danilo toninelli massimo casiraghi

IL MIRACOLATO DEL GIORNO – TONINELLI HA ASSUNTO NELLA SEGRETERIA DEL MINISTERO DEI TRASPORTI UN AMICO: DOVRÀ STUDIARE I DOSSIER E FARE DA FILTRO PER I SUOI APPUNTAMENTI – MASSIMO CASIRAGHI, 34 ANNI, È STATO CANDIDATO SINDACO DI LODI E NEL CURRICULUM VANTA UN IMPIEGO COME BARISTA: TRA LE MANSIONI CHE AVEVA ANCHE LA CHIUSURA DELLA CASSA, MAGARÌ PUÒ FAR COMODO A TONTINELLI PER L’ANALISI COSTI-BENEFICI…

Pasquale Napolitano per “il Giornale”

 

massimo casiraghi

Dagli scontrini dei caffè all'analisi costi-benefici sulla Tav: il passo è breve. Grazie al governo del cambiamento. Il ministro (blocca-opere) delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli assume nella segreteria del Mit un ex barista (amico): contratto di tre anni per studiare dossier e fare da filtro per gli appuntamenti del ministro grillino.

 

danilo toninelli massimo casiraghi

Il compenso non è pubblico ma basta recuperare gli stipendi dei collaboratori delle segreterie degli altri componenti dell'esecutivo Conte: la somma oscilla tra i 25mila e 45mila euro l'anno. Ovviamente, l'ex barista piazzato da Toninelli potrebbe svolgere le mansioni anche a titolo gratuito. Ma questo è un aspetto che solo il diretto interessato potrà chiarire. A firmare il decreto di nomina è stato Gino Scaccia, capo di gabinetto del ministro.

massimo casiraghi con alessandro di battista

 

Massimo Casiraghi, 34 anni, si candida ad essere l'ultimo miracolato della rivoluzione grillina: passato dai banconi di una caffetteria alla scrivania di un ministero di peso del governo. Spulciando le due pagine di curriculum, consegnate nelle mani dei funzionari degli uffici del ministero Infrastrutture, saltano fuori due informazioni interessanti. La prima: Casiraghi prima di assumere l'incarico non aveva avuto altre esperienze ai vertici della Pubblica amministrazione.

 

massimo casiraghi con stefano buffagni e danilo toninelli

Mentre può vantare, in passato, un impegno come capo barista in una caffetteria londinese. Tra le mansioni la gestione del bar, l'avviamento del personale (come si preparano caffè e colazione) e la chiusura della cassa. Quest'ultima attività, magari, sarà stata utile al ministro Toninelli, quando avrà studiato il dossier costi-benefici sulla Tav. Certamente, Casiraghi avrà avuto più confidenza con i numeri, rispetto al capo ministro. E sarà stato un prezioso consulente per comprendere le cifre (vere) dello studio sull'alta velocità.

massimo casiraghi 4

 

massimo casiraghi con danilo toninelli

Dopo il lavoro come barista, lo staffista di Toninelli si è specializzato in grafica e comunicazione. Esperienza che gli ha consentito di incrociare il M5S. Al lavoro ha, dunque, abbinato la politica: l'ex barista nel 2017 ha tentato, senza successo, la corsa a sindaco di Lodi. Va ricordato, inoltre, che la candidatura del braccio destro di Toninelli, fu imposta dai vertici del M5s, senza alcuna consultazione. Avventura che però si rivelò fallimentare: Casiraghi non arrivò nemmeno al ballottaggio. Ma la campagna elettorale cambiò la vita dell'ex barista: il Comune di Lodi rientra nel collegio elettorale, dove sia nel 2018 che alle ultime politiche è stato eletto Toninelli. E dunque grazie alla candidatura avvenne l'incontro con uno degli uomini più vicini a Luigi di Maio. La nascita del governo Lega-Cinque stelle ha portato Toninelli alla guida del ministero delle Infrastrutture. E Casiraghi al suo fianco. Caffè e tazzine sono ormai un vecchio ricordo per l'ultimo trombato della casta grillina.

massimo casiraghi 3massimo casiraghi 2massimo casiraghi 1

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”