mohammed ali al houthi guido crosetto giorgia meloni

“L’ITALIA DIVENTERÀ UN BERSAGLIO” – IL LEADER DEI RIBELLI YEMENITI, MOHAMED ALI AL-HOUTHI, MINACCIA IL NOSTRO PAESE: “IL SUO COINVOLGIMENTO NELLA MISSIONE NEL MAR ROSSO SARÀ CONSIDERATO UN’ESCALATION E UNA MILITARIZZAZIONE. IL NOSTRO CONSIGLIO ALL’ITALA È ESERCITARE PRESSIONE SU ISRAELE E RIMANERE NEUTRALE, CHE È IL MINIMO CHE PUÒ FARE. NON C’È GIUSTIFICAZIONE PER QUALSIASI AVVENTURA AL DI FUORI DEI SUOI CONFINI…”

mohamed ali al houthi 5

Estratto dell’articolo di Laura Lucchini per “la Repubblica”

 

Mohamed Ali al-Houti, classe 1979, è un politico yemenita […]. È attualmente uno dei leader di spicco del movimento Ansar Allah, i partigiani di Dio meglio conosciuti come Houti, nonché cugino dell’attuale leader Abdul-Malik Al-Houti. È stato capo del Comitato rivoluzionario supremo tra il 2015 e il 2016 quando gli Houti hanno preso il potere. È attualmente membro del Comitato politico supremo della parte di Paese controllata dal movimento di ispirazione sciita.

 

In un’intervista con Repubblica si è rivolto al nostro Paese che sta per prendere parte alla missione Ue nel Mar Rosso: «L’Italia sarà un bersaglio se parteciperà all’aggressione contro lo Yemen ».

 

ABDUL MALIK AL HOUTHI CAPO DEI RIBELLI HOUTHI

La notte tra sabato e domenica ci sono stati raid massicci. Che danni vi hanno causato fino ad ora queste operazioni? Risponderete?

«Sono aggressioni illegali e di un terrorismo deliberato e ingiustificato. […] Questi bombardamenti non influenzeranno le nostre capacità. Anzi ci rafforzano. Gli americani e i britannici devono capire che in questa fase siamo pronti a rispondere, e il nostro popolo non conosce la resa. Le nostre acque e i nostri mari non sono un parco giochi dell’America».

 

Il blocco nel Mar Rosso minaccia la libertà di navigazione, ha un impatto duro sull’economia globale e in ultima istanza provoca inflazione colpendo indirettamente i civili delle fasce più deboli. È necessario?

«In primo luogo, non c’è alcun blocco nel Mar Rosso. Prendiamo di mira solo le navi associate a Israele […]. Qualsiasi nave non legata a Israele non subirà danni. Non abbiamo intenzione di chiudere lo stretto di Bab el Mandeb o il Mar Rosso. […]».

 

raid di usa e uk contro i ribelli houthi in yemen 6

[…]«[…] È essenziale che gli americani comprendano che chi attacca affronterà una ritorsione, come espresso nel proverbio arabo: “Chi bussa alla porta troverà risposta”».

 

Un’ulteriore escalation potrebbe portare a un intervento di terra in Yemen. Non temete questo scenario?

«La guerra terrestre è ciò che desidera il popolo yemenita, poiché si troverà finalmente di fronte a coloro che sono responsabili delle sue sofferenze da oltre nove anni. Se gli Stati Uniti inviano truppe nello Yemen, dovranno affrontare sfide più difficili di quelle in Afghanistan e Vietnam. Il nostro popolo è resiliente, pronto e ha varie opzioni per sconfiggere strategicamente gli americani nella regione».

 

mohamed ali al houthi 1

Qual è la sua posizione sulla decisione dell’amministrazione Biden di classificarvi come “terroristi”?

«Essere classificati come terroristi per sostenere Gaza è un onore […]. […]».

 

[…] Che rapporti avete con Iran e Cina?

«[…] Abbiamo il controllo delle nostre decisioni, e gli americani e gli israeliani ne sono consapevoli».

 

[…] L’Unione Europea ha annunciato una nuova missione militare difensiva nel Mar Rosso....

«Consigliamo agli europei di aumentare la pressione sui responsabili degli orrori a Gaza. Le nostre operazioni mirano a fermare l’aggressione e a sollevare l’assedio. Qualsiasi altra giustificazione per l’escalation da parte degli europei è inaccettabile».

 

L’Italia ne prenderà parte. I beni italiani saranno dunque bersagli senza eccezione?

guido crosetto giorgia meloni parata del 2 giugno 2023

«L’Italia diventerà un bersaglio se parteciperà all’aggressione contro lo Yemen. Il suo coinvolgimento sarà considerato un’escalation e una militarizzazione del mare, e non sarà efficace. Il passaggio delle navi italiane e di altri durante le operazioni yemenite a sostegno di Gaza è una prova che l’obiettivo è noto».

 

Qual è il vostro messaggio per il nostro Paese?

«Il nostro consiglio all’Italia è di esercitare pressione su Israele per fermare i massacri quotidiani a Gaza. Questo è ciò che porterà alla pace. Consigliamo all’Italia di rimanere neutrale, che è il minimo che può fare. Non c’è giustificazione per qualsiasi avventura al di fuori dei suoi confini».

milizie houthi - mar rosso miliziano dei ribelli houthi GLI ATTACCHI DEGLI HOUTHI E LE NUOVE ROTTE - LA SITUAZIONE NEL MAR ROSSOattacco di un drone degli houthi nel mar rossoraid di usa e uk contro i ribelli houthi in yemen 2MISSILI DEI RIBELLI HOUTHI - YEMEN MISSILE DEI RIBELLI HOUTHI - YEMEN I RAID DI STATI UNITI E GRAN BRETAGNA CONTRO GLI HOUTHIraid di usa e uk contro i ribelli houthi in yemen guerra in yemenraid di usa e uk contro i ribelli houthi in yemen 3manifestazioni pro houthi yemen raid di usa e uk contro i ribelli houthi in yemen 4I RAID DI STATI UNITI E GRAN BRETAGNA CONTRO GLI HOUTHImohamed ali al houthi 4i navy seals sequestrano missili e componenti iraniani destinati agli houthi mohamed ali al houthi 2raid di usa e uk contro i ribelli houthi in yemen 8PETROLIERA MARLIN LUANDA IN FIAMME NEL GOLFO DI ADEN raid di usa e uk contro i ribelli houthi in yemen 3LE FLOTTE NEL MAR ROSSO La foto del battello CHE TRASPORTAVA ARMI IRANIANE AGLI HOUTHI CAMBIO DELLE ROTTE ATTRAVERSO IL CANALE Di suez per le azioni degli houthi nel mar rosso I RAID DI STATI UNITI E GRAN BRETAGNA CONTRO GLI HOUTHImilizie houthi - yemenribelli houthi

 

attacco di miliziani houthi a nave mercantilemohamed ali al houthi 3

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…