giorgia meloni donald trump

INSEGUENDO TRUMP – NELLA SUA GIORNATA AMERICANA, GIORGIA MELONI HA TENTATO DISPERATAMENTE DI AVVICINARE IL TYCOON: C’È RIUSCITA DURANTE LA MESSA ALLA CHIESA DI ST. JOHN’S, PRIMA DEL GIURAMENTO. POI, DURANTE LA CERIMONIA, SE L’È SPASSATA CON IL PRESIDENTE ARGENTINO, JAVIER MILEI, IN ULTIMA FILA - L’IRRITAZIONE EUROPEA DI CUI SI È FATTO PORTAVOCE IL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ: "BISOGNA RESTARE UNITI" - E OLAF SCHOLZ RIFILA UN CALCIONE ALLA DUCETTA: "BISOGNA TENERE LA SCHIENA DRITTA NEL RAPPORTO CON GLI USA"

 

GIORGIA MELONI A WASHINGTON PRIMA DEL GIURAMENTO DI DONALD TRUMP

 

 

 

Articoli correlati

DAGOREPORT - DI \'INFORMALE\' NEL VIAGGIO DI GIORGIA MELONI A WASHINGTON C'E SOLO L'INVITO DI TRUMP...

LA MELONI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE MA A BRUXELLES LA FARANNO A STELLE E STRISCE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1. MELONI, L’ABBRACCIO CON I DONALD BOYS: “QUI PER SALDARE L’ASSE ITALIA-UE-USA”

Estratto dell’articolo di Francesca Schianchi per “La Stampa”

 

JAVIER MILEI SE LA SPASSA CON GIORGIA MELONI ALL INAUGURATION DAY

La funzione in chiesa, poco dopo le otto del mattino. Poi lo spostamento alla Rotonda di Capitol Hill, per assistere di persona, fra i 600 o poco più selezionati ospiti, al secondo giuramento di Donald Trump […].

 

Ci teneva così tanto a esserci la premier Giorgia Meloni, a segnare la propria presenza e accaparrarsi uno di quei pochissimi posti a sedere al cospetto del nuovo capo della Casa Bianca […]  che per la seconda volta nel giro di poche settimane si decide all’ultimo minuto e organizza un’andata e ritorno dell’Atlantico in ventiquattr’ore: atterraggio domenica sera alle 23.30, ripartenza ieri pomeriggio dopo la cerimonia.

 

javier milei ride con giorgia meloni inauguration day foto lapresse

Un modo per provare ad accreditarsi come il ponte ideale tra l’Europa e il nuovo corso statunitense, e forse anche evitare che provi a prendere spazio nel cuore di Trump il suo vicepremier, Matteo Salvini […].

 

Alla fine, come prevedibile in una giornata così intensa per Trump, al presidente rieletto riesce a strappare solo un breve saluto al momento della messa.

 

Alla vigilia della partenza, aveva chiamato la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, non invitata alla cerimonia, per condividere con lei il senso di una visita quantomeno irrituale: solitamente, sono i diplomatici dei vari Paesi a essere invitati, non i capi di Stato o di governo.

 

JOE BIDEN - DONALD TRUMP - GIORGIA MELONI - MEME BY VUKIC

E infatti, ieri, gli unici altri presenti erano il presidente argentino Javier Milei, che le siede accanto e con cui le telecamere accreditate la riprendono chiacchierare nell’attesa, e il vicepresidente cinese Han Zheng.

 

Un’irritualità, questa presenza di Meloni come unica leader europea, che aveva irritato anche qualche alleato, a sentire il candidato cancelliere della Cdu Friedrich Merz che nei giorni scorsi aveva raccomandato ai Paesi della Ue di «restare uniti» per riuscire a «essere rispettati nel mondo e negli Stati Uniti».  Mentre ieri il cancelliere uscente Olaf Scholz raccomandava a tutti di «tenere sempre la schiena dritta» nel rapporto con gli Usa.

 

«L’Italia sarà sempre impegnata nel consolidare il dialogo tra Stati Uniti ed Europa, quale pilastro essenziale per la stabilità e la crescita delle nostre comunità», scrive lei sui social pubblicando una foto d’archivio con Trump, e accreditando esattamente quella volontà di mediazione tra il trumpismo di ritorno e la Ue.

GIORGIA MELONI ALL INAUGURATION DAY DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP

 

Nell’attesa dell’inizio della cerimonia, mentre poco a poco la Rotonda si riempiva fino all’entrata finale del nuovo inquilino della Casa Bianca, la premier, sistemata a poche file di distanza dagli ex presidenti, ha cercato di tessere qualche rapporto: una chiacchiera con il segretario di Stato designato, Marco Rubio; un’altra con il nuovo consigliere per la Sicurezza nazionale, Michael Waltz.

 

MELONI - MUSK - TRUMP - MACRON MURALE IN VIA DELLA PILOTTA ROMA

Oltre a un saluto caloroso con Elon Musk, il plurimiliardario che dovrà sforbiciare le spese pubbliche nel governo Trump, con l’acronimo di Doge. L’esponente della nuova amministrazione a cui è forse più vicina, già da tempo: ospite due anni fa ad Atreju, la sua festa di partito, fu lui a consegnarle il premio dell’Atlantic council qualche mese fa a New York.

 

«Penso sia molto importante per una nazione come l’Italia, che ha rapporti estremamente solidi con gli Stati Uniti, dare una testimonianza della volontà di continuare, e semmai rafforzare quella relazione, in un tempo in cui le sfide sono globali e interconnesse», spiega Meloni […] in un video diffuso da Palazzo Chigi in mattinata, prima che cominci la giornata di festeggiamenti.

 

javier milei - giorgia meloni - INAUGURATION DAY DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP

Che per la presidente del consiglio si concludono dopo il giuramento e il discorso di Trump: il pranzo successivo è dedicato ai rappresentanti del Congresso americano. Lei va in un caffè del centro della città, una breve sosta e la ripartenza per l’Italia. […]

 

 

STRETTA DI MANO E MESSA MELONI INTRAVEDE TRUMP “DOVEVO ESSERE QUI”

La presidente del Consiglio è l’unico capo del governo europeo presente alla cerimonia di Washington Il colloquio con Musk e le battute con Milei

Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/politica/2025/01/21/news/meloni_incontro_trump_insediamento-423951355/

 

DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI NELLA LOGGIA NERA - MEME BY EDOARDO BARALDI

[…] Al centro dell’area blindata c’è la chiesa episcopale di St. John’s. Giorgia Meloni scende da un van nero lucido ed enorme. Si accomoda sulle panche di legno del santuario.

 

Obiettivo: incrociare Donald Trump. Accade poco dopo: saluto fugace, una stretta di mano e qualche parola di circostanza. Qualche secondo in più lo spenderà con Elon Musk, il suo canale prezioso per la Casa Bianca.

 

È il minimo sindacale, ma è vero che il protocollo è rigidissimo e l’agenda del tycoon scoppia di appuntamenti. Resterà comunque l’unico contatto tra i due. Il resto è solo festa grande che magnifica il padrone d’America.

trump meloni

 

Due ore dopo, sotto la cupola di Capitol Hill […]. C’è Meloni che conversa fitto fitto con Javier Milei. Gli sussurra qualcosa all’orecchio. Le telecamere si fermano per qualche secondo su di loro […] ma dura poco: l’inquadratura si stringe spesso ed esclude la premier.

 

È più indietro, nell’ultima delle cinque file del palco d’onore, sulla sinistra. È arrivata a Washington solo poche ore prima, atterrando a Camp Springs a mezzanotte di domenica. Per difendersi dal gelo artico, sfodera un piumino chiaro modello Lapponia. Riposa qualche ora all’hotel Salamander.

Al Campidoglio indossa invece un cappotto blu. Sotto, pantaloni viola e camicia bianca. La accompagnano solo due eletti: il consigliere diplomatico Fabrizio Saggio e l’onnipresente Patrizia Scurti, segretaria particolare del melonismo.

 

ANTONIO TAJANI FRIEDRICH MERZ

Quando entra Trump, la leader applaude. Farà lo stesso per il passaggio drastico sui migranti. A un certo punto, Meloni alza lo sguardo e trova almeno qualcosa di italiano: “L’Apoteosi di George Washington”, un affresco di Constantino Brumidi. […]

 

La scelta di partecipare al rito sacro del patriottismo americano è politicamente molto impegnativa. Inedita. La diplomazia le aveva sconsigliato l’azzardo, Meloni non ha cambiato idea e difende l’operazione politica: «Il messaggio è la mia presenza. Esserci stata». Parlerà a lungo anche con Marco Rubio, il nuovo segretario di Stato, e con il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz.

GIORGIA MELONI E DONALD TRUMP IN VERSIONE SPQR (IL FILM DI VANZINA) - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

 

Il programma è plasmato su un uomo solo: Trump. E Meloni segue le sue orme. In chiesa. Poi alla cerimonia in Campidoglio. Si staccherà dalle celebrazioni ad ora di pranzo, rilassandosi a pranzo al Caffe Milano. I commenti ufficiali li consegna invece ad un video registrato nella hall dell’hotel: «È estremamente importante per una nazione come l’Italia, che ha rapporti solidissimi con gli Stati Uniti, dare una testimonianza della volontà di rafforzare quella relazione in un tempo in cui le sfide sono globali e interconnesse».

 

VIGNETTA DI CHARLIE HEBDO SU GIORGIA MELONI ED ELON MUSK

La missione non permette alla premier di ragionare con Trump dell’assillo più grande dell’esecutivo, almeno in queste ore: i dazi. Se ne parla a Roma, da giorni. A Palazzo Chigi e nei principali ministeri circolano alcune bozze sulle stime di una stretta di Trump.

 

Il titolo è neutro: “Possibile impatto” della probabili barriere commerciali. Ma il contenuto allarma. Le proiezioni analizzano due scenari sull’Italia e l’Europa: dazi al 10 e al 20%. A pesare sarebbe anche la reazione cinese, che a sua volta proverebbe a invadere i mercati continentali per compensare le barriere Usa del 60% contro il Dragone.

 

Nell’ipotesi peggiore, i Ventisette pagherebbero un prezzo finale enorme: 178 miliardi all’anno. Altrimenti, il danno sarebbe di 102 miliardi. Per Roma, l’effetto sarebbe pesante: «L’Italia è uno dei Paesi Ue più esposti alle possibili ripercussioni di una simile politica». Per questo, Meloni ritiene vitale costruire una relazione forte con il presidente Usa. E ha scelto di volare negli Usa. Dovrà però decidere se giocare una partita al fianco dei partner europei o provare a salvarsi da sola. Per adesso, incrocia le dita sotto la neve di Washington: «Dovevo esserci».

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI NELLA LOGGIA NERA - MEME BY EDOARDO BARALDI giorgia meloni e donald trump meme by edoardo baraldi GIORGIA MELONI - ELON MUSK - MEME BY EDOARDO BARALDI INCONTRO A MAR A LAGO TRA DONALD TRUMP E GIORGIA MELONIINCONTRO A MAR A LAGO TRA DONALD TRUMP E GIORGIA MELONIMELON MUSK - MEME DONALD TRUMP ACCOGLIE GIORGIA MELONI A MAR-A-LAGODONALD TRUMP - GIORGIA MELONI - MARCO RUBIO

Ultimi Dagoreport

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A ’STI POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...