mughini meloni

LA VERSIONE DI MUGHINI - “L’ARTICOLO DI FRANCESCO MERLO SULLA “REPUBBLICA” MI È APPARSO ECCELLENTE, E SE FOSSI SUO AMICO SCONSIGLIEREI GIORGIA MELONI DAL QUERELARE. L’ARTICOLO ERA VIOLENTO MA NON ERA DIFFAMATORIO. SOLO DAVA UN GIUDIZIO SPIETATO DI QUEL CHE LEI È E FA E DICE IN POLITICA. IL PAGINONE DI MERLO SVELAVA CHE LUI REPUTA LA MELONI UNA PROTAGONISTA. IO POSSO SOLO SCRIVERE BENE DI PERSONAGGI CHE AMMIRO E DUNQUE, ALLA BUONA PARTE DEGLI ESSERI UMANI MIEI CONTEMPORANEI, RISERVO SOLO IL PIÙ PROFONDO DISPREZZO INTELLETTUALE”

Giampiero Mughini per Dagospia

 

giampiero mughini

Caro Dago, a me (che sono un eccellente lettore) l’articolo di Francesco Merlo sulla “Repubblica” è apparso eccellente, e se fossi suo amico sconsiglierei Giorgia Meloni dal querelare. L’articolo era violento o meglio implacabile, non perdonava nulla e non concedeva nulla. Ma non era in alcun modo diffamatorio. Non attribuiva alla Meloni fatti o comportamenti inesistenti (è questa la diffamazione), solo dava un giudizio spietato di quel che lei è e fa e dice in politica.

giorgia meloni manifestazione contro il governo conte bis 1

 

Quelli di Merlo sono a loro volta giudizi, espressi nella maniera propria a uno scrittore siciliano colto e di esuberante creatività, non sono colpi bassi e alle caviglie. Ne sto parlando con profondo rispetto umano per la Meloni, che ho avuto di fronte più volte e che è persona civilissima. E di cui io non scriverei al modo implacabile di Merlo, e questo semplicemente perché quella avversione talmente spietata non è nelle mie corde. Ripeto, è un consiglio che do alla Meloni che fa politica: lasci perdere la querela.

FRANCESCO MERLO

 

Siamo in un campo diversissimo da quello che invece a me sta molto a cuore, e cioè che vengano abbassati i toni solitamente truculenti della contesa politico-giornalistica, toni il più delle volte aizzati da tweet scritti alla maniera di pseudo-analfabeti. Con quella roba lì, il paginone di “Repubblica” ha niente a che vedere.

GIORGIA MELONI

 

Pur mantenendo alla Meloni il rispetto umano di cui ho detto prima, non è che lei e i suoi soci quando parlano a viva voce di Gentiloni Monti Renzi hanno alle mani i guanti bianchi. Di guanti bianchi alle mai dei politici in giro non ce n’è. Quel che si vedono negli scontri verbali sono asce da macellaio, non fioretti. E invece l’arma che giostrava ieri Merlo era esattamente un fioretto, o meglio una spada seppure molto puntuta (ma questo è nel suo diritto).

 

francesco merlo (2)

Ripeto, un articolo del genere non è nelle mie corde. Come tu sai, caro Dago, e credo ti dispiaccia, io solo scrivere bene, in positivo, di personaggi che ammiro o di libri che ho letto. A tutto il resto, e dunque alla buona parte degli esseri umani miei contemporanei, riservo solo il più profondo disprezzo intellettuale e dunque un silenzio assoluto, un mio totale mutismo. Mai imbrattarsi la bocca con certi nomi e cognomi.

 

Se posso dire così il paginone di Merlo ieri svelava che lui reputa la Meloni comunque una protagonista, comunque una leader di cui tener conto. Da lui abissalmente lontana, questo sì. Ma il radical-chic che qualcuno gli imputa di oggi non c’entra niente. E del resto tutto potrai opporre a uno scrittore siciliano, non di essere un radical-chic. Chi di loro _ Consolo, Verga, Pirandello, Sciascia, Camilleri, Brancati eccetera _ lo è mai stato un solo minuto della loro vita e del loro destino?

Giampiero Mughini

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)