LA NUOVA BATTAGLIA DI QUELLO CHE RESTA DI SILVIO BANANONI (SESSO E AFFARI) SI CHIAMA AGCOM - IL PRESIDENTE E POETA EROTICO CORRADO CALABRÒ SCADE A MAGGIO E IL SUCCESSORE ARRIVA SU NOMINA DI MONTI E INDICAZIONE DI AIRONE PASSERA - PER IL BANANA LA NOMINA VALE PIÙ DELLE FAMIGERATE FREQUENZE DEL “BEAUTY CONTEST”. IL NOME CHE SI FA È QUELLO DI FABIO COLASANTI….

1- DAGOREPORT
La nuova battaglia di quello che resta di Silvio Bananoni (sesso e affari) si chiama Agcom. Il presidente e poeta erotico Corrado Calabrò scade a maggio e il successore arriva su nomina di Monti e indicazione di Airone Passera. Per il Banana la nomina vale più delle famifìgerate frequenze del "beauty contest". Il nome che si fa è quello di Fabio Colasanti, attuale capo della direzione generale "Information Society" della Commissione Europea....


2- TLC INTESA BIPARTISAN SULL´ULTIMO MIGLIO DALL´AGCOM NUOVE REGOLE ENTRO 4 MESI
Sara Bennewitz per "la Repubblica"

Via libera delle Commissioni affari costituzionali del Senato alla nuova stesura da parte del governo all´emendamento sulla liberalizzazione del servizio di manutenzione della rete di Telecom Italia.

Nella riscrittura dell´emendamento decisa ieri, l´Agcom acquisisce potere e dovrà individuare le misure idonee ad assicurare l´offerta disaggregata entro 120 giorni, senza però l´obbligo di portare a termine delle apposite «indagini di mercato» per quantificare l´incidenza di questi servizi all´interno del pacchetto offerto da Telecom per affittare l´ultimo miglio della sua rete.

Questo in parole povere significa che si dà per acquisito il fatto che la manutenzione rappresenta circa 2 dei 9,28 euro relativi al canone mensile applicato da Telecom, canone che peraltro è fissato dalla stessa Agcom e che è in linea con le tariffe applicate in Europa. Inoltre dato che il decreto - che oggi dovrà essere votato dal Senato e che poi tornerà alla Camera - deve esser convertito in legge entro il 9 aprile, probabilmente i regolamenti che di fatto liberalizzano il servizio di manutenzione dovranno essere approvati dalla nuova Agcom.

Il mandato dell´autorità presieduta da Corrado Calabrò scadrà infatti il prossimo maggio. Restano però da dirimere alcune difficoltà di natura tecnica, tra cui chi dovrà intervenire quando il guasto alla rete Telecom riguarda un cavo, che a sua volta si dirama in tante linee utilizzate da diversi operatori. Anche perché in nessun Paese è mai stata varata una soluzione simile, per cui l´Agcom dovrà dipanare una matassa alquanto complicata senza avere modelli di riferimento a cui ispirarsi per evitare future controversie.

Con le modifiche votate ieri dalla Commissione, viene poi ribadita l´importanza di assicurare «comunque il mantenimento della sicurezza della rete», un altro dei punti su cui l´Agcom dovrà vigilare.

«È una soluzione equilibrata- ha commentato il senatore del pd Vincenzo Vita -, l´emendamento è stato approvato all´unanimità dalla Commissione, che fa salvo il principio che sia l´Agcom ad occuparsene ma si danno all´autorità degli indirizzi precisi». Alla luce di ciò Fastweb, Vodafone e Wind ritengono di aver vinto una piccola battaglia che va verso una maggiore liberalizzazione del servizio. Telecom Italia, che ha programmato 9 miliardi di investimenti nel prossimo triennio, continua invece ad avere fiducia nell´autorità ed è convinta che non ci siano grandi margini per migliorare il servizio a un costo inferiore.

 

 

SILVIO BERLUSCONI CORRADO PASSERA GIANNI LETTA

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – CHE È SUCCESSO A GIORGETTI? È PASSATO DALLA GRISAGLIA AI GILET DA PESCATORE IN STILE SANPEI, TRASFORMANDOSI IN FIERO OPPOSITORE DEL RIARMO – IL CAMBIO DI ROTTA REPENTINO NON SI DEVE A UN RIAVVICINAMENTO IMPROVVISO AL TRAMPUTINIANO SALVINI, MA AL PERSONALE ORGOGLIO DI AVER MANTENUTO LA SPESA PUBBLICA SOTTO CONTROLLO – CON 3MILA MILIARDI DI DEBITO PUBBLICO, E LA FATICA FATTA PER FRENARE LE SPESE, FAR SALTARE I CONTI DELLO STATO È UN BOCCONE CHE IL BOCCONIANO GIORGETTI NON VUOLE INGOIARE…

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...