donald trump in carcere - meme by 50 sfumature di cattiveria

STATI POLARIZZATI D’AMERICA – NEGLI STATI UNITI C’È UN CLIMA INFAME TRA GLI SCHIERAMENTI PRO E ANTI TRUMP. UNA DONNA È STATA ARRESTATA IN TEXAS PER AVER MINACCIATO LA GIUDICE TANYA CHUTKAN: “STUPIDA SCHIAVA, SE TRUMP NON VIENE ELETTO SEI MORTA”. UN’ALTRA DONNA È STATA CONDANNATA PER AVER INVIATO UNA LETTERA MINATORIA A “THE DONALD”. È L’EFFETTO DELLA POLARIZZAZIONE CERCATA DA DEMOCRATICI E REPUBBLICANI PER RINFORZARE I PROPRI ELETTORATI. MA COSÌ IL SISTEMA RISCHIA DI COLLASSARE…

Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”

 

Tanya Chutkan

«Stupida schiava, ti teniamo d’occhio. Se Trump non viene eletto nel 2024, sei morta». Una donna è stata arrestata l’altro ieri in Texas per aver minacciato la giudice Tanya Chutkan, nominata da Obama, che si occuperà di uno dei processi federali contro Trump a Washington.

 

Abigail Shry, 43 anni, ha telefonato alla magistrata di origini giamaicane e le ha lasciato questo messaggio in segreteria. Ha giurato di non risparmiare la sua famiglia e di «ammazzare chiunque se la prenda con l’ex presidente», esprimendo particolare livore nei confronti dei democratici al Congresso e dei membri della comunità Lgbtq.

 

DONALD TRUMP IN TRIBUNALE PER LA TERZA INCRIMINAZIONE

[…] Non è un caso isolato. Fani Willis, la procuratrice democratica afroamericana che ha ottenuto l’incriminazione di Trump e di altri suoi 18 alleati per i tentativi di sovvertire il voto in Georgia nel 2020, è diventata bersaglio di un’ondata di offese razziste online dopo che il tycoon ha attaccato i suoi inquisitori usando la parola «riggers» (truffatori), che i suoi seguaci sulle piattaforme di estrema destra «Gab» e «Patriots.win» hanno subito associato all’epiteto razzista «niggers» (negri). Su un sito di estrema destra sono inoltre stati pubblicati non solo i nomi dei giurati che hanno votato per l’incriminazione in Georgia (indicati negli atti) ma anche i loro indirizzi di casa.

 

la procuratrice Fani Willis

Intanto, ieri, una donna franco-canadese di 56 anni, Pascale Ferrier, arrivata con armi e munizioni negli Stati Uniti, è stata condannata a quasi 22 anni di reclusione: aveva inviato una lettera contenente ricina a Trump quand’era presidente nel 2020. «Brutto clown tirannico. Arrenditi, non candidarti a queste elezioni», aveva scritto, sottolineando di aver infilato nella busta «un regalo speciale» per aiutarlo a prendere una decisione.

 

PASCALE FERRIER

[…] lo stesso Trump sta conducendo una campagna elettorale non solo contro il presidente Joe Biden ma contro i procuratori e i giudici dei processi che affronterà l’anno prossimo, da lui accusati di essere corrotti e di parte […]. Ha attaccato la giudice Chutkan sui social e, quando lei l’ha ammonito dal fare commenti che possano intimidire i testimoni, ha scritto: «Se te la prendi con me, io farò lo stesso con te».

 

[…] Ha spesso preso di mira, online e nei suoi comizi, due altri procuratori afroamericani che lo hanno incriminato: il district attorney di Manhattan Alvin Bragg, che ha istruito l’inchiesta sui pagamenti alla pornostar Stormy Daniels, e l’attorney general di New York Letitia James, che indaga sulle frodi della Trump Organization.

 

JACK SMITH

Si è scagliato contro il procuratore speciale Jack Smith («Uno squilibrato»). Una dei pochi ad essere stata risparmiata è la giudice Aileen M. Cannon, che si occuperà del processo federale per i documenti top secret in Florida e che lui stesso ha nominato quand’era presidente.

 

Alcuni avvocati dicono che, se Trump fosse un cittadino qualunque, sarebbe già dietro le sbarre per questi attacchi, che in quanto candidato alle elezioni gli sono stati finora permessi nonostante gli ammonimenti. […]

donald trump vs joe biden immagine creata con midjourney 1fani willis 1DONALD TRUMP INCRIMINATO PER L ASSALTO A CAPITOL HILL - BY ELLEKAPPA donald trump a washington per la terza incriminazione DONALD TRUMP IN TRIBUNALE arresto di donald trump immagine creata con l intelligenza artificiale di midjourney 4fani willis

Ultimi Dagoreport

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”