MUTILAMENTO 5 STELLE - IL DISSENSO NON È 2.0 E COSÌ GRILLO ESPELLE UN CONSIGLIERE REGIONALE PIEMONTESE, FABRIZIO BIOLÉ, UFFICIALMENTE PER AVER VIOLATO LA REGOLA SULL'INCANDIDABILITÀ ALLE REGIONALI ESSENDO GIÀ STATO CONSIGLIERE COMUNALE (MA NESSUNO SE N’ERA ACCORTO AL MOMENTO DELLA CANDIDATURA?) - IN REALTÀ BIOLÉ È STATO UNO DEI PRIMI A CRITICARE LA BATTUTA A FEDERICA SALSI SUL ‘PUNTO G TELEVISIVO’…

Da "Ansa.it"

Fabrizio Biolé, consigliere regionale M5S in Piemonte, è stato espulso. Motivazione ufficiale, l'incandidabilità alle regionali per essere stato consigliere comunale a Gaiola, nel cuneese, per due mandati. In realtà sulla scelta peserebbe la presa di distanza dalla battuta di Grillo sul punto G televisivo. "Vedremo - scrive su Facebook il capogruppo Bono - se vuole rimanere una risorsa per l'M5S lasciando il posto al primo non eletto oppure no, mandando a rotoli il lavoro di 3 anni".

"Non si poteva più andare avanti - sottolinea Bono - non rispettando una delle tre regole, finendo in pasto ai media un giorno sì e l'altro pure. La diffida a Fabrizio Biolé era cosa risaputa sin da fine agosto 2012, essendosi sentito più volte con Beppe Grillo. Purtroppo Fabrizio non aveva ancora dichiarato la sua scelta definitiva, in queste ore giocoforza la prenderà".

Sul profilo Facebook di Biolé, annerito a lutto dopo che l'avvocato di Grillo gli ha comunicato la notizia, alcuni sostenitori ricordano come i precedenti da consigliere comunale di Biolé fossero noti sia a Grillo sia ai seguaci del Movimento al momento della sua candidatura. All'epoca mancavano candidati nel cuneese e l'M5S aveva optato per una tacita deroga.

I motivi veri, dice qualcuno, sarebbero legati all'avere criticato Beppe Grillo per le sue frasi sul punto G della dissidente Federica Salsi. In quell'occasione in difesa del comico genovese si schierarono le stesse donne del Movimento in Piemonte, a partire dalla consigliera comunale di Torino Chiara Appendino. "Trovo degradante e irrispettoso - aveva dichiarato Biolé a Repubblica il 4 novembre, commentando l'uscita di Grillo sul punto G - l'aver traslato la critica dal piano di merito a quello di attacco machista".

PD PIEMONTE, ECCO COS'E' DEMOCRAZIA PER GRILLO - L'espulsione del consigliere regionale Fabrizio Biolé dimostra "cosa sia la democrazia per il fondatore del grillismo": lo affermano il capogruppo del Pd in Regione Piemonte, Aldo Reschigna, e il segretario regionale Gianfranco Morgando. "Grillo - sostengono i due dirigenti del Pd - si comporta nei confronti dei militanti del suo movimento, anche quelli eletti negli organismi rappresentativi, come un padre-padrone detentore del verbo, l'unico a decidere chi è dentro e chi fuori dai 5 Stelle, sulla base della sue esclusive decisioni. Di strumenti democratici interni al Movimento, neanche parlarne".

RADICALI, BIOLE' RISPONDA A CITTADINI NON A CAPO-PADRONE - "Biolè risponda ai piemontesi non al capo-padrone": lo chiede il segretario dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta di Torino, Salvatore Grizzanti. "Da cittadino piemontese - afferma Grizzanti - invito il consigliere Biolé a resistere al capo-padrone del Movimento 5 Stelle e a rimanere al suo posto, innanzi tutto per rispetto delle istituzioni e della carica elettiva che ricopre".

 

 

BEPPE GRILLO AL MARE BEPPE GRILLO E GIANROBERTO CASALEGGIO ALLARRIVO IN SICILIA grillo beppe FEDERICA SALSI E BEPPE GRILLOBEPPE GRILLO MOVIMENTO 5 STELLEFederica Salsi

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…