1- INCREDIBILE! MONTI CORRE AL SENATO E SI VOTA DA SOLO LA FIDUCIA AL DL SVILUPPO 2- I SENATORI PDL NON HANNO PARTECIPATO ALLA FIDUCIA SUL DECRETO DI PASSERA, IL MINISTRO CHE STAMATTINA HA SFANCULATO IL BANANA, E DI CUI ORA CHIEDONO LE DIMISSIONI 3- È LA VENDETTA DEI BERLUSCONES CONTRO IL TAR: O L’ELECTION DAY O CADE IL GOVERNO 4- LA FINOCCHIARO (CON BERSANI) HA FRETTA DI ANDARE ALLE URNE COL PORCELLUM, CHE DARà AL PD UN MARE DI DEPUTATI: “MONTI NON HA PIÙ LA MAGGIORANZA, SALGA AL COLLE” 5- GASPARRI: “SE BERLUSCONI FARÀ SCELTE MOLTO DECISE SUL GOVERNO, LE CONDIVIDEREMO. VOTIAMO LA LEGGE DI STABILITÀ E ANDIAMO VELOCEMENTE ALLE URNE” 6- E LO SPREAD, CHE ERA SCESO SOTTO I 300, S'IMPENNA OLTRE I 320 PUNTI: PREPARATEVI A BALLARE

CRISI: SPREAD BTP VOLA OLTRE I 320 PUNTI BASE...
(ANSA) - Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco vola oltre il muro dei 320 punti base a 322. Il tasso sul decennale è in rialzo al 4,56%.

1 - SVILUPPO: GOVERNO MONTI NON HA MAGGIORANZA ASSOLUTA A SENATO
(ANSA) - Al Senato la maggioranza assoluta è di 161 senatori ma, con la defezione dei 128 senatori del Pdl che o non partecipano al voto o, in alcuni casi, si astengono, al momento la maggioranza è composta solo dai 106 senatori del Pd, i 15 senatori del Centro (Udc-Svp-Autonomie) e i 10 senatori del gruppo misto.

2 - DL SVILUPPO. MONTI CORRE AL SENATO E VOTA SI' ALLA FIDUCIA
(DIRE) - Il presidente del Consiglio Mario Monti e' corso al Senato, dove il Pdl sta minacciando la crisi di governo, e' in aula ha votato la fiducia chiesta dal governo sul decreto sviluppo

3 - SVILUPPO: GASPARRI, PDL NON PARTECIPA A VOTO FIDUCIA SARA' GARANTITO NUMERO LEGALE
(ANSA) - 'Il Pdl non partecipera' al voto pur garantendo il numero legale'. Lo annuncia il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri intervenendo in Aula in vista del voto di fiducia al dl sviluppo. La scelta da parte del Pdl di non partecipare al voto sulla fiducia al decreto legge vuol esprimere, spiega Gasparri, il "passaggio a una posizione di astensione del nostro gruppo nei confronti del governo".

4 - GOVERNO: SENATORI PDL FUORI AULA PER EVENTUALE NUMERO LEGALE
(ANSA) - I senatori del Pdl stanno rimanendo fuori dall'Aula di Palazzo Madama dove si sta votando la fiducia sul dl sviluppo. Alcuni di loro, si apprende, potrebbero rispondere alla seconda chiama e votare no garantendo cosí il numero legale e facendo conseguentemente passare il provvedimento, ma ancora un ordine in tal senso non è arrivato dal gruppo.

5 - PDL PENSA AD ASTENSIONE ANCHE ALLA CAMERA SU COSTI POLITICA
(ANSA) - Il Pdl starebbe valutando di astenersi anche sul voto di fiducia, oggi pomeriggio alla Camera, sul decreto legge sui costi della politica nelle regioni: è quanto si apprende da fonti parlamentari a Montecitorio. Secondo quanto si apprende, i 206 deputati del partito di Berlusconi ed Alfano starebbero ricevendo indicazioni in tal senso.

6 - GOVERNO. PD: MONTI NON HA PIÙ LA MAGGIORANZA, SALGA AL COLLE
(DIRE) - "Il governo non ha piu' la maggioranza nella aule parlamentari. A questo punto io credo che Monti dovrebbe andare al Quirinale come richiede la prassi". Lo dice la capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro dopo che il presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri in aula ha annunciato che il suo gruppo non votera' la fiducia sul decreto sviluppo e che d'ora in poi si mettera' in una posizione di astensione rispetto al governo.
"Il Pdl e' irresponsabile- aggiunge- qui cade il governo Monti".

7 - PDL: GASPARRI, BASTA INDECISIONE,L'IMPORTANTE E' STARE UNITI PRIMARIE SUPERATE CON BERLUSCONI IN CAMPO
(ANSA) - ''La valutazione critica sull'operato del Governo prevale su altri fattori'' sia nella nota di ieri sera di Berlusconi che nell'analisi del Pdl. Cosi' Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del partito, a Rtl 102.5, sottolineando comunque che ''l'importante e' uscire dall'indecisione, perche' non fare scelte e' la cosa peggiore, e gli elettori e l'opinione pubblica oramai in vista delle elezioni hanno bisogno di posizioni chiare''. Il secondo dato, afferma, e' che ''noi dobbiamo mantenere la unita' del centrodestra e anche del soggetto politico che tutti insieme abbiamo creato,quindi la coesione deve prevalere su qualsiasi altra ipotesi''. ''Poi - aggiunge - che questo soggetto politico possa e debba rinnovarsi e aggiungere ulteriori energie e' una cosa assolutamente auspicabile''.

''Se prevarranno queste ipotesi che le ultime ore mettono in prima linea - sottolinea - l'importante e' avere una proposta forte, credibile, con Berlusconi e tutti gli altri, e non dividere un'esperienza politica che molto ha rappresentato e che molto potra' rappresentare anche per il futuro dell'Italia. Io credo che essere uniti sia la cosa principale'', ''continueremo a discutere anche oggi ma, ripeto, essere uniti in una proposta comune e' l'obiettivo principale''. ''Se Berlusconi vorra' fare delle scelte molto decise anche sul Governo io non posso non condividere'', afferma Gasparri.

''Io credo che approvata la legge di stabilita' sarebbe bene andare rapidamente alla consultazione elettorale. L'incertezza non fa bene al Paese''. Quanto alle primarie, ''qualora Berlusconi confermasse l'intenzione di scendere in campo il rito delle primarie, che pure sarebbe importante, diventa superato''. Per Gasparri ''le forze alternative alla sinistra potrebbero avere oggi ancora i numeri per vincere'' e vista la ''confusione'' che ancora regna nel centro, non sarebbe sbagliato riproporre alle elezioni il ''classico'' schema bipolare:

''Poi - aggiunge - saranno i programmi e le proposte a determinare chi si aggrega o meno, pero' altre realta' moderate non mi pare si siano imposte all' attenzione dell'opinione pubblica, e quindi anche questo probabilmente riporta a un confronto classico. Ma ribadisco che la cosa peggiore per il centro-destra e' la indecisione e il rinvio''.

8 - PDL. MATTEOLI: PASSERA GETTA LA MASCHERA, SI DIMETTA.
(DIRE) - "Con le sue dichiarazioni contro il leader del maggior partito che gli consente di fare il ministro, Passera ha gettato la maschera dopo innumerevoli tergiversamenti in nome di una sua presunta terzieta'. Si candidi con chi vuole, ma abbia il buon senso di dimettersi. Noi non ci stiamo a far passare Berlusconi per colui che ha messo in crisi l'Italia e offuscato il prestigio nel mondo. E' solo propaganda, organizzata ad hoc da taluni settori. In questo anno di governo dei tecnici di cui Passera e' uno dei maggiori esponenti, la situazione economica e sociale del Paese e' nettamente peggiorata, a dimostrazione che questa esperienza e' stata fallimentare". Lo dice il senatore del Pdl Altero Matteoli.


9 - IL TAR: LAZIO AL VOTO IL 3 FEBBRAIO - ELECTION DAY TECNICAMENTE IMPOSSIBILE
Claudio Marincola per "Il Messaggero"

Il balletto delle date continua: per il Tar è «tecnicamente possibile» votare per le elezioni regionali del Lazio i giorni 3 e 4 febbraio del prossimo anno. Che vorrebbe dire anticipare il voto di una settimana rispetto a quanto aveva indicato il presidente Renata Polverini. E dunque mantenere gli uffici aperti per la raccolta delle firme e la presentazione delle liste nei giorni a ridosso di Natale e Capodanno. Spetterà al commissario nominato dal ministro dell'Interno - ovvero al prefetto di Roma Francesco Pecoraro - indire entro 3 giorni da ieri i comizi elettorali.

La decisione del Tar rimette in moto la girandola politica. E fa girare nella stessa direzione anche Molise e Lombardia, le due regioni chiamate come il Lazio a rinnovare giunta e consiglio. Una decisione potrebbe venire dal Consiglio dei ministri di oggi. Già ieri il caso è stato esaminato a lungo da palazzo Chigi dove il premier Monti e il sottosegretario Catricalà hanno sentito il ministro dell'Interno Cancellieri, impegnata a Bruxelles.

L'orientamento del Viminale sarebbe quello di accorpare il voto delle regioni in un'unica data. Bisogna però fare i conti con chi - vedi Berlusconi ma non Formigoni - vorrebbe che in Lombardia si andasse alle urne non prima del 7 aprile, giorno in cui si voterà anche per le politiche nazionali e in 600 comuni, tra cui Roma, Viterbo, Sondrio, Brescia, Udine, Massa, Vicenza, Imperia, Treviso, Isernia e Siena. L'ipotesi di svolgere in due date diverse le regionali per alcuni è debole, per altri surreale. Sicuramente è in contrasto con la spending review.

RISCHIO RICORSI
Il Tar si è pronunciato dopo l'ennesimo ricorso presentato dall'avvocato Gianluigi Pellegrino del Movimento per la difesa del cittadino. Che ora può esultare. Dire che «è stato censurato l'ennesimo abuso» e commentare di conseguenza che «questa data non sono ora è intoccabile ma non permette nemmeno strumentali pressioni per impraticabili election day».

Di segno opposto la reazione di Polverini che non ha escluso di volersi di nuovo candidare per guidare la Pisana. Ieri sera la governatrice si è catapultata a palazzo Grazioli da Berlusconi, dove era in corso il vertice del Pdl. Nel frattempo l'avvocato della Regione Lazio, Federico Tedeschini, contestando la decisione del Tar, introduceva altri dubbi. Faceva notare che i giudici del Tar hanno fissato una camera di consiglio per il 20 dicembre, quando ci sarà «la discussione in sede collegiale del ricorso per la discussione di merito». «Come strumenti - spiega il legale abbiamo sia il ricorso in Cassazione che sollevare conflitto di fronte alla Corte Costituzionale». Il balletto insomma non è finito.

 

 

Monti vs Berlusconi su Time a mesi di distanza Nonleggerlo berlusconi monti berlusconi E MONTI MAURIZIO GASPARRI Monti contestato dalla Lega in SenatoMonti parla al senato ANNA FINOCCHIARO PIERLUIGI BERSANICORRADO PASSERAMATTEOLIPOLVERINI RENATA formicartaMARIO MONTI E GIORGIO NAPOLITANO

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