UN BANANA DA “RIEDUCARE” - SOLO L’AFFIDAMENTO AI SERVIZI SOCIALI PUÒ EVITARE LA DECADENZA E L’INCANDIDABILITÀ MA LA STRADA È IN SALITA

D.Mart. per il "Corriere della Sera"

«Agibilità politica» e azzeramento degli effetti collaterali della condanna inflitta a Silvio Berlusconi. C'è un percorso molto accidentato che si avventura là dove la nota del Quirinale non sconfina: nel territorio dell'incandidabilità sopravvenuta del Cavaliere che dopo la pausa estiva dovrebbe sfociare in una proposta della giunta delle Elezioni e in un voto (probabilmente segreto) dell'aula del Senato.

Così, per evitare una prova politicamente devastante per la maggioranza delle larghe intese, si profila una scelta post processuale del condannato Berlusconi Silvio (cognome e nome, come tutti i «definitivi») che avrebbe il pregio di non creare corsie preferenziali e di non ricorrere ad atti di clemenza individuale nel tentativo di assicurare l'«agibilità politica» al «leader incontrastato di una formazione di innegabile importanza», come ha voluto sottolineare il capo dello Stato.

Il percorso che risolverebbe gli effetti collaterali della sentenza Mediaset - ma che è una regola applicabile a tutti i condannati posti davanti alla scelta tra detenzione domiciliare e servizi sociali - è stato ricostruito da un articolo tecnico-giuridico di Donatella Stasio sulla prima pagina del Sole 24 Ore e si basa sul meccanismo di estinzione della pena detentiva e di ogni altro effetto penale che il condannato conquista all'esito (positivo) dell'affidamento in prova ai servizi sociali.

Come dire, se Berlusconi decide di intraprendere un percorso di rieducazione , accettando di lavorare per una associazione che si occupa per esempio di tossicodipendenti alla fine della prova potrebbe vedere estinguere, oltre la pena principale, anche gli effetti innescati dalla legge anticorruzione per quanto riguarda la sua decadenza da senatore e la sua incandidabilità alle prossime lezioni.

Sarebbe una boccata d'ossigeno in attesa che la Corte d'Appello di Milano ricalcoli la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici (con l'inevitabile ricorso in Cassazione se ne riparlerebbe forse a Natale). Nell'eventuale periodo di prova - 9 mesi perché per ogni anno il condannato ha diritto a 90 giorni per la liberazione anticipata per buona condotta - Berlusconi potrebbe concordare con il giudice di sorveglianza tempi e modalità per la sua partecipazione alla vita parlamentare e politica del Pdl senza però perdere di vista il percorso di riabilitazione.

Che non potrà essere trascurato né, tantomeno, «macchiato» da iniziative (politiche, ma anche legate agli stili di vita) tali da far propendere il giudice di sorveglianza anche per una sola insufficienza sulla pagella finale. Tutto questo ha un costo politico per Berlusconi che dovrebbe accettare un percorso di riabilitazione pur continuando a proclamarsi innocente. Ma ci sono anche molti scogli giuridici sulla strada dell'«agibilità politica» ottenuta con il superamento della messa in prova.

La decadenza da senatore stabilita dalla legge Severino per le condanne superiori ai due anni è una sanzione penale o una misura di carattere amministrativo? E se è vera la prima ipotesi (che sembra contraddetta dalla sentenza del Consiglio di Stato del 6 febbraio del 2013 ) perché non considerare anche l'effetto dell'indulto (pena ridotta da 4 a 1 anno) sulla legge Severino? E poi, se davvero Berlusconi sceglierà la messa in prova (può farlo dal 15 settembre al 15 ottobre) che cosa succederà nella giunta delle Elezioni che già il 9 settembre affronterà il problema della decadenza del Cavaliere?

 

 

SIAMO LA COPPIA PIU BELLA DEL MONDO BERLUSCONI E MELONI ANGELA BRUNO berlusconi ragazza Berlusconi carezza una ragazza 2 berlusconi dito fanculo

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE - NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…