ANCHE LA MERKEL ALLA FINE S’È BANANIZZATA: PER ESSERE RIELETTA FA STAMPARE UN OPUSCOLO SUL MODELLO DI “UNA STORIA ITALIANA”

Andrea Tarquini per "la Repubblica"

«Mi piace il giardinaggio, e cucinare la Kartoffelssuppe, la zuppa di patate, il lavoro che svolgo ora mi piace perché è vario». E ancora: «L'amore con mio marito funziona perché ci amiamo intensamente e adoriamo l'autostop, le vacanze nella natura, i viaggi negli Usa». In un gesto senza precedenti, la donna più potente del mondo la butta tutto sul privato e personale raccontandosi agli elettori cui chiede la riconferma al potere il prossimo 22 settembre.

Chiaro, parliamo di "Angie", come la acclamano i fan ai comizi citando i Rolling Stones: Angela Merkel. Ha pubblicato, fatto diffondere dal suo partito e messo online una brochure in cui si racconta tutta, nel privato, nel passato e nel presente, nelle debolezze e nei ricordi. E nelle stesse ore ha voluto essere professoressa per un giorno: in un ginnasio d'élite (il liceo qui si chiama così) berlinese ha tenuto una lezione sulla vita dietro il Muro, come la visse lei, dischi dei Beatles e giornali di Solidarnosc al mercato nero.

«Il giardinaggio è bellissimo, rilassante, ti dà un bel rapporto con una forma di vita così bella, i vegetali », dice Angie che oggi terrà il suo primo comizio elettorale a Seligenstadt. E agli studenti al ginnasio Heinrich Schliemann a Prenzlauerberg, quartiere alternativo a Berlino Est nella sua gioventù e oggi: «Arrivai sui banchi dove voi oggi studiate quando cominciarono a costruire il Muro, ma ebbi anche una vita normale».

Guardare per credere: nell'opuscolo, foto inedite di lei teenager. Eccola, piccola e magrissima, tshirt e shorts, capelli a caschetto e occhi verdi quasi ungheresi, mentre suda zappando la terra: è un campo dei pionieri, i boyscout comunisti. «Sentivamo la radio dell'Ovest, a Mosca mi comprai i miei primi lp dei Beatles».

Agli studenti ieri mattina, e nell'opuscolo anche online, rifiuta ogni odio ideologico: «Sono per i valori cristiani nel senso di una cultura aperta alle altre e agli altri ». E confessa le debolezze. «Mi sentivo impacciata, puntavo tutto sui jeans giusti». O ancora: «I giovani crescono anche sbagliando, io a volte la mattina dopo rimpiangevo di aver bevuto ai party troppa acquavite».

Continua: «Adoro il calcio, è un ambasciatore bello ma non arrogante di ogni paese, comunica messaggi di entusiasmo non sciovinista, bello esultare in tribuna... Vicente del Bosque è un mio mito». Oppure: «Dopo l'89 la nuova libertà mi rese più curiosa, non rinunciate alla curiosità, voi giovani... dopo l'89 fui così felice quando mio marito (Joachim Sauer, scienziato di fama mondiale, ndr) mi portò a vedere la California ». Rimpianti nel quotidiano? Pochi, ma qualcuno fa quasi male.

«Giardinaggio difficile nell'appartamentino in fitto dove vivo con Joachim a Mitte. La Golf usata non la guido mai, obbligata a usare la Audi blindata. Della mia cucina Joachim non si lamenta, al massimo dice che sui tipici dolci tedeschi alla frutta di bosco vorrebbe più sovrastrato di pasta frolla dolce, il mio amore è figlio d'un pasticcere». Opuscolo pubblico, lezione sul Muro off limits per i media: il preside non voleva giornalisti, "Angie" ha accettato.

 

 

ANGELA MERKEL E LA FOTO CON UNA FANANGELA MERKEL FA LEZIONE AI RAGAZZI DI UN LICEOANGELA MERKEL FA LEZIONE AI RAGAZZI DI UN LICEOmerkel giovaneangela merkelMERKEL LA PRESSE

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