ISVAP CHI ASSICURA IL PRESIDENTE DELL’AUTHORITY DELLE ASSICURAZIONI, GIANNINI? - REPLICA ALLE CRITICHE DI ‘REPUBBLICA’ E SI BECCA IL NASO DI PINOCCHIO - A SETTEMBRE 2011 LA FONSAI DI LIGRESTI DICHIARA FALLIMENTO DEGLI OBIETTIVI ANNUALI MA LA SECONDA LETTERA DELL’ISVAP ARRIVA SOLO UN MESE FA, QUANDO LA SITUAZIONE ERA GIÀ PRECIPITATA (CON UN BUCO DA 925 MLN €) - E IL PIANO DI RIENTRO NON È ANCORA STATO PRESENTATO…

Giovanni Pons per "la Repubblica"

L'ultima lettera dell'Isvap a Premafin e Fonsai è del 10 gennaio scorso e sancisce lo stato di crisi del gruppo chiedendo un piano d'intervento per ripristinare i margini di solvibilità. La precisazione è arrivata direttamente da Giancarlo Giannini, presidente dell'Isvap, uscito allo scoperto per ricordare che il primo intervento dell'authority sul gruppo risale al marzo 2011.

«Lo stato di crisi della holding, nella sua qualità di controllante di Sai Fondiaria, è stato oggetto di uno specifico intervento già nel marzo 2011 - scrive Giannini a Repubblica che ieri aveva evidenziato un ritardo nell'azione dell'Isvap-; intervento che ha determinato il ben noto aumento di capitale del giugno scorso. Successive e reiterate iniziative di vigilanza sono culminate da ultimo nella comunicazione del 10 gennaio 2012, anch'essa indirizzata a Premafin e Sai Fondiaria, con richiesta di piani d'intervento volti a ripristinare i rispettivi margini di solvibilità del gruppo».

Dunque, cerchiamo di riepilogare. Il gruppo Fonsai è in rosso dall'esercizio 2009 quando registra 342 milioni di perdite e la controllante Premafin è sotto inchiesta da parte di Consob dall'agosto 2010 per l'opacità dell'azionariato e movimenti anomali sul titolo.

Nel 2010 il rosso sale a 717 milioni e solo nel marzo 2011, come riferisce il presidente Giannini, l'Isvap determina lo stato di crisi del gruppo, cioè sia di Fonsai che della controllante Premafin, chiedendo il ripristino dei margini di solvibilità ai sensi degli articoli 227 e 228 del Codice delle assicurazioni.

Fonsai a quel punto decide per una ricapitalizzazione da 450 milioni, la controllata Milano ne mette in cascina altri 350 seppur non ne abbia bisogno e di riflesso la controllante Premafin si ritrova con un solvency ratio di nuovo sopra 100. In base a quello stato di crisi Unicredit e Premafin chiedono e ottengono dalla Consob l'esenzione dall'Opa su Fonsai nonostante due mesi prima un'operazione simile da parte di Groupama sia stata stoppata proprio dall'obbligo di Opa sancito da Consob.

Poi la situazione peggiora, in agosto lo spread dell'Italia comincia a salire e i titoli di stato in pancia alla Fonsai perdono di valore erodendo gli 800 milioni di aumento. A settembre Fonsai segnala all'Isvap di non riuscire a mantenere gli obbiettivi prefissati per fine anno, poi più niente fino al 23 dicembre quando comunica che la perdita 2011 dovrebbe arrivare a 925 milioni e il cda delibera un nuovo aumento di capitale tra 600 e 750 milioni.

Ma a fine dicembre l'Isvap ha contezza che il buco continua ad allargarsi e il 10 gennaio 2012 invia la seconda lettera sia a Fonsai che a Premafin manifestando un nuovo stato di crisi e un nuovo piano di rientro. Gli accordi del week end scorso indicano che l'aumento di Fonsai sarà di 1,1 miliardi e che Unipol è intenzionata a chiedere l'esenzione Opa sia su Premafin che su Fonsai. Il piano di rientro, però, non è ancora stato presentato all'Isvap né il quesito sull'esenzione alla Consob anche se sul mercato è stata fatta passare l'idea che è già tutto approvato.

 

Giancarlo GianniniGIANCARLO GIANNINI - Copyright PizziFONSAISalvatore Ligresti

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...