COME SARÀ QUESTA MANOVRA? A SENTIRE I PARTITI, HANNO VINTO TUTTI - OGGI ALLE 16.30 C’È IL CONSIGLIO DEI MINISTRI SUL DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI BILANCIO, E GIÀ C'È IL SOLITO ASSALTO ALLA DILIGENZA - CONTE DICE CHE IL REDDITO DI CITTADINANZA VIENE RIFINANZIATO, FORZA ITALIA AUSPICA IL TAGLIO DELLE TASSE E LETTA LA RIDUZIONE DEL COSTO DEL LAVORO - ALLA FINE SARANNO DRAGHI E FRANCO A TROVARE UN COMPROMESSO. COME QUELLO IN ARRIVO SULLE PENSIONI CON QUOTA 102…
Manovra: Consiglio ministri su Dpb convocato alle 16.30
(ANSA) - E' stata convocata alle 16.30, a quanto si apprende, la riunione del Consiglio dei ministri. Nella convocazione non compare ancora l'ordine del giorno della riunione ma è atteso il varo del Documento programmatico di bilancio.
Manovra: cabina regia, verso 23 mld per legge di bilancio
(ANSA) - Dovrebbe valere 23 miliardi la prossima legge di bilancio. E' quanto emerge al termine della cabina di regia sul Documento programmatico di bilancio che si è svolta stamane a Palazzo Chigi. Secondo quanto riferiscono diversi partecipanti alla riunione, sarebbe stato confermato che alla prossima manovra saranno destinate risorse pari all'1,2% di Pil e il valore si aggirerà intorno ai 23 miliardi.
Manovra: verso 8 miliardi per il taglio delle tasse
(ANSA) - Otto miliardi dovrebbero essere stanziati in legge di bilancio per il taglio delle tasse. Lo si apprende da diverse fonti di governo, mentre è in corso la cabina di regia a Palazzo Chigi sul Documento programmatico di bilancio. La cifra sarebbe stata annunciata nel corso della riunione, ma alcuni rappresentanti dei partiti di maggioranza starebbero chiedendo uno stanziamento maggiore per ridurre il cuneo fiscale.
giuseppe conte e luigi di maio con la card del reddito di cittadinanza
Manovra: Conte, reddito rifinanziato e migliorato
(ANSA) - "Il reddito di cittadinanza di certo non si cancella, anzi viene rifinanziato e cambiato in meglio". Lo afferma Giuseppe Conte su fb chiarendo che i 5 stelle si stanno battendo "per mettere più soldi in tasca ai lavoratori intervenendo sul cuneo fiscale”.
Manovra:Letta, serve riduzione del costo del lavoro
(ANSA) - "Adesso salute, istruzione e occupazione con la riduzione del costo del lavoro. Su queste questioni dobbiamo ripartire oggi a partire dalla legge di bilancio. E poi attenzione costante, più forte, alla sostenibilità e all'ambiente". Così il segretario Pd Enrico Letta, secondo quanto si apprende da fonti del Nazareno, nella riunione della segreteria in corso al Nazareno all'indomani del voto per le amministrative.
Manovra: Letta, sussidi non vadano contro sostenibilità
(ANSA) - "Bisogna che la legge di bilancio dia risposte su salute, istruzione e lavoro, con la riduzione delle tasse sul lavoro, così che i lavoratori abbiano più soldi in busta paga e ci sia più attrattività per le imprese". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, intervistato a Forrest, su Radio Rai Uno. "Stiamo lavorando anche ad idee e questioni forti sul tema della sostenibilità, che non deve finire in un bla bla bla come dice Greta. Sul tema fondamentale della questione dei sussidi contrari ai temi della sostenibilità abbiamo intenzione di fare un lavoro importante. Il tema dei sussidi e dell'aiuto dell'economia deve andare nella direzione della sostenibilità".
Manovra:Fi, taglio cuneo e riforma del reddito cittadinanza
(ANSA) - "In vista della cabina di regia e della discussione della legge di Bilancio 2021, Forza Italia chiede al governo un documento che sia un vero "Manifesto per la ripartenza" e che abbia come obiettivo la crescita.
Questo risultato si ottiene con una robusta riduzione delle tasse sul lavoro, sulle famiglie e sul risparmio. Due i punti qualificanti sui quali Forza Italia chiede un impegno concreto: una forte riduzione del cuneo fiscale, cioè del costo del lavoro, di 10 miliardi e una ristrutturazione del reddito di cittadinanza". E' quanto emerge da una riunione tenuta dal coordinatore di Fi Antroni Tajani, i vertici del partito, ministri e sottosegretari azzurri.
"È necessario - si legge in una nota - andare nella direzione di progressiva riduzione della misura separando la platea degli "occupabili", che sono in grado di lavorare e dunque devono farlo, da tutti gli altri che, invece, devono continuare ad essere destinatari di interventi di welfare.
Forza Italia propone inoltre sostegni sotto forma di defiscalizzazione alle imprese che investono in sicurezza sul lavoro, attenzione alla ristrutturazione dei debiti delle amministrazioni locali e la proroga delle misure di sostegno all'edilizia: non solo il Superbonus 110%, ma anche gli altri bonus".
Manovra: Iv, inconcepibile se meno di 10 mld a taglio tasse
(ANSA) - “Stiamo lavorando per ridurre le tasse. A fronte di 22 miliardi disponibili è inconcepibile pensare di stanziare meno di 10 miliardi al taglio delle tasse". Lo annunciano fonti di Italia Viva prima dell'inizio della cabina di regia sul Documento programmatico di bilancio.
"È necessario pensare alle prossime generazioni, in aggiunta a quanto già previsto nel Pnrr, investendo in istruzione, formazione e lavoro. Così come, per completare il piano previsto dal family act, si dovrà incentivare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro oltre che l'occupazione femminile", sottolineano le stesse fonti.
ursula von der leyen consegna a mario draghi la pagella di bruxelles al recovery plan italiano 1
Manovra: iniziata a Palazzo Chigi la cabina di regia sul Dpb
(ANSA) - E' iniziata a Palazzo Chigi la cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi sul Documento programmatico di bilancio (Dpb), che disegna la cornice della manovra. Alla riunione, con il ministro dell'Economia Daniele Franco e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, partecipano i capi delegazione di M5s, Pd, Lega, Fi, Iv, Leu con i responsabili economici di ciascun partito. Nel pomeriggio è previsto il Consiglio dei ministri per il via libera al Dpb.
LA LEGA IN CRISI SCUOTE IL GOVERNO. ORA DRAGHI CONCEDE QUOTA 102
Ilario Lombardo per “La Stampa”
Le prime indiscrezioni ufficiali che arrivano sulla manovra economica sono il riflesso delle debolezze dei due partiti di maggioranza usciti sconfitti dal voto. E dei timori di Mario Draghi. Concedendo un compromesso sulle pensioni, con Quota 102, dunque nella direzione auspicata da Matteo Salvini, e sul reddito di cittadinanza, salvaguardando gran parte della formula voluta dai M5S, il presidente del Consiglio cerca di tenere assieme la coalizione finita in frantumi dopo oltre un mese di campagna elettorale, e a novanta giorni circa dalla partita per il Quirinale, che potrebbe vederlo protagonista.
matteo salvini conferenza stampa quota 100
Non c’è lui a Palazzo Chigi, quando le delegazioni dei partiti accompagnati dai responsabili economici incontrano il ministro dell’Economia Daniele Franco per trattare sulle misure che finiranno in manovra, e prima ancora nel Dpb, il Documento programmatico di bilancio che oggi dovrebbe essere discusso in cabina di regia, alla presenza del premier, e poi votato in Consiglio dei ministri. L’esito finale dei ballottaggi è ormai chiaro. Il centrodestra è sconfitto, la Lega raccoglie i cocci della propria disfatta, mentre il peso del M5S si misura dalla totale assenza nel dibattito delle città al voto.
Non è un problema di poco conto sugli equilibri del governo. Soprattutto se i contraccolpi del dopo-elezioni si riverberano sulle riforme ancora da completare e sulla legge di Bilancio. I veti dei partiti si fanno sentire. Negli ultimi giorni, tra Draghi, Franco e i loro collaboratori, si è molto discusso di pensioni, e di come superare Quota 100 senza scatenare le ire di Salvini.
conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 36
La fase transitoria che porterebbe la somma tra contributi e anagrafe a 102 durerebbe due anni ed è la mediazione che permette a Draghi di placare la fame di risultati del leghista. I tecnici ci stanno lavorando ancora sopra per definire i dettagli finali e superare le ultime resistenze. Il costo delle coperture non è indifferente e l’idea non piace troppo al Pd.
D’altronde appena ieri, proprio su questo giornale, l’ex ministro Elsa Fornero, arcinemica di Salvini e consulente di Draghi, aveva definito l’ipotesi di Quota 102 «un altro errore» da non compiere. Nella segreteria di Enrico Letta lo considerano un cedimento ai populisti, in contrasto con le indicazioni europee e neanche troppo velatamente vi intravedono un calcolo politico: Draghi non può permettersi di alienarsi la Lega, tanto più se in gioco c’è la sua nomina al Quirinale a fine gennaio-febbraio, quando avrà bisogno dei voti di tutti o quasi in Parlamento. Sempre che la sua candidatura prenda quota.
Agli occhi del premier, questo governo – il governo di unità nazionale che va da Leu a Salvini – non ha alternative. E lo smottamento leghista è un rischio ancora più concreto dopo il crollo nelle urne. L’ala sovranista, la più critica e la più scettica sull’esecutivo dell’ex banchiere, ha ripreso a scalciare. Draghi sa che deve mettere al riparo la finanziaria da 25 miliardi e poi la riforma sulla concorrenza, che intende presentare tra fine ottobre e inizio novembre, già alleggerita del capitolo più divisivo: le concessioni balneari su cui sempre Salvini si è mostrato irremovibile.
Allo stesso modo il premier ha lavorato di fino per non scontentare il M5S, blindando il Reddito di cittadinanza dagli assalti dell’intero centrodestra e di Italia Viva. Contro gli abusi e i furbetti, che intascano il sussidio senza averne diritto, ci saranno più controlli, anche preventivi, incrociando le banche dati. Ma i ritocchi allo studio in queste ore puntano a migliorare soprattutto la parte che riguarda l’incentivo al lavoro, rivelatosi fallimentare.
reddito di cittadinanza alle poste
La piattaforma resterà uguale ma, come anticipato da La Stampa, verrà introdotto il meccanismo del décalage per un terzo dei beneficiari, circa 1,2 milioni di italiani, i cosiddetti «occupabili», in grado cioè di essere reinseriti immediatamente nel mercato del lavoro: per loro è previsto che l’assegno cominci a calare dalla seconda offerta rifiutata in poi. La revisione del Reddito integrerà la riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive su cui è in corso un braccio di ferro tra il ministero del Lavoro guidato dal democratico Andrea Orlando che chiede più risorse e il Tesoro fermo a 3-4 miliardi di euro.