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A OGNI SANZIONE CORRISPONDE UNA REAZIONE. MA OCCHIO A NON FINIRE DALLA PADELLA ALLA BRACE - L’EUROPA È PRONTA A RISPONDERE AI DAZI DI TRUMP SPALANCANDO LE PORTE ALLA CINA – URSULA VON DER LEYEN RILANCIA LA COOPERAZIONE CON PECHINO. E XI JINPING GODE: “LAVOREREMO CON L’UE PER RAFFORZARE LA COMUNICAZIONE STRATEGICA E IL COORDINAMENTO, ACCRESCERE LA FIDUCIA RECIPROCA, AFFRONTARE CONGIUNTAMENTE LE SFIDE GLOBALI” – PER EVITARE DI FINIRE PREDA DELLE MATTANE DI TRUMP, RISCHIAMO DI FINIRE STRITOLATI DALLA "VIA DELLA SETA"...
CINA: PECHINO, PRONTI A ESPANDERE COOPERAZIONE CON UE
URSULA VON DER LEYEN E XI JINPING
(LaPresse) - "La Cina lavorerà con l'Ue per rafforzare la comunicazione strategica e il coordinamento delle politiche, accrescere la fiducia reciproca, espandere la cooperazione, gestire correttamente le differenze, affrontare congiuntamente le sfide globali e promuovere uno sviluppo solido e lungimirante delle relazioni Cina-Ue, conferendo maggiore stabilità e certezza al mondo". Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian, come riporta Global Times.
LA CINA VALUTA INDAGINE SU APPLE PER COMMISSIONI APP STORE
(ANSA) - L'Antitrust cinese valuta un'indagine su Apple per le commissioni addebitate agli sviluppatori di app, gettando le basi di un'altra criticità nella guerra commerciale di Pechino contro gli Usa tati Uniti dopo le tariffe statunitensi del 10% su tutto il made in China.
Lo riporta Bloomberg, secondo cui la State Administration for Market Regulation sta esaminando le politiche di Apple, tra cui la riduzione fino al 30% sulla spesa in-app e il divieto di servizi di pagamento e negozi esterni. L'Authority, hanno riferito fonti vicine al dossier, hanno parlato del caso con i dirigenti di Apple e gli sviluppatori di app dall'anno scorso.
I DAZI DI DONALD TRUMP - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
VON DER LEYEN RILANCIA “PRONTI A ESPANDERE L’INTESA CON PECHINO”
Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”
https://www.repubblica.it/economia/2025/02/05/news/von_der_leyen_dazi_ue_cina_trump-423982624/
«C’è spazio per impegnarci in modo costruttivo con la Cina e trovare soluzioni nel nostro reciproco interesse. Possiamo trovare accordi per espandere i nostri legami commerciali e di investimento».
La prova che la guerra dei dazi tra Ue e Usa è già iniziata la si è avuta ieri a Bruxelles, quando la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha rispalancato le porte alla Cina di Xi davanti alla Conferenza degli ambasciatori europei.
MACRON - XI JINPING - URSULA VON DER LEYEN
Non si tratta […] di un semplice segnale per mantenere buoni rapporti con Pechino. Ma di un messaggio esplicito agli States di Donald Trump: sulla scacchiera doganale tornano in gioco tutti i pezzi. Anche quello del Dragone. E se quindi viene meno il rapporto privilegiato con Washington, l’Unione dovrà rivolgersi altrove.
Non ancora una minaccia, certo, ma di sicuro un avvertimento. Nella consapevolezza che la Cina rappresenta ancora, come la definisce l’ultima Bussola strategica della Nato, la principale «sfida» dell’Occidente e degli Stati Uniti.
DAZIFASCISMO - MEME BY EMILIANO CARLI
Anche solo evocare la possibilità di far risorgere il famigerato patto della “Via della seta” costituisce dunque il segno che il tradizionale asse America-Europa si sta incrinando, almeno sul piano economico. Contro quell’accordo l’Amministrazione Biden fece fuoco e fiamme. E lo stesso tycoon osserva l’Estremo Oriente con lo sguardo della competizione brutale.
«Mi avete sentito dire molte volte – ha ripetuto von der Leyen – che la nostra relazione con la Cina è una delle più intricate e importanti al mondo. È un partner commerciale fondamentale, che rappresenta circa il 9% delle nostre esportazioni e oltre il 20% delle nostre importazioni. Ma abbiamo assistito a crescenti squilibri e rischi che derivano dal fare affari con la Cina. Dobbiamo riequilibrare questa relazione».
Però, insiste la leader dell’esecutivo europeo, «è una linea sottile su cui dobbiamo camminare». Insomma, il mondo sta cambiando e il Vecchio continente ne deve prendere atto dichiarando la disponibilità a trattare con chiunque. A Bruxelles viene considerata una inevitabile conseguenza dei probabili «negoziati difficili, anche con partner di lunga data ».
[… Le parole della presidente della Commissione, però, rappresentano un monito anche a quei Paesi dell’Ue pronti ad accettare i diktat della Casa Bianca che vengono considerati potenzialmente in grado di disarticolare l’Unione: «Voglio essere chiara, l’Europa salvaguarderà la sua sicurezza economica e nazionale ».
DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI A MAR-A-LAGO
I discorsi fatti dal premier ungherese Viktor Orbán, anche nel corso del Consiglio europeo straordinario dell’altro ieri, andavano in quella direzione. E molti dei leader presenti a P alais d’Egmont non hanno nascosto una certa sorpresa quando la presidente del consiglio italiana, Giorgia Meloni, nel corso del summit, ha esposto la sua teoria secondo la quale «ai dazi non si risponde con altri dazi».
Già lunedì scorso il presidente francese Emmanuel Macron aveva tracciato una linea opposta. Ma ieri il governo di Parigi è stato ancora più netto: «Nessuna concessione a Trump sui dazi, l’Ue deve prepararsi a una ritorsione». […]
ursula von der leyen xi jinping
EDITORIALE DEL WALL STREET JOURNAL CONTRO I DAZI DI TRUMP
DONALD TRUMP - GIORGIA MELONI - MARCO RUBIO
EMMANUEL MACRON XI JINPING URSULA VON DER LEYEN