sebastian kurz

SARÀ PURE UN SOVRANISTA COME SALVINI MA L’AUSTRIACO KURZ PER L’ITALIA HA SOLO LEGNATE: “CI SONO TROPPE POCHE SANZIONI NELLA UE, AD ESEMPIO CONTRO CHI SFORA LE REGOLE DEL DEBITO O LASCIA PASSARE I MIGRANTI IRREGOLARI DA UNO STATO ALL'ALTRO…REGOLE FERREE IMPEDIRANNO CHE L’ITALIA METTA IN PERICOLO LA ZONA EURO E FINISCA PER DIVENTARE UNA SECONDA GRECIA CON UNA POLITICA DEL DEBITO IRRESPONSABILE…”

Letizia Tortello per “la Stampa”

 

sebastian kurz horst seehofer 5

Ordine, regole e sanzioni, per riformare la Ue e risvegliare il "malato" dalla crisi. «Ci sono troppe poche sanzioni nella Ue, ad esempio contro chi sfora le regole del debito o lascia passare i migranti irregolari da uno Stato all'altro». Ogni riferimento all' Italia è volutamente non casuale. Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz è a Mauthausen per le celebrazioni del 5 maggio, il giorno della liberazione del campo di sterminio austriaco e del ricordo delle vittime del nazionalsocialismo. È un tour de force il suo, tra gli appuntamenti interni e quelli della campagna elettorale per le europee.

 

sebastian kurz

Il 32enne popolare, che ambisce al ruolo di leader-chiave dei nuovi equilibri dell' Europa, spiega in un'intervista alla Stampa che il voto alle porte è la grande occasione per mandare in soffitta il Trattato di Lisbona e aggiornare le regole dell'Unione, piegata da crisi, divisioni e «caos a destra e a sinistra». Dunque, se il gioco dei 27 Stati uniti in qualche modo si è rotto, si riscrivano le istruzioni. Una rivoluzione radicale, spiega Kurz, in qualche misura anche delle stesse istituzioni europee, dettata dall' urgenza.

 

«Il trattato di Lisbona è stato negoziato nel 2007 ed è entrato in vigore nel 2009 - dice -. Nel frattempo, le condizioni economiche di fondo sono cambiate, il contratto esistente non è in grado di coprire le nuove sfide». In questo tempo, che sembra un secolo e sono stati dieci anni, l'Unione è stata fratturata da mille fronti di crisi: «Del debito, dell' euro, quella dei migranti e quella climatica, poi c' è stato il caos legato alla Brexit e all' uscita del Regno Unito e di Gibilterra» dal patto comune.

kurz

 

«Per togliersi dall'indolenza e rendere l'Europa migliore - continua - dobbiamo creare ordine». Ed entra nel dettaglio della sua ricetta per una Eu Anno Zero. «Ci libereremo dalla crisi solo se esisteranno sanzioni chiare verso i membri che creano indebitamento. Tutti dobbiamo lavorare per ridurre il nostro rapporto deficit/Pil e rispettare le regole del Patto di stabilità».

 

ROMA RESPONSABILE

La formula di Vienna è l'estremo rigore dei conti, l'allusione al nostro Paese è la diretta conseguenza. Kurz non ne fa mistero: regole ferree aiuteranno ad «impedire che l' Italia, ad esempio, finisca per diventare una seconda Grecia attraverso una politica del debito irresponsabile. Questo aspetto deve essere disciplinato in un nuovo trattato Ue». È l' unica strada, secondo lui, per garantire che l'unione monetaria «abbia successo e stabilità a lungo termine».

sebastian kurz viktor orban

 

Solo così, ribadisce, «potremo evitare che l'Italia metta in pericolo l'intera zona euro». Certo, l' Austria parla da una posizione di forza: il governo dell' Övp con gli alleati della destra di Strache (Fpö) ha raggiunto per la prima volta in 60 anni lo «schwarze null», il pareggio di bilancio, e ha annunciato alla vigilia dell'1 maggio che taglierà le tasse di 6,5 miliardi, a vantaggio di lavoratori e piccole e medie imprese.

 

L'AVVERTIMENTO

KURZ 2

Ma la disciplina degli Stati, secondo il nuovo patto auspicato dal cancelliere, deve essere applicata ad un' altra questione cruciale, i migranti, su cui i partiti nazionalisti hanno cominciato a scavare le fratture della Ue. La disponibilità ad aiutare Roma a chiudere le frontiere c' è, ma con un avvertimento: «Chi parte illegalmente non deve poter arrivare nell' Europa centrale, ma deve essere soccorso, fermato e rimandato alle frontiere esterne».

 

Il compito della Ue post 26 maggio, se vinceranno i popolari e la sua riforma per mandare in pensione il Trattato di Lisbona e scriverne uno nuovo, sarà quello di «aiutare i Paesi che si trovano ai confini dell' Unione, come Italia o Grecia». Tuttavia, «se gli Stati membri continuano a lasciar entrare immigrati clandestini verso l' Europa centrale e non rispettano i loro obblighi, sono necessarie sanzioni chiare». Zero tolleranza, poi, per chi non registra i migranti irregolari.

 

KURZ 1

Questa severità nonostante il fatto che il numero degli arrivi sia «diminuito del 95% dal 2015 e che il Consiglio europeo dello scorso giugno abbia concordato una modifica della politica migratoria». L'obiettivo è sigillare la rotta mediterranea, e tutte le altre. Kurz lo diceva già nel 2017, quando era un giovanissimo candidato alle elezioni austriache. E all'epoca non pochi si scandalizzarono.

 

I tempi sono molto cambiati, il sovranismo ha fatto la sua parte. La ricetta di Kurz prevede una migliore cooperazione con gli Stati nordafricani, per mettere fine alle morti in mare e distruggere a lungo termine il business dei trafficanti. «Allo stesso tempo - continua - dobbiamo fornire assistenza in loco e migliorare i programmi di integrazione in Europa, per portare qui i più deboli tra i deboli, che provengono dalle zone di guerra».

 

kurz

CHI VIOLA I DIRITTI

L'ultimo fronte di rigore, su cui l'Unione dovrebbe essere inflessibile, è quello dei diritti: «La democrazia liberale e lo Stato di diritto sono le pietre miliari del nostro sistema di valori e non dobbiamo tollerare alcuna deroga». Lo slancio di Kurz per una nuova Ue e un nuovo trattatto che tenga insieme gli Stati è improntato al pragmatismo economico e ha la retorica dello scatto d'orgoglio: «Se non affrontiamo con fermezza il futuro e i cambiamenti, saremo superati da altre regioni del mondo più laboriose e innovative, penso specialmente all' Asia».

 

KURZ

Il cancelliere predica «buonsenso», e per questo la riforma dell' Unione dovrebbe significare anche uno snellimento della stessa macchina burocratica: «Riduzione delle Commissioni, perché oggi ci sono più commissari che aree di competenza», e unico parlamento a Bruxelles, «per mettere fine al circo itinerante» delle sedute. Macron dovrebbe rinunciare a Strasburgo, secondo lui. Un colpo al cuore per gli europeisti ortodossi, ma d' altra parte il popolare 32enne crede che lo scatto passi anche dal ricambio generazionale.

 

LA FORZA CENTRISTA

kurz

Negli scorsi giorni, il capo del governo austriaco è intervenuto a sostegno di Manfred Weber, candidato di punta dei popolari europei, e lì ha fatto capire che il suo partito, l'Övp, è strenuo avversario della destra di Strache e di estremisti, populisti e nazionalisti. «Abbiamo bisogno di una grande forza centrista, non di un caos di destra o di sinistra che vuole distruggere l'Europa», rilancia Kurz da Mauthausen.

 

A differenza di Weber, che sul tema è stato chiaro, il cancelliere non si sbilancia contro un possibile accordo con l'alleanza sovranista lanciata dal premier ungherese Viktor Orban con un' intervista alla Stampa, alla vigilia del suo incontro con il leader della Lega, Matteo Salvini. Anche perché Kurz, con la destra dell' Fpö governa in Austria, anzi vuole smentire chi parla di un possibile rimpasto nel governo, o comunque di un cambio degli equilibri interni, anche dopo le recenti dichiarazioni del vicecancelliere Strache, che ha evocato la teoria dei suprematisti di una Grande sostituzione del popolo europeo a vantaggio dei migranti.

SEBASTIAN KURZ

 

«Lavoriamo molto bene con Strache e ho fiducia nella coalizione», dichiara Kurz. Ieri, però, a Mauthausen si è fatta notare l’assenza dei ministri dell' Fpö, non graditi agli organizzatori delle celebrazioni della memoria. D'altra parte, spiega il pragmatico cancelliere, le coalizioni sono contratti, non bisogna andare d' accordo su tutto: «Insieme stiamo attuando passo dopo passo quel che è scritto nel programma, come un' importante riforma fiscale che ha tagliato le tasse ai cittadini». Le polemiche tra i partiti non hanno spazio nel consiglio dei ministri a Vienna, nè in parlamento, in Austria.

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A ’STI POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...