serena bortone massimo gramellini

"OGGI È UN ALTRO GIORNO" PER SERENA BORTONE: LA CONDUTTRICE ALLA FINE AVREBBE DECISO DI RIMANERE IN RAI E NON TRASLOCARE AL “NOVE”. IL MOTIVO? AVREBBE RAGGIUNTO UN ACCORDO LAST MINUTE CON VIALE MAZZINI PER PRENDERE IL POSTO DI MASSIMO GRAMELLINI NEL PREGIATO SLOT DEL SABATO SERA DI RAI3… - CONTI, LIPPI, VENIER, CLERICI: PER L'INTRATTENIMENTO SI VA SULL'USATO SICURO

serena bortone premiata foto di bacco

DAGONOTA

Serena Bortone, conduttrice di “Oggi è un altro giorno” su Rai1 (in quota Coletta), alla fine avrebbe deciso di rimanere in Rai e non “traslocare” al Nove. Il motivo? Avrebbe raggiunto un accordo con Viale Mazzini per prendere il posto di Massimo Gramellini il sabato sera, alle 20.20

 

RIVOLUZIONE IN RAI, IPOTESI REPORT AL POSTO DI CHE TEMPO CHE FA. PRONTO IL RITORNO DI CLAUDIO LIPPI, PINO INSEGNO E MYRTA MERLINO

Estratto dell’articolo di Andrea Bulleri per “il Messaggero”

 

Cambiare sì, ma non stravolgere. Meglio rassicurare. Anche a costo di puntare tutto sui grandi classici apprezzati dal pubblico. Vedi Carlo Conti, Mara Venier, Antonella Clerici e Federica Sciarelli. Con una spruzzata, qua e là, di sperimentazione. Nella nuova Rai dell'era "patriottica", continua a spron battuto il lavoro sulla definizione dei palinsesti.

massimo gramellini

 

Il tempo stringe, perché la presentazione della prossima stagione autunnale del servizio pubblico è già in calendario per il 7 luglio, a Napoli. Dunque l'imperativo è sì fare presto, ma anche fare bene, per non dare adito alle critiche di chi (opposizione in testa) non aspetta altro che un passo falso del nuovo management in termini di ascolti e pubblicità.

 

LA PREMIERATA DITTA - MEME BY EMLIIANO CARLI

Una prima tappa sulla roadmap dei palinsesti si è tenuta la scorsa settimana, con la riunione del comitato editoriale che non veniva convocato da sette anni. Presenti tutti i pezzi da 90 della tv pubblica: l'ad Roberto Sergio e il dg Giampaolo Rossi, oltre ai direttori di genere come Marcello Ciannamea, numero uno del PrimeTime, Angelo Mellone, alla guida del DayTime, più tutti gli altri compreso Paolo Corsini, a capo della direzione Approfondimenti informativi e dunque dei talk show politici.

 

La "matassa" informazione

E proprio quella degli spazi informativi è ancora una delle matasse più intricate da sbrogliare. Perché se il tempo è poco, restano ancora da colmare due vuoti non indifferenti nella domenica di Rai3: la prima serata del fu Fabio Fazio, traslocato sul Nove, e il primo pomeriggio di Lucia Annunziata, che ha dato il suo addio in polemica con il governo e la nuova gestione della tv pubblica.

 

massimo gramellini le parole

Per quest'ultima, si rafforza l'ipotesi di una sostituzione (in un nuovo contenitore informativo) con Monica Maggioni […]. Per il primo, invece, […] si rafforzano anche le voci di uno spostamento di Report, che passerebbe dal lunedì alla domenica sera.

 

[…] E poi c'è da colmare pure lo spazio di Massimo Gramellini, trasmigrato a La7. Insomma, la vecchia tele Kabul resta la grana più insidiosa per la nuova dirigenza.

 

[…] Dunque, accanto alle conferma di Marco Damilano, dovrebbero arrivare Monica Setta (che piace a Salvini) e Laura Tecce (che non dispiace neanche a Meloni), oltre a Pietrangelo Buttafuoco (magari al posto di Gramellini)

amadeus serena bortone albano foto di bacco

 

[…] E già c'è chi parla di una Rai al sapore di "usato sicuro", mentre a viale Mazzini preferiscono l'aggettivo "rassicurante" (e, va da sé, garanzia di successo in termini di ascolti e incassi pubblicitari).  Dunque, spazio a "Tale e quale show" di Carlo Conti, a "The voice" di Antonella Clerici, a "Chi l'ha visto" di Federica Sciarelli, vero marchio di continuità con la Rai che fu. Sembra confermata, contrariamente alle voci che volevano Tiberio Timperi dirottato al pomeriggio, la squadra di "Uno Mattina", con appunto Timperi e Monica Setta. Mentre Serena Bortone no, passerà a Rai3, come volevano i rumors (anche se pare ormai certo che resterà in casa mamma Rai, senza cedere alle lusinghe del Nove). E il suo "Oggi è un altro giorno", chi lo guiderà?  […]

serena bortone 4serena bortone 3LAURA CARAFOLI SERENA BORTONE

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…