varoufakis salvini le pen

INTERNAZIONALE NO EURO – SALVINI APRE LE FRATTOCCHIE LEGHISTE E INVITA IN CATTEDRA VAROUFAKIS E MARINE LE PEN IN CHIAVE ANTI-BRUXELLES – PER INDOTTRINARE I GIOVANI LEGHISTI CHIAMATI ANCHE LANDINI, DE BORTOLI E L’ECONOMISTA ERETICO BAGNAI

Matteo Pucciarelli per “la Repubblica

 

salvini al mare sulla spiaggia del papeete beach  3salvini al mare sulla spiaggia del papeete beach 3

Il sogno della Lega Nord è riuscire a mettere accanto nella stessa tavola rotonda due personaggi che più lontani non si può. Lontani o forse chissà, vista la critica radicale all' establishment europeo che li accomuna. Da una parte l' ex ministro delle Finanze greco (nonché marxista mai pentito) Yanis Varoufakis e dall' altra la leader del Front National Marine Le Pen. L' invito è partito per entrambi, possibili futuri ospiti della scuola di formazione politica del partito.

 

Già di per sé la dizione ("scuola di formazione politica") richiama ad altri tempi ed altra cultura, cioè quella comunista delle Frattocchie, dove il Pci mandava i propri quadri a lezione; una specie di convento laico considerato il lasciapassare per una sicuramente gloriosa carriera politica. L' idea del Carroccio invece è un ciclo di lezioni suddivise su sei giorni diversi, con una sala a Roma e una a Milano.

LA CAMICIA DI VAROUFAKISLA CAMICIA DI VAROUFAKIS

 

La prima riservata ai possibili dirigenti di "Noi con Salvini", il movimento lanciato dal segretario per allargare il proprio consenso al sud; la seconda più classicamente in salsa lumbard . Costo di iscrizione: 590 euro. Che non è pochissimo, a dire il vero. Si parte l' 11 ottobre e si finisce il 3 aprile.

 

Matteo Salvini ha affidato l' organizzazione ad Armando Siri, che non ha un cursus honorum leghista: ex socialista, poi fondatore del non fortunato Partito Italia Nuova, è l' ideologo italiano della "Flat Tax" al 15 per cento. «Vogliamo aprirci a idee, visioni e culture diverse. L' impostazione che abbiamo dato al programma non è militante ma cerca una contaminazione utile per fornire una solida infarinatura ai partecipanti», spiega. E quindi terranno lezioni gli amministratori del Carroccio, dai governatori Roberto Maroni e Luca Zaia fino ai capigruppo di Camera e Senato, ma poi anche personaggi non riconducibili alla galassia verde.

maurizio landinimaurizio landini

 

Oltre a Varoufakis e alla Le Pen, è stata chiesta la partecipazione al segretario della Fiom Maurizio Landini. Stessa cosa all' ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli.

Mentre hanno già detto sì il mebro laico del Csm Elisabetta Alberti Casellati e l' economista no euro (cultura comunista pure per lui) Alberto Bagnai.

 

Il numero di partecipanti massimo è di 300, ma per iscriversi è necessario compilare un questionario. Ecco alcune domande a cui rispondere: «Ritieni definitivamente risolta la questione "Nord-Sud" grazie alla nuova leadership di Salvini o pensi si debba fare ancora qualcosa?»; «Che cosa potresti fare per la Lega Nord e "Noi con Salvini" e che cosa pensi essi possano fare per te?»; «Qual è stato, secondo te, il miglior presidente della Repubblica? ». Le valutazioni di chi finora ha compilato il form online sono in corso, dice Siri. L' età media dei richiedenti ad oggi è di 24 anni.

marine le pen con il gattomarine le pen con il gatto

 

Prima lezione in programma: "Nascita ed evoluzione dello Stato moderno", dalla democrazia greca all' unità d' Italia, e chissà se se ne parlerà bene. Ultimo appuntamento, "comunicazione esterna e rapporti coi media". Qui in cattedra ci sarà anche Luca Morisi, che dietro le quinte cura l' area social media di Salvini. Gran chiusura con lo stesso segretario federale, già "comunista padano" (era il 1996), per la consegna degli attestati di partecipazione alle Frattocchie 2.0.

ALBERTO BAGNAI ALBERTO BAGNAI FERRUCCIO DE BORTOLI FERRUCCIO DE BORTOLI

Ultimi Dagoreport

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO