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IL PAPOCCHIO DI CARLETTO “MEZZOLITRO” METTE NEI GUAI L’ITALIA – LA NUOVA VERSIONE DI NORDIO SUL CASO ALMASRI POTREBBE PROVOCARE L’APERTURA DI UNA PROCEDURA CONTRO L’ITALIA AL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL’ONU – NORDIO HA ABBANDONATO LA TEORIA DEL CAVILLO GIURIDICO, E HA AMMESSO DI AVER AVUTO UN’INTERLOCUZIONE CON IL TRIBUNALE INTERNAZIONALE, CHE AVEVA LASCIATO ANCHE I RECAPITI DA CHIAMARE “QUALORA SI INDIVIDUASSERO PROBLEMI” SULL’ESECUZIONE DEL MANDATO DI CATTURA. AL MINISTRO, PERÒ, NON SPETTAVA VALUTARE LA LEGITTIMITÀ DELL’ATTO (COME HA RIVENDICATO IERI DICENDO DI NON ESSERE UN PASSACARTE): AVREBBE DOVUTO SOLO ESEGUIRLO…
Estratto dell’articolo di Alessandra Ziniti e Giuliano Foschini per “la Repubblica”
LA DIFESA DI ALMASRI BY CARLO NORDIO - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
L’informativa alla Camera del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rischia di creare un problema all’Italia: una procedura davanti al Consiglio di sicurezza dell’Onu per mancata cooperazione con la Corte penale internazionale.
Nordio ha infatti abbandonato la strada del cavillo giuridico per spiegare la scarcerazione del torturatore libico Osama Njeem Almasri, strada tra l’altro portata avanti dalla premier Giorgia Meloni nel suo video d’accusa al procuratore di Roma, Francesco Lo Voi.
Ha ammesso invece che i suoi uffici hanno avuto un’interlocuzione con il tribunale internazionale. E si è lanciato in un’arringa contro la Cpi assegnandosi un ruolo che, dicono a l’Aia, assolutamente non gli spetta: quello di valutare la legittimità del mandato di cattura.
GIORGIA MELONI E IL CASO ALMASRI - MEME BY FAWOLLO
[…] La legge 237 del 2012, quella che regola i rapporti tra l’Italia e la Cpi, gli imponeva […] di richiedere l’esecuzione di quel mandato senza sindacarlo, secondo gli obblighi assunti dall’Italia con la ratifica dello statuto della stessa Corte penale.
E non è soltanto una questione di forma. Ma di sostanza. Gli errori di cui parla Nordio erano già stati corretti dalla Corte, senza alcuna udienza o camera di consiglio, o «rischio di invalidare il provvedimento», allegando l’elenco dei termini sbagliati.
Nordio ha poi puntato molto sulla contrarietà al mandato di arresto di una delle giudici del collegio. Come però fanno notare fonti della Cpi, è una circostanza del tutto normale. E comunque le motivazioni di María del Socorro Flores Liera, la giudice messicana che ha votato no, non sono certo quelle usate da Nordio ieri: la Flores Liera metteva in dubbio la giurisdizione sulla Libia del tribunale internazionale. La Cpi era stata attivata con il deferimento del consiglio di sicurezza dell’Onu nel 2011.
Troppi i 13 anni trascorsi per legare le due storie, sosteneva la messicana. Una tesi non condivisa dai due colleghi. «In ogni caso gli argomenti giuridici che il ministro ha indicato, semmai ci fossero, potevano essere affrontati davanti alla Corte, in sede di “procedura di consegna”» dice una fonte Cpi, spiegando che si tratta di una fase preliminare prima del processo: un’udienza che si sarebbe dovuta svolgere davanti ai giudici della Corte d’appello di Roma in cui i magistrati dell’Aia possono assistere per chiedere o meno l’estradizione. Ed è qui che occorre controllare la richiesta della Cpi. E lo fanno i giudici. Ma a questa fase non ci siamo mai arrivati perché Almasri è riportato in Libia.
Maria del Socorro Flores Liera
[…] Di più: sempre dall’Aia si fa notare come la versione di Nordio strida anche con le motivazioni con le quali i giudici della Corte d’appello di Roma hanno deciso la scarcerazione di Almasri.
La Corte ha motivato la decisione non entrando nel merito né tantomeno indicando errori nel provvedimento. Ma ha fatto notare soltanto l’assenza della formale richiesta del ministro. Se il ministero della Giustizia tra il 19 e il 21 gennaio avesse dato anche soltanto un cenno al tribunale di Roma, Almasri oggi sarebbe in carcere. Ed è falso — come fino a questo momento il governo aveva sostenuto — che l’errore alla base sarebbe stato della Corte che non aveva fatto comunicazioni.
MEME DEL MOVIMENTO 5 STELLE SU CARLO NORDIO
[…] Lo dimostra la corrispondenza, protocollata, proprio nelle 48 ore dello scandalo. Il 18, prima di emettere il mandato, la Cpi comunica al governo italiano che sta per emettere un mandato di cattura per Almasri. Cosa che, poco dopo, avviene. L’atto è trasmesso — così come prevede la legge — al magistrato di collegamento che lavora all’ambasciata italiana in Olanda.
Al mandato è allegata una nota nella quale si ricorda che «qualora si individuassero problemi che potrebbero impedire l’esecuzione della presente richiesta di cooperazione, dovrebbero consultare la Corte senza indugio al fine di risolvere la questione».
C’è anche il recapito di un funzionario. Un numero che però non viene mai utilizzato. Tutto questa comunicazione è trasmessa il 20 dall’ambasciata italiana in Olanda al gabinetto di Nordio. E lì rimane. Nulla si muove quando infatti dalla Corte di appello di Roma fanno presente che ci sono problemi a confermare il fermo. Nessuno chiama i giudici.
CARLO NORDIO - DISEGNO DI FILIPPO SENSI
Nessuno chiama l’Aia per avvisare che qualcosa potrebbe andare storto: anzi, viene detto ai giudici di tenere un profilo basso sull’arresto, mantenendo il silenzio. E «nel pieno rispetto dell’autorità italiana» così la Cpi fa. Ma non basta. Almasri viene liberato.
[…] Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi firma l’espulsione come «soggetto pericoloso per la sicurezza nazionale». Ma la legge in materia valuta i potenziali reati che «il soggetto pericoloso» può commettere in Italia.
E, di i certo, al Viminale nessuno poteva ritenere che Almasri, tornato in libertà, potesse commettere crimini contro l’umanità in Italia. Fantasiosa anche la ricostruzione della tempistica degli spostamenti dell’aereo di Stato, inviato a Torino «in via preventiva», prima che venisse resa nota la decisione della Corte d’appello, per essere eventualmente usato per spostare Almasri in un altro carcere. I trasferimenti da un penitenziario all’altro non avvengono mai con i voli di Stato.
matteo piantedosi carlo nordio foto lapresse
CARLO NORDIO CON UNO SPRITZ - MEME
CARLO NORDIO E I MAGISTRATI - VIGNETTA BY GIANNELLI
BRUNO VESPA E IL CASO ALMASRI - VIGNETTA BY VAURO
KISS ME LIBIA - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
INFORMATIVA DI MATTEO PIANTEDOSI E CARLO NORDIO ALLA CAMERA SUL CASO ALMASRI - FOTO LAPRESSE 2
LA LIBERAZIONE DI ALMASRI VISTA DA ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
LA LIBERAZIONE DI Almasri Osama Najeen - vignetta by biani
protesta dei deputati pd sull assenza di giorgia meloni all informativa sul caso almasri foto lapresse 2
protesta dei deputati pd sull assenza di giorgia meloni all informativa sul caso almasri foto lapresse
ALFREDO MANTOVANO. - GIORGIA MELONI - CARLO NORDIO - MATTEO PIANTEDOSI - FOTO LAPRESSE
INFORMATIVA DI MATTEO PIANTEDOSI E CARLO NORDIO ALLA CAMERA SUL CASO ALMASRI - FOTO LAPRESSE.
INFORMATIVA DI MATTEO PIANTEDOSI E CARLO NORDIO ALLA CAMERA SUL CASO ALMASRI - FOTO LAPRESSE
matteo piantedosi e carlo nordio foto lapresse