otto warmbier

AMERICA FATTA A MAGLIE - LA COREA DEL NORD HA TORTURATO E PORTATO ALLA MORTE UN TURISTA AMERICANO, E L’AMMINISTRAZIONE TRUMP PENSA A UNA RISPOSTA TOSTA PER COLPIRE KIM JONG-UN, DOPO ANNI DI INUTILE ‘PAZIENZA STRATEGICA’ DI OBAMA - IL RAGAZZO CONDANNATO A 15 ANNI PER AVER STACCATO UN POSTER POLITICO. IL PADRE RINGRAZIA TRUMP E SE LA PRENDE CON BARACK

 

 

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

otto warmbier  5otto warmbier 5

“It’s a brutal regime and we’ll be able to handle it.” “è un regime brutale e noi riusciremo ad averne ragione”. A Donald Trump insolitamente scarno di parole ma descritto furibondo, si associa il segretario di Stato Rex Tillerson, che è uno che parla poco e lavora molto, e dichiara ufficialmente che gli Stati Uniti d'America ritengono la Corea del Nord responsabile della detenzione illegale, del processo farsa, delle confessione estorta, delle torture, e della morte a seguito delle torture, di un cittadino americano di 22 anni.

otto warmbier  4otto warmbier 4

 

Se cercate la notizia sui giornali italiani o aspettate che ve lo dica qualche Nightline televisiva, state freschi: toccherebbe dir bene dell'attuale presidente degli Stati Uniti e lasciar trapelare qualcosa di negativo sulla vigliaccheria di quello passato, tanto celebrato e osannato. Vecchia storia.

 

Eppure la morte negli Stati Uniti del povero ragazzo Otto Warmbier, riportato a casa da Donald Trump dopo 15 mesi di prigionia e torture in una prigione nordcoreana , ma ormai in stato comatoso, potrebbe essere ricordata come l'evento scatenante di una evoluzione del conflitto tra gli Stati Uniti e l'orrenda dittatura di Kim Jong-un.

 

trump e obamatrump e obama

 Lo dice esplicitamente il conduttore di Fox News, Eric Bolling, che è il momento di un bell’attacco preventivo sulla Corea del Nord, e apre il dibattito con i suoi ospiti opinionisti ed esperti alla trasmissione “The Specialists”, a gamba tesa, chiedendo loro se preferiscono rischiare aspettando che un bel missile nucleare colpisca Los Angeles.

 

Bolling suggerisce anche un'alternativa più di mediazione, sostiene che la sola minaccia di un'azione militare nella penisola della Corea indurrebbe la Cina a smetterla di prendere tempo e far finta di non avere niente a che fare con quel che succede, perché prevarrebbe il timore che milioni di rifugiati, una massa di disperati che tenterebbe di lasciare un Paese in pericolo, oltre che una dittatura odiosa approfittando della confusione, distruggano l'economia cinese .

 

Quelli infatti non avrebbero dove andare, a Pechino nessuno darebbe una mano, tanto più se la Corea del Sud costruisse un muro, anzi, come dice l'anchor, un dannato muro, in modo che tutti i rifugiati dalla Corea del Nord per forza si dirigano verso la Cina.

 

Naturalmente solo la Corea del Nord è responsabile della morte del povero Warmbrier, ma una bella manona gliel'ha data la cosiddetta tecnica obamiana della pazienza strategica, un termine brillante quasi quanto quell'altra del “leading from behind”.

 

otto warmbier  2otto warmbier 2

 La “pazienza strategica” ha autorizzato Kim Jong Un a torturare fino a distruggerne psiche e corpo un ragazzo di 22 anni; sui danni della politica mondiale che per 8 anni a Washington hanno chiamato “comandare stando un passo indietro”, basta citare la Siria.

 

 Il padre del morto lo ha detto pacatamente ma duramente: “quando Otto è stato preso, c'è stato detto da parte di esponenti della passata Amministrazione di mantenere un profilo molto basso perché loro stavano lavorando per ottenerne il rilascio. Lo abbiamo fatto ma senza risultati”.

 

otto warmbier  1otto warmbier 1

Trump e Tillerson invece la liberazione del ragazzo l'hanno ottenuta in pochi giorni, ma era tardi, in patria è tornato un morto vivente. Pochi giorni a casa sua ed è morto, ma almeno non è morto in una fetida prigione nordcoreana. Dice suo padre nell'incontro con la stampa: “Se penso che la passata Amministrazione avrebbe potuto e dovuto fare di più? Credo che il risultato parli da solo”, e “ Se sono grato assieme alla mia famiglia al presidente Trump? Anche qui il risultato parla da solo, e io gli sono infinitamente grato”.

 

È una storia bruttissima, perché la Corea del Nord ha ucciso senza timore alcuno delle conseguenze Otto Warmbier. Lo hanno arrestato al termine di un viaggio turistico per aver tentato di portar via un manifesto di propaganda, ovvero per nulla. Lo hanno tenuto prigioniero da gennaio 2016 al 13 giugno del 2017 per non meglio precisati atti ostili, hanno celebrato un processo farsa alla fine del quale hanno esibito una sua confessione altrettanto farlocca; poi hanno detto che ha preso delle pillole di troppo, o che è stata colpa di non meglio conosciuto botulino.

 

fred warmbierfred warmbier

Fatto sta che è stato in coma in seguito a maltrattamenti e torture per 15 mesi, e anche alla fine, anche se finalmente l'amministrazione americana ha fatto il muso duro, essenzialmente con i cinesi, la voce che circola in contrasto è che lo avrebbero lasciato andare perché non volevano che morisse sul territorio nordcoreano.

 

Agli americani ha fatto lo stesso effetto della decapitazione immortalata di James Foley da parte dell'Isis nell'agosto del 2014. L'opinione pubblica farà una forte pressione sulla presidenza perché risponda in qualche modo, e che sia un modo visibile. I tempi della Cina, su cui Trump conta, potrebbero essere troppo lunghi a questo punto, e potrebbe essere necessario spaventare il governo di Pechino o scavalcarlo.

 

ciccio kimciccio kim

Ci sono altri tre americani nelle prigioni di Kim Jong-un e anche delle loro condizioni di salute in spregio a tutte le leggi internazionali non si sa nulla. Sulle condizioni del povero Warmbier le autorità coreane hanno mentito per mesi e mesi e solo il 6 giugno scorso l'ambasciatore nordcoreano alle Nazioni Unite ha accennato a uno stato di coma parlando con l'inviato speciale per il Nord Corea del Dipartimento di Stato. Quanto è bastato per ottenere che tornasse a Cincinnati, la sua città.

 

Le prime conseguenze potrebbero essere di carattere economico-politico: come trasformare il consiglio di non viaggiare in un bando del viaggio, cosa che già il segretario di Stato Rex Tillerson ha preannunciato testimoniando alla commissione Esteri della Camera.

 

Donald Trump starebbe preparando cose più serie. Per prima cosa la Corea del Nord sarebbe inclusa nella lista degli Stati sponsor del terrorismo. Nessuna banca - comprese quelle cinesi - coinvolta in attività criminali della Corea del Nord potrebbe più avere accesso ai suoi conti in dollari. Gli Stati Uniti potrebbero sequestrare tutti i conti in dollari di imprese che costruiscono materiale nucleare o componenti per la Corea del Nord.

otto   warmbier  otto warmbier

 

Gli Stati Uniti potrebbero ispezionare tutte le navi nordcoreane per armi o contrabbando. Sono una serie di iniziative destinate a minare dall'interno il regime perché tutto sommato si ritiene che Kim-jong-un regga sia sul terrore che sul fatto che la sua corte e i suoi uomini si ritengono comunque al sicuro con lui. Sui giornali americani in questi giorni si affaccia l'ipotesi che sia necessario convincere quella casta che se continua a sostenerlo, se continua a sostenere qualcuno che uccide cittadini americani, per loro non c'è futuro.

 

otto   warmbier   otto warmbier

La storia con la Corea del Nord e’ vecchia di decenni, a Washington hanno sempre pensato che le conseguenze di un'azione fossero più pericolose della inazione. Nel frattempo la dinastia dei Kim ha lavorato nel malaffare con dollari falsi, armi nucleari, missili balistici, cyber attacchi contro le istituzioni e gli affari americani. L'escalation ora è quella di sentirsi liberi di uccidere un americano in Corea del Nord per un manifesto.

 

 Non può finire così, di certo Trump non può permetterselo in termini di popolarità. Ieri Rasmussen report contro tutti i sondaggisti dei giornaloni – e non dimenticate che Rasmussen reports ha azzeccato I dati, unico, in campagna elettorale – da’ la popolarità di Trump al 50%, in grande recupero.

 

 

 

otto   warmbier otto warmbier kim jong unkim jong un

 

Ultimi Dagoreport

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - VIDEO!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON HA PER NULLA DIGERITO L’INTESA TRA USA E UCRAINA (MEDIATA CON TRUMP DA BIN SALMAN E STARMER) PER UN CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI: IL “MACELLAIO” DI MOSCA (CIT. BIDEN) VOLEVA I NEGOZIATI SUBITO, NON LA TREGUA, CHE INVECE RICALCA LE RICHIESTE DI ZELENSKY – “MAD VLAD” SI STA RENDENDO CONTO CHE IN GIRO C’È UNO PIÙ PAZZO DI LUI: L’INSOSTENIBILE BIPOLARISMO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO È LOGORANTE ANCHE PER MOSCA. UNO CHE DOPO AVER ANNUNCIATO DI AVER SOSPESO ARMI E CIA A KIEV, OPLÀ!, ORA HA RINCULATO. E MINACCIA “SANZIONI DEVASTANTI” SE PUTIN NON ACCETTERÀ L’ACCORDO…

wanna marchi stefania nobile davide lacerenza

CRONACHE DI CASA MARCHI – QUANDO WANNA DICEVA AL “GENERO” LACERENZA: “PORCO, TI DOVRESTI VERGOGNARE, MERITI SOLO LA MORTE” – TRA LE INTERCETTAZIONI DELL’ORDINANZA DI ARRESTO DEL TITOLARE DELLA ''GINTONERIA'' E DI STEFANIA NOBILE, SONO CUSTODITE ALCUNE FRASI STRACULT DELL’EX TELE-IMBONITRICE – LA MITICA WANNA RACCONTA UNA SERATA IN CUI DAVIDONE “TIRA FUORI LA DROGA”: “L’HA FATTA DAVANTI A ME, IO HO AVUTO UNA CRISI E MI SONO MESSA A PIANGERE” – LA DIFESA DI FILIPPO CHAMPAGNE E LA “PREVISIONE”: “IO CREDO CHE ARRIVERÀ UNA NOTIZIA UNO DI ‘STI GIORNI. ARRIVERÀ LA POLIZIA, LI ARRESTERANNO TUTTI. PERCHÈ DAVIDE ADDIRITTURA SI PORTA SEMPRE DIETRO LO SPACCIATORE..."

volodymyr zelensky bin salman putin donald trump xi jinping

DAGOREPORT – COME SI E' ARRIVATI AL CESSATE IL FUOCO DI 30 GIORNI TRA RUSSIA E UCRAINA? DECISIVI SONO STATI IL MASSICCIO LANCIO DI DRONI DI KIEV SU MOSCA, CHE HA COSTRETTO A CHIUDERE TRE AEROPORTI CAUSANDO TRE VITTIME CIVILI, E LA MEDIAZIONE DI BIN SALMAN CON TRUMP - E' BASTATO L’IMPEGNO MILITARE DI MACRON E STARMER PER DIMOSTRARE A PUTIN CHE KIEV PUÒ ANCORA FARE MOLTO MALE ALLE FRAGILI DIFESE RUSSE - NON SOLO: CON I CACCIA MIRAGE FRANCESI L'UCRAINA PUÒ ANDARE AVANTI ALTRI SEI-OTTO MESI: UN PERIODO INACCETTABILE PER TRUMP (ALL'INSEDIAMENTO AVEVA PROMESSO DI CHIUDERE LA GUERRA “IN 24 ORE”) – ORA CHE MOSCA SI MOSTRA “SCETTICA” DAVANTI ALLA TREGUA, IL TYCOON E IL SUO SICARIO, JD VANCE, UMILIERANNO PUBBLICAMENTE ANCHE PUTIN, O CONTINUERANNO A CORTEGGIARLO? - LA CINA ASPETTA AL VARCO E GODE PER IL TRACOLLO ECONOMICO AMERICANO: TRUMP MINIMIZZA IL TONFO DI WALL STREET (PERDITE PER 1000 MILIARDI) MA I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI LO HANNO GIÀ SCARICATO…

elly schlein nicola zingaretti donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CHE FIGURA DI MERDA PER IL PD MALGUIDATO DA ELLY SCHLEIN: A BRUXELLES, TOCCATO IL FONDO, IL PD HA COMINCIATO A SCAVARE FACENDOSI SCAVALLARE ADDIRITTURA DAL PARTITO DI GIORGIA MELONI – SE FDI NON POTEVA NON VOTARE SÌ AL PROGETTO “REARM EUROPE” DELLA VON DER LEYEN, I DEM, CHE ADERISCONO AL PARTITO SOCIALISTA, SI SONO TRASFORMATI IN EURO-TAFAZZI: 10 HANNO VOTATO A FAVORE, 11 SI SONO ASTENUTI (E SOLO GRAZIE ALLA MEDIAZIONE DEL CAPOGRUPPO ZINGARETTI I FEDELISSIMI DI ELLY, DA TARQUINIO A STRADA, NON HANNO VOTATO CONTRO URSULA) – I FRATELLINI D’ITALIA, INVECE, DOPO AVER INGOIATO IL SI', PER NON FAR INCAZZARE TRUMP, SI SONO ASTENUTI SULLA RISOLUZIONE SULL’UCRAINA. LA SCUSA UFFICIALE? "NON TIENE CONTO" DELL’ACCORDO A RIAD TRA USA E UCRAINA. INVECE GLI EURO-MELONI PRETENDEVANO UN RINGRAZIAMENTO DEL  PARLAMENTO EUROPEO A "KING DONALD" PER IL CESSATE IL FUOCO TRA MOSCA E KIEV (CHE, TRA L'ALTRO, PUTIN NON HA ANCORA ACCETTATO...)

philippe donnet andrea orcel francesco gaetano caltagirone

DAGOREPORT: GENERALI IN VIETNAM - LA BATTAGLIA DEL LEONE NON È SOLO NELLE MANI DI ORCEL (UNCREDIT HA IL 10%), IRROMPE ANCHE ASSOGESTIONI (CHE GESTISCE IL VOTO DEI PICCOLI AZIONISTI) - AL CDA DEL PROSSIMO 24 APRILE, ORCEL POTREBBE SCEGLIERE LA LISTA DI MEDIOBANCA CHE RICANDIDA DONNET (E IN FUTURO AVER VIA LIBERA SU BANCA GENERALI) – ALTRA IPOTESI: ASTENERSI (IRREALE) OPPURE POTREBBE SOSTENERE ASSOGESTIONI CHE INTENDE PRESENTARE UNA LISTA PER TOGLIERE VOTI A MEDIOBANCA, AIUTANDO COSI’ CALTA (E MILLERI) A PROVARE A VINCERE L’ASSEMBLEA - COMUNQUE VADA, SI SPACCHEREBBE IN DUE IL CDA. A QUEL PUNTO, PER DONNET E NAGEL SARÀ UN VIETNAM QUOTIDIANO FINO A QUANDO CALTA & MILLERI PORTERANNO A TERMINE L’OPA DI MPS SU MEDIOBANCA CHE HA IN PANCIA IL 13% DI GENERALI…