RENZI ORGANIZZA IL CORSO DI FORMAZIONE PER I DIPENDENTI DI PALAZZO CHIGI, PER 19 MILA E 600 EURO, CON LA MENTAL COACH DANESE CISCA JAGER - I DIRIGENTI SARANNO AIUTATI A “CAMBIARE IL LORO MODO DI PENSARE” - CHISSÀ SE PREVEDE L’ADORAZIONE DI RENZI COME UNICO DIO?

Franco Bechis per “Libero Quotidiano”

 

Axion Dutch Training CompanyAxion Dutch Training Company

Matteo Renzi ha insegnato la felicità a un gruppo scelto di dirigenti generali della presidenza del Consiglio. Li ha messi nelle mani di una maga della formazione dirigenziale danese, Cisca Jager, che ha offerto pillole di saggezza per raggiungere soddisfazione, autostima, capacità di relazione, possibilità di cambiare il loro atteggiamento mentale e di raggiungere appunto la felicità.

 

La Jager e la società da lei fondata, la Axion Dutch Training Company srl, non fanno volontariato. E infatti il corso è costato alla presidenza del Consiglio 19.600 euro, come indicato il 3 marzo scorso nella sezione «Amministrazione trasparente» del sito Internet del governo italiano.

 

Cisca JagerCisca Jager

Soldi che i contribuenti possono già verificare se impiegati bene o meno: anche se la comunicazione è stata così tardiva, il corso di formazione si è svolto lo scorso anno, fra il 27 maggio e il 24 novembre 2015. A chiamare la formatrice danese è stato il dipartimento per le politiche di gestione, promozione e sviluppo delle risorse umane e strumentali di palazzo Chigi. L'oggetto del contratto stipulato dai collaboratori di Renzi era la «realizzazione progetto formativo Blister di coaching per dirigenti generali della presidenza del Consiglio dei ministri».

 

LA «NARRAZIONE»

La società di training italo-danese spiega che il coaching per cui palazzo Chigi si è rivolta a loro «è una formazione diretta a singoli o gruppi». Per ogni corso viene stabilita «sia la quantità che la frequenza degli incontri. Ogni incontro individuale avrà una durata massima di 4 ore e avverrà nell'aula o nell' ufficio dello stesso partecipante. Anche ogni incontro di gruppo avrà una durata pari ad una mezza giornata e avverrà in aula. Un gruppo può essere composto da massimo 6 persone».

 

renzi affacciato da palazzo chigi con maglietta biancarenzi affacciato da palazzo chigi con maglietta bianca

Così la formazione alla felicità e all'autostima dei massimi collaboratori del presidente del Consiglio è avvenuta per gradi, attraverso microincontri con il formatore, e sembra che al lavoro si sia dedicata la stessa fondatrice del gruppo. La Jager è autrice anche dei brevi manuali di autostima dei dirigenti. Dove spiega che «il modo di pensare influisce sulle nostre emozioni e di conseguenza sul nostro comportamento.

 

Il pensiero negativo condiziona la nostra vita più di quanto ci rendiamo conto, provocando mancanza di fiducia, irritazione e difficoltà nel cogliere le occasioni che la vita ci offre. Non è il mondo che ci circonda che determina la qualità della nostra vita, bensì il modo in cui elaboriamo questo mondo nel nostro pensiero.

 

Palazzo ChigiPalazzo Chigi

Ciò significa che non dobbiamo cambiare il nostro comportamento, ma semplicemente il nostro modo di pensare». Riflessioni che debbono essere sembrate miele alle orecchie dello stesso Renzi, che ha il pallino della comunicazione positiva e che spiega sempre in modo assai simile il suo modello di «narrazione dei fatti». Nei suoi corsi la formatrice danese fa uso di concetti anche semplificati, e di slides esattamente come il presidente del Consiglio italiano. Anche semplici disegnini che illustrino slogan molto stringati come «Tu puoi, se lo pensi davvero», le «emozioni» che si debbono dominare, e le domande che aiutano anche sul lavoro come «Dove è la felicità?».

 

MATTEO RENZI IN CONFERENZA STAMPA A PALAZZO CHIGI FOTO LAPRESSE MATTEO RENZI IN CONFERENZA STAMPA A PALAZZO CHIGI FOTO LAPRESSE

Il concetto base del corso è che per i dirigenti pubblici «l' impossibile deve diventare possibile», e per questo deve essere fornito agli studenti del corso un bel pacchetto di «motivazioni», che vengono illustrate nelle slide come una sorta di medicina contro il mal di testa «Motivation Forte 500 mg».

 

NUOVE POSSIBILITÀ

Secondo i formatori della Axion Dutch Training Company «il Partecipante potrà migliorarsi già dal giorno successivo al Coaching». Il primo incontro con il travet è dunque determinante: «segna l' avvio della relazione tra coach e cliente, attuato su un terreno sia cognitivo, sia emotivo. Costituisce il momento del "conoscersi" l' uno l' altro per arrivare, al termine dell' incontro, a "riconoscersi" l' uno l' altro.

 

Gli ingredienti per arrivare a questo traguardo, sono la competenza, l' empatia, l' ascolto, l' apertura e la fiducia. L' obiettivo di questo incontro è individuare e mettere a fuoco l' area specifica di miglioramento di sé, su cui il cliente intende lavorare». Chissà se a palazzo Chigi si è creata quella empatia fra formatori e formati. Ma la società italo danese ritiene che senza quella il corso serva a poco o nulla: deve crearsi subito una collaborazione.

MENTAL COACHMENTAL COACH

 

Il ruolo del «personal coach» viene descritto così: «è quello di fare domande che evochino scoperta e consapevolezza, per permettere alla persona di entrare maggiormente in contatto con se stessa, e di accedere in modo naturale al proprio bagaglio di esperienze e di capacità, e di vivere la realtà in modo più funzionale e costruttivo».

 

Grazie a quelle domande i collaboratori di Renzi per soli 19.600 euro dovrebbero avere imparato «l' esplorazione di nuove possibilità, la focalizzazione dei propri obiettivi, la presa di coscienza dei propri punti di forza, la individuazione delle azioni funzionali al raggiungimento dei propri traguardi»...

 

 

Ultimi Dagoreport

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO IL CINISMO POLITICO: TRA DUE MESI SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – FERMI TUTTI: LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)