BERGOGLIO E PREGIUDIZIO - PAPA FRANCESCO NOMINA 13 NUOVI CARDINALI, TUTTI SUOI FEDELISSIMI, E LE SUE TRUPPE SUPERANO LA MAGGIORANZA ASSOLUTA IN CONCISTORO (67 PORPORATI SU 129) - NELLA NUOVA INFORNATA C’È SOLO UN ITALIANO, MATTEO ZUPPI, FIGURA SIMBOLO DI SANT’EGIDIO, E UN ALTRO EUROPEO – IN MEZZO A SCANDALI FINANZIARI, TRADIMENTI E MINACCE, BERGOGLIO METTE LE MANI SULLA SUA SUCCESSIONE E QUINDI SULLA CHIESA DEL FUTURO
Domenico Agasso Jr per “la Stampa”
papa francesco intervistato in aereo 7
In mezzo ai fuochi incrociati che, dall' America come da alcune Sacre Stanze, tentano di farlo cadere, e tra scandali finanziari e minacce di scismi, papa Francesco oggi celebra un Concistoro che sa tanto di controffensiva.
Con la creazione di 13 nuovi cardinali di cui 10 sotto gli 80 anni, il numero dei porporati elettori di nomina bergogliana supera la maggioranza assoluta: 67 su 128 (43 sono stati scelti da Benedetto XVI, 18 da Giovani Paolo II). Bergoglio mette le mani sul prossimo conclave. Dunque, sulla sua successione. Una svolta non solo numerica: i prelati che alle 16 nella basilica di San Pietro ricevono la berretta rossa rappresentano temi chiave del pontificato: periferie, migranti, apertura al mondo, dialogo interreligioso, ambiente, Europa. Francesco blinda così la linea della Chiesa che verrà.
L' assedio
«Vi chiedo di pregare per me»: il Pontefice argentino lo dice alla fine di ogni incontro. Da qualche tempo aggiunge: «Ne ho davvero bisogno». Un' ammissione dell' accerchiamento di questa fase del papato. Nel recente viaggio in Africa, ai Gesuiti ha spiegato il motivo: «Il Papa è tentato, è molto assediato. Davvero sento il bisogno di chiedere l' elemosina della preghiera». Il Vescovo di Roma è consapevole di avere nemici e avversari. Anche "in casa".
Le riforme, la scelta della Chiesa in uscita, la lotta ai privilegi, la predilezione per gli ultimi e tra loro i migranti, e ora anche il Sinodo sull' Amazzonia: tutti terreni su cui si scatena il "fuoco", anche "amico".
Il Sinodo e gli scismi
papa francesco reinhard marx 4
«Non ho paura di uno scisma nella Chiesa», ha recentemente scandito, replicando a chi evoca scissioni di parti del mondo ecclesiastico ostili al pontificato. Il fronte anti Bergoglio avrebbe origine e alimento negli ambienti conservatori degli Stati Uniti. Francesco è visto come fumo negli occhi per le posizioni sui temi ambientali ed economici. Per la parziale apertura ai divorziati risposati. E per l' accordo con la Cina.
Poi, c' è il Sinodo sull' Amazzonia, che si apre domani tra moniti e avvisaglie di scissione nel caso si mettessero in discussione aspetti della dottrina ritenuti irriformabili. Per molti l' assemblea dei vescovi potrà diventare un campo di battaglia dirimente per il futuro del pontificato e per la geopolitica degli schieramenti che potranno consolidarsi in vista della scelta del prossimo papa. In particolare, rovente potrà diventare la questione dei «viri probati»: in queste tre settimane si discuterà la possibilità di ordinare sacerdoti, in zone remote, uomini anziani e sposati «di provata fede» per rimediare alla carenza del clero.
PAPA FRANCESCO RICEVE MIKE POMPEO
Tutto questo mentre "da sinistra", o meglio dalla Germania, i vescovi stanno lavorando a un sinodo parallelo per avviare riforme («rivoluzioni», le chiama qualcuno) su temi estremamente sensibili nei Sacri Palazzi: su tutte, apertura alle coppie omosessuali e diaconato femminile.
I guai finanziari Al di là delle mura vaticane si trema per lo scossone dell' inchiesta sulle operazioni finanziarie che ha preso di mira gli uffici della Segreteria di Stato e dell' Autorità di Informazione finanziaria (Aif) della Santa Sede, l' authority anti-riciclaggio.
carlino di ruzza mauriello tirabassi sansone indagati in vaticano
Va avanti l' indagine sul nuovo presunto scandalo, legato tra l' altro all' acquisizione per 200 milioni di euro di un immobile di pregio a Londra tramite società locali, sollevato lo scorso giugno dalle denunce dello Ior e del Revisore generale dei bilanci vaticani. Clamore ha suscitato la sospensione immediata e il divieto di entrare in Vaticano per cinque dirigenti, tra cui due note personalità come monsignor Mauro Carlino e il direttore dell' Aif Tommaso Di Ruzza.
Il prossimo Conclave Scorrendo l' elenco dei neo-"principi della Chiesa" che vengono nominati oggi, è evidente la predilezione di Francesco per uomini di Chiesa in diocesi di frontiera.
I prelati della Curia romana sono tre: il presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso Miguel Angel Ayuso Guixot, spagnolo, in prima linea nel dialogo con l' islam. José Tolentino Calaça de Mendonça, portoghese, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa. Michael Czerny, gesuita, sottosegretario della sezione Migranti del Dicastero per lo Sviluppo umano. L' unico italiano è Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e figura simbolo della Comunità di Sant' Egidio: diventa il nuovo uomo forte della Chiesa italiana.
L' altro vescovo diocesano europeo è il lussemburghese Jean-Claude Höllerich, gesuita. Due i latinoamericani: il cubano Juan de la Caridad García Rodríguez e il guatemalteco Alvaro Leonel Ramazzini Imeri. Due in Africa: Fridolin Ambongo Besungu, cappuccino, arcivescovo di Kinshasa nella Repubblica democratica del Congo; e il salesiano di origini spagnole Cristóbal López Romero, arcivescovo di Rabat, in Marocco. Infine, uno dall' Asia: Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, arcivescovo di Jakarta, in Indonesia. È sempre più chiaro uno degli obiettivi di Papa Bergoglio: rendere la Chiesa davvero universale.