“LA MINISTRA ROCCELLA TORNI A PARLARE A TORINO” - L’UNICO ESPONENTE DEL PD A DIFENDERE LA MINISTRA ROCCELLA, A CUI E’ STATO IMPEDITO DI PARLARE AL SALONE DEL LIBRO DA UN GRUPPO DI MANIFESTANTI, E’ IL SINDACO DI TORINO STEFANO LO RUSSO: “LA CONTESTAZIONE, QUANDO PACIFICA, È SEMPRE LEGITTIMA E CHI FA POLITICA È OBBLIGATO A TOLLERARLA. MA RENDE IMPOSSIBILE ESPRIMERE IL PROPRIO PENSIERO SI SCONFINA IN UNA DIMENSIONE CHE È ANTITETICA AL CONCETTO STESSO DI LIBERTÀ” - DALLA MAGGIORANZA PARTONO SILURI CONTRO ELLY SCHLEIN CHE HA GIUSTIFICATO I MANIFESTANTI SOSTENENDO CHE IL GOVERNO “HA UN PROBLEMA CON OGNI FORMA DI DISSENSO”
eugenia roccella e nicola lagioia al salone del libro
1 - LO RUSSO: “LA MINISTRA ROCCELLA TORNI A PARLARE A TORINO”
Estratto dell’articolo di Claudia Luise per www.lastampa.it
Il primo effetto misurabile delle polemiche di sabato, quando un gruppo di manifestanti ha contestato la ministra della Famiglia Eugenia Roccella bloccando il suo intervento, è stato far schizzare su Amazon le vendite del suo libro "Una famiglia radicale". Ma chi si aspettava un bis delle proteste è rimasto deluso: ieri sul palco dell'Arena Piemonte ha preso la parola Alain de Benoist, fondatore del movimento culturale francese Nouvelle Droite che ha presentato il libro "La scomparsa dell'identità".
È stata la prima volta del filosofo al Salone del Libro, un incontro curato dall'editore Francesco Giubilei e voluto dall'assessore della Regione Piemonte alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone […]il filosofo ha parlato della crisi identitaria dell'Europa, della cancel culture e del gender «tutte teorie che arrivano dagli Usa e che vogliono cancellare le differenze che ci dividono. Io, invece, penso esattamente il contrario: le differenze sono la nostra vita».
Tra il pubblico anche il presidente del Circolo dei Lettori, Giulio Biino (che ha controllato non ci fossero problemi e poi è andato via sollevato) e la direttrice Elena Loewenthal. «Negare la libertà di parola è il principio dell'autoritarismo. Chi la nega dovrebbe fare lo sforzo di mettersi nei panni della persona a cui viene negata», ha sottolineato la scrittrice.
contestazione a eugenia roccella al salone del libro
Anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, dopo aver lasciato sbollire un po' gli animi, ha commentato stigmatizzando da un lato il comportamento subito da Roccella ma, dall'altro, prendendo le difese di Lagioia. «Non posso far altro che esprimerle la mia solidarietà e ribadisco che ovviamente la ministra Roccella, così come tutti gli altri esponenti del Governo, è sempre la benvenuta per quando vorrà tornare a Torino». Il sindaco, in visita tra gli stand del Salone, ha ricordato che la contestazione «quando pacifica, è sempre legittima e chi fa politica è obbligato a tollerarla. Ma quando travalica e rende impossibile esprimere il proprio pensiero si sconfina in una dimensione che è antitetica al concetto stesso di libertà».
contestazione a eugenia roccella al salone del libro 4
Ma ha anche condannato l'attacco a Lagioia che «è stato uno dei più grandi direttori del Salone e lo prova lo straordinario successo di questa edizione che purtroppo è la sua ultima. Questa è la miglior risposta alle critiche […]». […] Parole apprezzate dalla ministra che ha ringraziato Lo Russo «tra i pochi a sinistra ad avere le idee chiare sul significato della libertà di espressione» […]
2 – CASO ROCCELLA, LA DESTRA CONTRO SCHLEIN
Estratto dell’articolo di Alessandro Di Matteo per www.lastampa.it
contestazione a eugenia roccella al salone del libro 8
Il centrodestra va alla crociata in difesa di Eugenia Roccella e il bersaglio è in particolare la segretaria Pd Elly Schlein, che sabato aveva accusato il governo di avere «un problema con ogni forma di dissenso». Al congresso dei Moderati intervengono tutti i leader della maggioranza – Antonio Tajani in presenza, gli altri in videoconferenza – e il nome della leader democratica viene citato più volte. La stessa Roccella a un certo punto prende la parola, in collegamento telefonico, per denunciare il «fascismo degli antifascisti, come dice Matteo Renzi. Da sinistra parlano di rischi di fascismo a ogni pie’ sospinto, ma ormai gli attacchi alla libertà di parola vengono sempre da sinistra».
prima conferenza stampa di elly schlein 11
Ma la ministra della Famiglia va oltre le contestatrici del Salone di Torino, il bersaglio è appunto la leader Pd che per Roccella ha una responsabilità anche maggiore: «Più grave di quello che è successo è il fatto che la leader dell’opposizione Elly Schlein accusi me e la destra di governo di non essere capace di tollerare il dissenso. È grave che la sinistra di opposizione non alzi un coro a difesa della libertà di parola, della libertà degli altri e accusi noi di non saper tollerare il dissenso».
contestazione a eugenia roccella al salone del libro 2
Non è uno sfogo isolato, poco prima di lei era stato Tajani il primo a chiamare in causa esplicitamente Schlein: «È strano che la leader del Pd abbia difeso i contestatori ieri e non abbia detto una parola per difendere il diritto non di un ministro della Repubblica, ma di una donna, di una persona, di esprimere le proprie idee». […] Stesso copione da Matteo Salvini, intervenuto in video-collegamento: «Ci sono due visioni del mondo, una è la nostra, l’altra è quella indegna, becera e spesso ignorante che ha interrotto il ministro Roccella, senza neanche capire di cosa si stesse parlando».
Anche Maurizio Lupi si unisce al coro: «Abbiamo ospitato la ministra Roccella perché quello che è accaduto è un fatto molto grave. Mi dispiace che la segretaria del Pd non se ne sia accorta». […] L’unica voce del Pd che si leva in solidarietà di Roccella è quella del sindaco di Torino Stefano Lo Russo. La contestazione alla ministra è «legittima», dice, ma «quando travalica e rende impossibile esprimere il proprio pensiero si sconfina in una dimensione che è antitetica al concetto stesso di libertà». Voce isolata, però, perché dal Pd replicano così alle accuse: «La reazione della destra conferma che Schlein aveva ragione. Non tollerano molto il dissenso». […]