luigi di maio buco nero

DI MAIO IN PEGGIO - IL CONSIGLIO D'EUROPA ACCUSA IL VICEPREMIER GRILLINO DI MINARE L’INDIPENDENZA DEI MEDIA ATTRAVERSO “MANIPOLAZIONI INDIRETTE” – ALLA VIGILIA DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA LIBERTÀ DI STAMPA, L’ORGANIZZAZIONE CRITICA LUIGINO PER “L'APPELLO ALLE AZIENDE PUBBLICHE DI NON COMPRARE PIÙ PUBBLICITÀ SUI GIORNALI” E ANCORA PER “L'ANNUNCIO DELLA RIDUZIONE DEI CONTRIBUTI INDIRETTI AI MEDIA”. E POI PERCHE’…

Alberto D’Argenio per la Repubblica

luigi di maio

 

Il Consiglio d' Europa accusa il vicepremier Luigi Di Maio di minare l' indipendenza dei media italiani attraverso una serie di « manipolazioni indirette», una forma di bavaglio giudicata molto « insidiosa » .

 

La denuncia arriva alla vigilia della giornata mondiale della libertà di stampa, che si celebra oggi, in un rapporto dell' Assemblea di Strasburgo (extra-Ue) che raccoglie delegazioni provenienti dei parlamenti di tutto il continente, dal Portogallo alla Russia. In generale - denuncia il Consiglio - il lavoro dei giornalisti in Europa è sempre più sotto attacco. Anche con nuovi metodi che comprendono « pressioni finanziarie, favoritismi e altre forme di manipolazione indiretta » che rappresentano forme « di museruole altrettanto insidiose e che sono usate sempre più spesso da politici di tutte le correnti».

luigi di maio 1

 

Di Maio viene citato in questo contesto e viene criticato per « l' appello alle aziende pubbliche di non comprare più pubblicità sui giornali » e ancora per « l' annuncio della riduzione dei contributi indiretti ai media nella Legge di bilancio per il 2019» approvata lo scorso dicembre.

 

Non solo, il capo politico dei Cinquestelle è criticato anche perché «nel novembre 2018 ha pubblicato sui social media un post contenente un linguaggio offensivo contro i giornalisti e richiesto nuove restrizioni legali per gli editori » . Comportamento che va nel senso opposto a quello auspicato dall' Europa, per la quale « garantire un ambiente favorevole per i media indipendenti è una sfida maggiore per tutte le democrazie: l' influenza dei governi e gli interessi economici devono essere limitati per permettere ai media di proteggersi dai tentativi di controllarli».

tria di maio salvini conte

 

Vengono ovviamente ricordati i drammatici casi degli omicidi di Daphne Caruana Galizia di Jan Kuciak. Secondo il Consiglio d' Europa, sono altrettanto preoccupanti gli attacchi verbali e le legislazioni restrittive contro le Ong in alcuni paesi, così come la diffusione di disinformazione online e l' impatto penalizzante della rivoluzione digitale sulla sostenibilità finanziaria del giornalismo di qualità.

 

Sul tema interviene anche la Commissione europea, con Federica Mogherini che lancia il Piano d' azione contro la disinformazione con l' obiettivo di « migliorare il riconoscimento delle notizie false ».

LUIGI DI MAIO VERSIONE GRETA THUNBERG BY SPINOZAluigi di maio con la fidanzata virginia saba (13)LUIGI DI MAIO INTERVISTATO DA DIE WELT

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...