marine jean marie le pen

IN “FRONT” A TE! MARINE LE PEN STOPPA LA CANDIDATURA DEL PADRE JEAN MARIE ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE PROVENZA-COSTA AZZURRA: LA ZARINA NON VUOLE TRA LE PALLE QUEL NAZI-PIRLA DEL VECCHIO

Jean-Marie Le Pen e la figlia Marine Jean-Marie Le Pen e la figlia Marine

1 - FRANCIA: MEDIA, MARINE LE PEN STOPPA CANDIDATURA PADRE

(ANSA) - Marine Le Pen sbarra il passo al padre Jean-Marie. La presidente del Front National - secondo BFM TV - dice no alla candidatura del fondatore del partito alla presidenza della Regione PACA (Provenza-Alpi-Costa Azzurra) dopo gli ultimi dissensi.

 

2 - MARINE LE PEN CONTRO PAPÀ JEAN-MARIE: "È MEGLIO SE NON SI CANDIDA PIÙ"

Mauro Zanon per “Libero quotidiano”

 

JEAN MARIE LE PEN E LA FIGLIA MARINE JEAN MARIE LE PEN E LA FIGLIA MARINE

L'affermazione sulle camere a gas naziste quali semplice «dettaglio della storia» potrebbe veramente costare caro al patriarca della destra identitaria francese Jean-Marie Le Pen. E non solo in termini giudiziari e pecuniari. Aveva usato gli stessi termini in un’intervista del 1987 e quella volta era stato costretto a sborsare di tasca propria 1,2 milioni di franchi a undici associazioni che avevano sporto denuncia per la frasaccia.

 

Ma ora Marine Le Pen e il nuovo corso del Front national sembrano davvero essersi stufati dei dérapage del vecchio parà, decisamente maldestri e scioccamente anacronistici in un partito in fase di professionalizzazione e purificazione dai sovrappiù xenofobi e razzisti del passato.

Marine e Jean Marie Le PenMarine e Jean Marie Le Pen

 

E così, ieri su Europe1, Nicolas Bay, segretario generale del Fn e volto muscolare del «marinismo», ha dichiarato che in vista delle prossime elezioni ragionali, la «provocazione» di Jean-Marie «nuocerà naturalmente a una sua candidatura».

 

«Potrebbero esserci altre candidature», ha aggiunto Bay, nonostante il fondatore del Front national, contro il quale la procura di Parigi ha aperto giovedì un’inchiesta per «contestazioni di crimini contro l'umanità», sia convinto di essere la «migliore locomotiva del Fn per le regionali». Florian Philippot, braccio destro di Marine e portabandiera dell’ala gollista del Fn, notoriamente avversa a Jean-Marie e alla vecchia guardia, ha anch’esso dichiarato di essere «certo» che l’uscita sulle camere a gas «indebolisce Jean-Marie Le Pen nella sua capacità di essere capolista» alle regionali di dicembre.

JEAN MARIE LE PEN BRINDA AL SUCCESSO DELLA FIGLIA MARINE ALLE PRESIDENZIALI JEAN MARIE LE PEN BRINDA AL SUCCESSO DELLA FIGLIA MARINE ALLE PRESIDENZIALI

 

Fino alla frase incriminata, il presidente onorario era il favorito per guidare la lista del Front national nella regione Paca (Provenza-Alpi-Costa Azzurra), ma secondo quanto riportato dal Figaro, Marine, giunta al limite della sopportazione, sarebbe intenzionata a ritirare la candidatura del padre.

 

jean marie marine le pen davanti al loro castello di montretoutjean marie marine le pen davanti al loro castello di montretoutMARINE E JEAN MARIE LE PEN MARINE E JEAN MARIE LE PEN MARINE E JEAN MARIE LE PEN MARINE E JEAN MARIE LE PEN MARINE E JEAN MARIE LE PEN MARINE E JEAN MARIE LE PEN MARINE E JEAN MARIE LE PEN MARINE E JEAN MARIE LE PEN

Una fonte interna al Fn citata sempre dal Figaro, ha spifferato che la presidente del Fn considera la candidatura di Jean-Marie «inopportuna» e l’orientamento sembra ora portare verso la giovane Marion-Maréchal Le Pen, l’astro nascente della droite lepenista, la nipotina cui Jean-Marie lascerebbe il posto da capolista se quest’ultima glielo chiedesse (lo ha dichiarato all’Express qualche settimana fa). Non è esclusa, tuttavia, l’ipotesi di un scontro al vertice tra padre e figlia: il volubile fondatore del Fn potrebbe fare un dispettaccio alla figlia, andando a destabilizzare per testardaggine e orgoglio personale il lavoro certosino fin qui svolto da Marine.

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO