pannella

POVERO MARCO - MENTRE SI LITIGA SULL’EREDITA’ POLITICA DI PANNELLA, QUELLA “MATERIALE” E’ TUTT’ALTRO CHE RICCA: TRE NEGOZI E QUALCHE PICCOLO TERRENO TRA TERAMO E RICCIONE (DIVISI CON LA SORELLA LILIANA, SCOMPARSA NELL’AGOSTO SCORSO). I BENEFICIARI SONO IGNOTI

Fosca Bincher per “Libero Quotidiano

 

PANNELLA ULTIMO SALUTO PIAZZA NAVONAPANNELLA ULTIMO SALUTO PIAZZA NAVONA

Su quella politica stanno litigando tutti e chissà che fine potrà fare. Giacinto Marco Pannella, il leader radicale scomparso a 86 anni per un male che non lascia scampo, non ha dato istruzioni sulla propria eredità politica. Difficile dire chi lui ritenesse ancora al suo fianco e chi ormai considerasse un nemico e forse perfino un traditore, perché molti dei possibili delfini hanno vissuto nel tempo ora l' una ora l' altra condizione.

 

Come si è capito dal giorno stesso delle commemorazioni e dei funerali, solo la pugna e il roteare di spade dirà qualcosa di certo. Ma c' è un' altra eredità in ballo, difficile anche essa da assegnare perché secondo i suoi più stretti e ultimi collaboratori Pannella non avrebbe fatto testamento. Piccola eredità certo, ma anche essa da trasmettere.

PANNELLA ULTIMO SALUTO PIAZZA NAVONAPANNELLA ULTIMO SALUTO PIAZZA NAVONA

 

In tutto tre negozi e qualche piccolo terreno. Anzi, la metà di tre negozi e di qualche appezzamento di terra. In gran parte nella natia Teramo, e tutto frutto di eredità materna o paterna: la famiglia di origine era infatti benestante. I tre negozi - due a Teramo e uno a Riccione - erano divisi con la sorella Liliana, di due anni più giovane, scomparsa però nell' agosto scorso.

 

PANNELLA ULTIMO SALUTO PIAZZA NAVONA BONINOPANNELLA ULTIMO SALUTO PIAZZA NAVONA BONINO

Quelli di Teramo risultano ad oggi ancora intestati ai due fratelli, quello di Riccione invece per la quota di Liliana è stato lasciato in eredità alla Fondazione Valentino Bucchi di Roma, che alla scomparsa di Marco Pannella risultava quindi comproprietaria dei locali al 50%.

 

I due negozi di Teramo sono piccola cosa, 20 metri quadrati l' uno. Un tempo affittati, sembrano oggi risultare vuoti e a disposizione. Uno in viale Francesco Crispi viene valutato poco meno di 50mila euro. L' altro in via Luigi Badia la stessa cifra (non sono lontano in linea d' aria), ma ha una storia particolare e travagliata.

 

Lì i fratelli Pannella avevano l' intera palazzina di proprietà, e non solo il locale commerciale sulla strada. Era giunta loro in eredità prima dalla mamma del leader radicale, Andrée Eugénie Estachon una signora svizzera nata a Lucerna nel 1901 e morta a Montreux il 27 luglio 1983. Poi l' eredità si è chiusa con la scomparsa del padre Leonardo Pannella, teramano nato alla fine dell' Ottocento.

 

PANNELLA 4PANNELLA 4

Nel lontano 1998 i fratelli Pannella decisero di regalare l' intero palazzo di via Badia a tre fratelli teramani oggi poco più che quarantenni: Luca, Mariavaleria e Anna Romito. Una donazione regolare fatta davanti al notaio Giovanni Battista Bracone di Teramo, di un discreto valore, visto che comprendeva negozi, autorimesse di ampia metratura e 12 appartamentini di piccola consistenza (uno da un vano, gli altri fra 2 e 3,5 vani) disposti fra piano terra, e primo, secondo e terzo piano della palazzina.

 

Donazione misteriosa, di cui mai nulla sembra essere uscito sulla stampa. Ma anche donazione assai pasticciata, tanto che al catasto risultano due successive rettifiche negli anni. Una volta perché parte di quello che i fratelli Pannella avevano donato ai fortunati beneficiari, non era più nella loro disponibilità.

PANNELLA BIANCA BECCALLIPANNELLA BIANCA BECCALLI

 

Il padre l' aveva venduto (senza dirlo ai figli) a terze persone mentre era ancora in vita, e gli atti non erano stati registrati regolarmente al catasto. Sono però spuntati fuori i legittimi proprietari, e hanno preteso con fior di documentazione il loro che era stato indebitamente regalato dai Pannella ai giovani Romito.

 

Nel 2012, quindi quasi 14 anni dopo quella donazione,il leader radicale e la sorella hanno cambiato parzialmente idea, richiedendo indietro proprio quel negozietto che oggi risulta intestato ad entrambi e non sembra essere lasciato in eredità ad alcuno. Per farlo hanno rettificato e ritirato solo per quel locale l' atto di donazione del 1996.

 

rutelli pannellarutelli pannella

Nulla sembra essere avvenuto invece per i terreni che risultano oggi nell' asse ereditario di Marco Pannella: anche quelli a Teramo, in tutto ammontano a oltre 1.400 metri quadrati, ma sono incolti e non edificabili: il valore non è granché.

 

rutelli pannella  rutelli pannella

Anche i locali di Riccione derivano dall' eredità paterna. Sono due, ma uniti e più grandi di quello di Teramo, in via Dante Alighieri, accatastati al numero 76. In quel luogo fino a un anno fa c' era una pelletteria, che oggi non risponde più al telefono. Il valore qui però è decisamente superiore: i poco più di 50 metri quadrati di locali commerciali vengono valutati fra 350 e 600mila euro secondo lo stato conservativo in cui si trovano. Per qualcuno potrebbe essere una eredità importante. Resta da scoprire però il beneficiario...

Ultimi Dagoreport

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...