti, rispetto a un anno fa, quando era stimato intorno al 40%, nell’aprile 2022. E al 44%, un mese prima. Un anno dopo, lo scorso aprile, era, invece, sceso al 36%. E oggi ha raggiunto il 29%. Più di “calo” è, quindi, corretto parlare di “crollo”. Una tendenza che appare, politicamente, “trasversale”. Anche se non omogenea. D’altra parte, mutamenti così profondi e rapidi coinvolgono tutti i settori sociali.

 

L’unica distinzione evidente ri-chiama il rapporto con l’Unione Europea. La fiducia verso l’Ucraina, infatti, appare nettamente più ampia fra coloro che hanno molta fiducia verso l’Ue: 43%. Mentre si abbassa pesantemente fra gli euro- scettici. Fino a scivolare sotto la soglia del 20%. […]

 

Tuttavia, questi dati suggeriscono come il persistere e l’aggravarsi del conflitto abbia allargato il solco che separa in nostro Paese dall’Est europeo. […] Ri-evocando una sorta di “nuovo muro di Berlino”, che ci separa non solo dalla Russia e dalla sua area di influenza. Ma, al tempo stesso, dalla Cina. Non per “ideologia”, ma per il sentimento di “insicurezza”.

 

fiducia in russia, ucraina e ue sondaggio demos per la repubblica 14 luglio 2023

Così, ai nostri occhi, […] rimane soltanto l’Ue. Una casa comune dove la convivenza non è sempre facile. E gli Usa. Il “centro dell’Occidente”. […]

giorgia meloni mark rutte volodymyr zelensky vertice nato di vilnius giorgia meloni volodymyr zelensky g7 hiroshimarishi sunak joe biden giorgia meloni jens stoltenberg volodymyr zelensky vertice nato di vilnius

Ultimi Dagoreport

forza italia marina pier silvio berlusconi antonio tajani martusciello barelli gianni letta gasparri

DAGOREPORT - SE IN FORZA ITALIA IL MALCONTENTO SI TAGLIA A FETTE, L’IRRITAZIONE DI MARINA E PIER SILVIO È ARRIVATA ALLE STELLE: IL PARTITO È DIVENTATO ORMAI UN FEUDO DOMINATO DAL QUARTETTO  DA TAJANI-BARELLI-MARTUSCIELLO-GASPARRI - DOPO AVER SPADRONEGGIATO IN LUNGO E IN LARGO, NELLA SCELTA DEL GIUDICE COSTITUZIONALE ALLA CONSULTA È ARRIVATA UNA PESANTE SCONFITTA PER TAJANI - È DA TEMPO CHE LA FAMIGLIA BERLUSCONI NON SA DOVE SBATTERE LA TESTA PER RIUSCIRE A SCOVARE UN SOSTITUTO AL 70ENNE CIOCIARO, RIDOTTO IN UN BURATTINO NELLE MANI DI GIORGIA MELONI, CHE È RIUSCITA AD ANESTETIZZARLO CON LA PROMESSA DI FARE DI LUI IL CANDIDATO NEL 2029 ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA (CIAO CORE!) - OLTRE AL PARTITO E ALLA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE CON IMPERDONABILE RITARDO COGNITIVO HA COMPRESO CHE IL GOVERNO NON È UN’ALLEANZA MA UN MONOCOLORE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OCCORRE AGGIUNGERE UN ALTRO ‘’NEMICO’’ DI TAJANI: L‘89ENNE GIANNI LETTA. NELLA SUA AFFANNOSA (E FALLITA) BATTAGLIA PER PORTARE ALLA PRESIDENZA DELLA RAI LA SUA PROTETTA SIMONA AGNES, TAJANI E I SUOI COMPARI NON SI SONO SPESI, SE NON A PAROLE...

donald trump giorgia meloni almasri husam el gomati osama njeem almasri giovanni caravelli

DAGOREPORT - SERVIZI E SERVIZIETTI: IL CASO ALMASRI E' UN “ATTACCO POLITICO” ALLA TRUMPIANA MELONI? - COME È POSSIBILE CHE UN DISSIDENTE LIBICO, HUSAM EL-GOMATI, PUBBLICHI SU TELEGRAM DOCUMENTI E NOTIZIE DEI RAPPORTI SEGRETI TRA LA MILIZIA LIBICA DI ALMASRI E L'INTELLIGENCE ITALIANA, SQUADERNANDO IL PASSAPORTO DEL CAPO DELL’AISE, CARAVELLI? - CHI VUOLE SPUTTANARE L'AISE E DESTABILIZZARE IL GOVERNO MELONI POSTANDO SUI SOCIAL LA FOTO DEL TRIONFALE RITORNO A TRIPOLI DI ALMASRI CON ALLE SPALLE L'AEREO DELL'AISE CON BANDIERA ITALIANA ? - CHE COINCIDENZA! IL TUTTO AVVIENE DOPO CHE TRUMP HA DECAPITATO L'INTELLIGENCE DI CIA E FBI. UNA VOLTA GETTATI NEL CESSO GLI SPIONI DELL'ERA OBAMA-BIDEN, E' INIZIATO UN REGOLAMENTO DI CONTI CON I PAESI GUIDATI DA LEADER CHE TIFANO TRUMP? - VIDEO

guerra ucraina vladimir putin donald trump ali khamenei xi jinping volodymyr zelensky

DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA - CINQUE PREVISIONI CHE NON SI SONO AVVERATE SULL’UCRAINA CON L'ARRIVO DEL NUOVO INQUILINO DELLA CASA BIANCA: 1) MARK RUTTE, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO: “KIEV ENTRERÀ NELLA NATO, È UN PROCESSO IRREVERSIBILE”. ORA ANCHE ZELENSKY PARLA DI PIANO B – 2) NON SI FA LA PACE SENZA LA CINA. FALSO: TRUMP ALZA LA CORNETTA E PUTIN LO ASPETTA – 3) XI JINPING: “L’AMICIZIA CON LA RUSSIA È SENZA LIMITI” (MANCO PER IL GAS) – 4) L’IRAN S’ATTACCA AL DRONE: LA RUSSIA L'HA MOLLATA – 5) L’EUROPA, SOLITO SPETTATORE PAGANTE CHE NON CONTA UN CAZZO

giuseppe conte maria alessandra sandulli giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti corte costituzionale consulta

DAGOREPORT – IL VERTICE DI MAGGIORANZA DI IERI HA PARTORITO IL TOPOLINO DELLA CONSULTA: L’UNICO RISULTATO È STATA LA NOMINA DEI QUATTRO GIUDICI COSTITUZIONALI. A SBLOCCARE LO STALLO È STATO GIUSEPPE CONTE, CHE HA MESSO IL CAPPELLO SUL NOME “TECNICO”, MARIA ALESSANDRA SANDULLI – SUGLI ALTRI DOSSIER, MELONI, SALVINI E TAJANI CONTINUANO A SCAZZARE: SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE NON CI SONO I SOLDI. LA RIFORMA DEI MEDICI DI FAMIGLIA È OSTEGGIATA DA FORZA ITALIA. E IL TERZO MANDATO È KRYPTONITE PER LA DUCETTA, CHE VUOLE “RIEQUILIBRARE” LE FORZE A LIVELLO LOCALE E SOGNA DI PAPPARSI VENETO E MILANO…

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…