bergoglio trump

L'ACCOGLIENZA DEL PAPA A TRUMP: PARAGONARLO A HITLER - BERGOGLIO NEL GIORNO DELL'INSEDIAMENTO: ''IN TEMPI DI CRISI RISCHIAMO DI CERCARE UN LEADER CHE CI RESTITUISCA IDENTITÀ NON DIMENTICHIAMO PERÒ LA GERMANIA DEL 1933''. POI PERÒ SMORZA: ''VEDIAMO CHE SUCCEDERÀ, NON SI PUÒ ESSERE PROFETI DI CALAMITÀ''

Antonio Caño e Pablo Ordaz per ''El Pais'', tradotto da Luis E. Moriones per ''la Repubblica''

 

 

TRUMP CONTRO PAPA BERGOGLIOTRUMP CONTRO PAPA BERGOGLIO

Venerdì. Nello stesso momento in cui Donald Trump giura a Washington, Francesco concede in Vaticano una lunga intervista al Pais in cui chiede prudenza per gli allarmi generati dal nuovo presidente degli Stati Uniti d' America - «vedremo quello che farà, e allora valuteremo; non si può essere profeti di calamità» -, anche se «nei momenti di crisi» non funzionano «muri e fili».

Bergoglio parla per un' ora e 15 minuti, in una camera singola della Residenza Santa Marta.

 

Santo Padre, quali problemi ebbe Benedetto XVI alla fine del suo pontificato e cosa c' era in quella scatola bianca - all' interno del dossier Vatileaks, ndr - che le diede a Castel Gandolfo?

il giorno dell insediamento di donald trump  23il giorno dell insediamento di donald trump 23

«La vita normale della Chiesa: santi e peccatori, onesti e corrotti. C' era tutto lì! C' erano persone che erano state interrogate e che sono pulite, lavoratori... Perché qui, nella Curia, ci sono dei santi, eh? Ci sono dei santi. Questo mi piace dirlo. Perché si parla con facilità della corruzione della Curia. C' è gente corrotta nella Curia. Ma molti santi. Uomini che hanno speso la loro vita al servizio della gente in modo anonimo, dietro a una scrivania, o in un dialogo, o in uno studio per realizzare... .

 

Insomma, lì dentro ci sono santi e peccatori. Quello che mi colpì di più quel giorno fu la memoria del santo Benedetto. Mi disse: "Guarda, in questa scatola ci sono gli atti". Una busta due volte questa, "Qui c' è la sentenza, di tutti i personaggi". E qui "a tizio, tanto". Tutto nella sua testa! Una memoria straordinaria. E la conserva, la conserva ancora».

il giorno dell insediamento di donald trump  18il giorno dell insediamento di donald trump 18

 

Quali sono le sue più grandi preoccupazioni per quanto riguarda la situazione mondiale in generale?

«Nel mondo, la guerra. Siamo nella Terza Guerra Mondiale a pezzetti. E ultimamente si sta già parlando di una possibile guerra nucleare, come se si trattasse di un gioco di carte: si gioca a carte... . E questo è ciò che mi preoccupa di più. Mi preoccupa, del mondo, la sproporzione economica: che un piccolo gruppo dell' umanità abbia più dell' 80 per cento della ricchezza, con ciò che questo significa nell' economia liquida, dove al centro del sistema economico c' è il dio denaro e non l' uomo e la donna, l' umano! Allora si crea questa cultura dello scarto».

 

Proprio in questo momento si sta insediando come presidente degli Stati Uniti Donald Trump. E il mondo è in grande tensione per questo fatto. Qual è il suo atteggiamento?

il giuramento di donald trump  3il giuramento di donald trump 3

«Vedere che cosa succede. Non mi piace anticipare gli eventi né giudicare le persone in anticipo. Vedremo quello che fa. Vedere come agisce, come lo fa, e lì mi farò un' opinione. Se mi spaventassi o gioissi di ciò che potrebbe accadere, potremmo cadere in una grande imprudenza. Tra essere profeti o di calamità o di buone cose che non verranno, né l' una né l' altra. Si vedrà. Vedremo quello che fa e allora valuteremo. Sempre le cose concrete. Il cristianesimo, o è concreto o non è cristianesimo. È strano: la prima eresia della Chiesa fu appena dopo la morte di Cristo.

 

DONALD TRUMP BIBBIADONALD TRUMP BIBBIA

L' eresia degli gnostici, che l' apostolo Giovanni condanna. Ed era la religiosità spray, come dico io, del non concreto. Sì, io, sì, la spiritualità, la legge... ma tutto spray. No, no. Cose concrete. E dalle cose concrete traiamo le conseguenze. Perdiamo tanto il senso delle cose concrete. L' altro giorno mi diceva un pensatore che questo mondo è così disordinato che gli manca un punto fisso. Ed è proprio la concretezza che ti dà dei punti fissi. Che cosa hai fatto, che cosa hai deciso, come ti muovi. Dunque, di fronte a questo, io aspetto e guardo».

 

Non la preoccupa ciò che ha sentito?

«Aspetto. Dio mi ha aspettato per tanto tempo, con tutti i miei peccati... ».

 

In questi anni, nei viaggi, l' ho vista emozionarsi ed emozionare tanti di coloro che ascoltavano le sue parole... . Per esempio, a Lampedusa, quando si chiese se avevamo pianto con le donne che perdono i loro figli in mare; in Sardegna, quando parlò della disoccupazione; nelle Filippine, con il dramma dei bambini sfruttati. Che può fare la Chiesa e come stanno intervenendo i governi di fronte a questo?

 

papa  francesco bergoglio e il cardinale parolinpapa francesco bergoglio e il cardinale parolin

«Il simbolo che ho proposto nella nuova sede per i Migranti - nel nuovo schema, il dicastero per i Migranti e i Rifugiati l' ho preso in carico io stesso con due segretari - è un salvagente arancione, come quelli che tutti conosciamo. A un' udienza generale sono venuti alcuni di quelli che lavorano nel salvataggio dei rifugiati nel Mediterraneo.

 

Io li stavo salutando quando un uomo ha preso quello che avevo in mano e appoggiandosi alla mia spalla piangeva: "Non ce l' ho fatta, non ci sono arrivato, non ci sono riuscito". E quando si è un po' calmato, mi ha detto: "Non avevo più di quattro anni, quella bambina. E mi è scivolata giù. Lo do a lei". E questo è un simbolo della tragedia che stiamo vivendo oggi. Sì».

 

papa francesco bergoglio bernie sanderpapa francesco bergoglio bernie sander

Sia Barack Obama che Raul Castro hanno ringraziato pubblicamente per il suo lavoro di mediazione. Ci sono tuttavia altri casi come il Venezuela, la Colombia o il Medio Oriente, che sono ancora bloccati. Nel primo caso, le parti criticano perfino la mediazione. Teme che l' immagine del Vaticano ne risenta?

«C' è un principio che mi è chiaro, che è quello che deve governare tutta l' azione pastorale, ma anche la diplomazia vaticana: mediatori, non intermediari. Ovvero, costruire ponti, e non muri. L' intermediario è colui che ha come esempio un ufficio di compravendita di immobili, cerca chi vuole vendere una casa o chi vuole comprare una casa, si mettono d' accordo, incassa la commissione, ha fatto un buon servizio ma ci guadagna sempre qualcosa. Il mediatore è colui che si mette al servizio delle parti e fa sì che le parti ci guadagnino anche se ci perde. La diplomazia vaticana deve essere mediatrice, non intermediaria».

 

Questa diplomazia vaticana si può presto allargare alla Cina?

« Di fatto, c' è una commissione che sta lavorando da anni con la Cina e che si riunisce ogni tre mesi, una volta qui e una volta a Pechino. E c' è molto dialogo con la Cina».

papa francesco e barack obamapapa francesco e barack obama

 

Sia in Europa che in America, le conseguenze di una crisi che non finisce stanno cedendo il passo a formazioni politiche che raccolgono il disagio dei cittadini. Alcune di esse - quelle cosiddette antisistema o populiste - approfittano della paura dei cittadini di fronte a un futuro incerto per costruire un messaggio di xenofobia, di odio verso lo straniero. Il caso di Trump è il più eclatante, ma ci sono anche i casi dell' Austria e della Svizzera. La preoccupa questo fenomeno?

 

«Sono quelli che chiamano i populismi. È una parola fuorviante perché il populismo in America Latina ha un altro significato. Lì significa che i popoli sono protagonisti, per esempio, i movimenti popolari. Si organizzano tra di loro... è un' altra cosa. Certo, le crisi provocano delle paure, delle allerte.

 

Per me, l' esempio più tipico dei populismi europei è quello tedesco del '33. Dopo [Paul von] Hindenburg, la crisi del 30, la Germania è in frantumi, cerca di rialzarsi, cerca la sua identità, cerca un leader, qualcuno che gli ridia la sua identità e c' è un ragazzetto di nome Adolf Hitler che dice "io posso, io posso". E tutta la Germania vota Hitler. Hitler non rubò il potere, fu votato dal suo popolo, e poi distrusse il suo popolo. Questo è il pericolo. In tempi di crisi, non funziona il discernimento e per me rappresenta un punto di riferimento continuo.

papa francesco e obamapapa francesco e obama

 

Cerchiamo un salvatore che ci restituisca la nostra identità, difendiamoci con muri, con fili spinati, con qualsiasi cosa dagli altri popoli che possono toglierci la nostra identità. E questo è molto grave. Per questo cerco sempre di dire: dialogate tra voi, dialogate tra voi. Ma il caso della Germania nel '33 è tipico, un popolo che si trovava in quella crisi, che ha cercato la sua identità e a cui è apparso questo leader carismatico che ha promesso di dare loro un' identità, e diede loro un' identità distorta e sappiamo che cosa è successo. Dove non c' è dialogo....

 

Si possono controllare le frontiere? Sì, ogni Paese ha il diritto di controllare i propri confini, chi entra e chi esce, e i Paesi che sono in pericolo - per il terrorismo o cose del genere - hanno più diritto di controllarli maggiormente, ma nessun Paese ha il diritto di privare i suoi cittadini del dialogo con i vicini».

 

 

Ultimi Dagoreport

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A ’STI POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...