1. CHE SCENA MALINCONICA VEDERE NANNI MORETTI SUL PALCO DI BERSANI, MINISTRO DI QUEI GOVERNI CHE NEL 1996-2001 NON FECERO LA LEGGE SUL CONFLITTO D’INTERESSI NÉ L’ANTITRUST, IN COMPENSO PROMOSSERO BERLUSCONI A PADRE COSTITUENTE 2. TRAVAGLIO: “L’APPELLO UN PO’ PATETICO DI NANNI: “STAVOLTA FATELA, LA LEGGE SUL CONFLITTO D’INTERESSI”. STAVOLTA? DOPO CINQUE LEGISLATURE DI INCIUCI E BUGIE? NANNI, MA CI SEI O CI FAI? CON QUESTI DIRIGENTI IL CAIMANO VINCERÀ SEMPRE. ANCHE DA MORTO” 3. METTE MALINCONIA ANCHE VEDERE GRILLO CHE CACCIA I GIORNALISTI ITALIANI. MA NELLE DEMOCRAZIE L’INFORMAZIONE È CONSIDERATA DALLA PARTE DEI CITTADINI CONTRO IL POTERE. IN ITALIA, SALVO ECCEZIONI, DALLA PARTE DEL POTERE CONTRO I CITTADINI

Marco Travaglio per il Fatto

Tutti sanno che, secondo i sondaggi, i vincitori delle elezioni saranno due: il Pd di Bersani, che diventerà premier (Senato permettendo) e il M5S di Grillo, che calerà sul Parlamento con un centinaio e più fra deputati e senatori. Eppure venerdì, sui palchi dei due vincitori, si è assistito a due scene molto tristi anche se per motivi molto diversi.

Mette malinconia vedere Grillo che caccia i giornalisti italiani: sia perché un leader democratico, per quanto rivoluzionario voglia essere, non può scegliersi chi deve e chi non scrivere di lui; sia perché, della cacciata dei giornalisti alla gran parte degli italiani non importa assolutamente nulla.

Anzi, la gran parte degli italiani la condivide e la sottoscrive, accomunando il quarto potere a quello politico e finanziario: e questo non per colpa di Grillo, ma del giornalismo italiano, che - salvo eccezioni - si sente, ed è, e dunque appare tutt'uno con i poteri che dovrebbe controllare. Nelle democrazie l'informazione è considerata - salvo eccezioni - dalla parte dei cittadini contro il potere. In Italia, dalla parte del potere contro i cittadini. Di questo dovrebbero occuparsi, dopo gli sdegni rituali, i capatàz dell'Ordine e della Fnsi.

L'altra scena malinconica, almeno per chi lo stima e gli vuol bene, è Nanni Moretti sul palco di Bersani. Non per la scelta - legittima e prevedibile , per certi versi anche comprensibile - di votare Pd. Ma per un gesto simbolico che segna la sconfitta di una stagione e la fine ingloriosa di un percorso iniziato proprio 10 anni fa in piazza Navona: quella dei girotondi e dei movimenti della società civile.

Anche allora c'era un palco: piccolo, improvvisato, per una manifestazione indetta dai dissidenti del centrosinistra guidati da Nando dalla Chiesa contro gl'inciuci di una coalizione polverizzata dalle elezioni 2001 perché ridicolmente divisa (desistenza con Bertinotti, Di Pietro fuori) e incapace di opporsi alle leggi vergogna.

"Con questi dirigenti non vinceremo mai" urlò Nanni, salendo a sorpresa su quel palco e lasciando basiti i D'Alema, i Fassino, i Rutelli, i Veltroni ivi mummificati. Sette mesi dopo, su un altro palco ben più grande e maestoso, quello di piazza San Giovanni gremita di folla, spiegò a quei dirigenti falliti e tenuti giustamente alla larga: "Io non riesco a parlare con Bertinotti, ma voi dovevate farlo e presentarvi uniti. E dovevate fare la legge sul conflitto d'interessi".

Era chiaro a lui e a tutti che il ritorno di B. non era colpa di B., ma del centrosinistra che l'aveva resuscitato con la Bicamerale. Da allora son passati dieci anni e alla guida del centrosinistra c'è Bersani, ministro di quei governi che nel 1996-2001 non fecero la legge sul conflitto d'interessi né l'antitrust, in compenso promossero B. a padre costituente.

L'amico del giaguaro si appresta a riportare al governo quasi tutti quelli con cui - Moretti dixit nel 2002 - "non vinceremo mai". Per giunta invecchiati di 10 anni e protagonisti nel frattempo di nuove prodezze: nel 2006-2008 niente legge sul conflitto d'interessi, niente antitrust, niente riforma del Porcellum, ma un bell'indulto salva-B. e salva-Previti;

e nell'ultimo anno e mezzo, l'ennesimo salvataggio di B. morente col governo Monti, l'alleanza Pdl-Pd-Udc, i decreti pro-Ilva, lo scippo ai pensionati e lo sfascio Mps. Ma ora Moretti sale sul loro palco perché - spiega mestamente - "me l'ha chiesto Gasbarra". Gasbarra? E chi è Gasbarra?

Poi dice che bisogna "liberare l'Italia" da B. perché "aggredisce i magistrati": giusto, ma l'aggressione del Pd e del Quirinale alla Procura di Palermo per le indagini sulla trattativa dove la mettiamo? E l'ostracismo a Ingroia e Di Pietro perché il Colle non li vuole? Infine l'appello un po' patetico: "Stavolta fatela, la legge sul conflitto d'interessi". Stavolta? Dopo cinque legislature di inciuci e bugie? Nanni, ma ci sei o ci fai? Con questi dirigenti il Caimano vincerà sempre. Anche da morto.

 

GRILLO A SAN GIOVANNIGRILLO A SAN GIOVANNIGRILLO A SAN GIOVANNIGRILLO A SAN GIOVANNIGRILLO A SAN GIOVANNIdalema berlusconi NANNI MORETTI E PIERLUIGI BERSANIL ABBRACCIO DI NANNI MORETTI E PIERLUIGI BERSANI

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...