ANDATEVENE ALLAH! - IN GERMANIA IL MOVIMENTO ANTI-ISLAMICO “PEGIDA” VIENE “GIUSTIFICATO” DA UN 29% DI TEDESCHI CHE PENSA CHE L’INFLUENZA DEI FIGLI DI ALLAH SIA TROPPO FORTE - MERKEL TEME L’ASCESA DEL GRUPPO E LO HA ATTACCATO NEL DISCORSO DI FINE ANNO

Tonia Mastrobuoni per “la Stampa”

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«Ovvio che accogliamo le persone che cercano di salvarsi»: nel suo discorso di fine anno, Angela Merkel ha difeso la linea del governo tedesco sugli immigrati e ha usato toni inusitatamente duri contro gli anti islamisti di Pegida, senza mai citarli.

 

In «quelle manifestazioni» ha sottolineato la cancelliera, vengono anche scanditi slogan rubati alla rivoluzione pacifica che portò 25 anni fa alla caduta del muro di Berlino come «noi siamo il popolo». Ebbene, per Merkel, cresciuta dietro la Cortina di ferro, «quello che intendono veramente è: voi non ne fate parte - per il colore della vostra pelle o per la vostra religione». E «nei loro cuori albergano troppo spesso i pregiudizi, la freddezza, sì, addirittura l’odio».

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FENOMENO DILAGANTE

Pegida è l’acronimo tedesco per un movimento nato a ottobre a Dresda che si oppone alla presunta «islamizzazione dell’Occidente». Sulla falsariga delle manifestazioni che nell’autunno del 1989 ebbero il coraggio di opporsi alla dittatura di Honecker, gli organizzatori rinnovano l’appuntamento con la piazza ogni lunedì.

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E hanno scelto di rapinare i rivoluzionari non solo del giorno, ma anche dell’inno più famoso. Ormai Dresda ha contagiato anche altre città tedesche come Duesseldorf o Kassel, ma è nella capitale sassone che il movimento sta crescendo a ritmi vertiginosi. A ottobre circa in 200 avevano colto l’invito del fondatore, Lutz Bachmann, a scendere in piazza: all’ultimo, il 22 dicembre, c’erano 17.500 persone.

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L’Afd è l’unico partito, a parte i neonazisti della Npd, ad aver preso le difese degli anti Islam di Pegida, che riescono peraltro a mescolare teste rasate, frange violente delle tifoserie calcistiche e gente comune. E il numero due del partito, Alexander Gauleiter, già avvistato alle manifestazioni di Dresda, ha attaccato a caldo il discorso di fine anno della cancelliera, sostenendo che «giudica dall’alto gente che non conosce».

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Ma ieri è intervenuto anche Bernd Lucke: «Merkel bolla le persone come misantrope senza neanche ascoltarle», ha sostenuto il leader dell’Afd, aggiungendo che la xenofobia va respinta ma che «i problemi dell’integrazione andrebbero affrontati in modo oggettivo e costruttivo».

 

SONDAGGI PREOCCUPANTI

Un sondaggio di Forsa ha rivelato che due terzi dei tedeschi ritiene «esagerate» le paure di un’islamizzazione. Tuttavia, un 29% pensa che l’influenza dell’Islam sia forte e giustifichi Pegida. Se si guarda in particolare agli elettori Afd, è il 71% a sostenere la necessità di un movimento anti islam.

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Per il presidente di Forsa, Manfred Guellmer, un risultato che conferma come il partito nato in opposizione all’euro, che ha cambiato pelle diventando nell’ultimo anno sempre più una formazione ultra conservatrice con un focus forte sull’immigrazione, rappresenti «una minoranza con chiare tendenze xenofobe».

 

lutz bachmann capo del movimento pegidalutz bachmann capo del movimento pegida

 

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