DIES IRAN - PER FERMARE I TEST ATOMICI DI TEHERAN, LA FLEBILE EUROPA DELLO SPREAD PENSA ALLE SANZIONI MENTRE ISRAELE, CHE GIÀ SENTE LE TESTATE NUCLEARI DI AHMADINEJAD SOTTO IL MURO DEL PIANTO, VUOLE PASSARE ALLE VIE MILITARI - SCARICARE BOMBE SULL’IRAN SIGNIFICA FAR ESPLODERE IL MEDIO-ORIENTE, ECCO PERCHÉ PER ORA SI MUOVE IL MOSSAD CON UNA CHIRURGICA GUERRA NELL’OMBRA: OMICIDI MIRATI, SABOTAGGI AGLI IMPIANTI, VIRUS INFORMATICI…

Fabio Scuto per "la Repubblica"

Sanzioni economiche, crediti internazionali bloccati ma anche sabotaggi, attentati, omicidi, mirati, virus informatici. Quando si dice che tutte le opzioni per fermare la proliferazione nucleare iraniana restano sul tavolo si parla di questo. Se un esercito di diplomatici è al lavoro per mettere la comunità internazionale unita di fronte alla minaccia atomica degli ayatollah - con la Russia e la Cina sempre contrarie a ogni misura di contenimento - un esercito "di ombre" è in attività per rallentare in ogni modo i progressi nell´arricchimento dell´uranio ormai chiaramente orientato verso l´uso militare e impedire che l´Iran si doti anche di missili balistici in grado "di trasportare" la bomba verso obiettivi lontani come Riad o Tel Aviv.

Ieri i Paesi europei si dicono pronti a rafforzare le loro sanzioni contro l´Iran - ieri una decisione di Bruxelles in merito è slittata al 1 dicembre - ma restano però divisi sulla opportunità di un´azione militare. Se la Francia giudica un intervento militare «un danno irreparabile», la Gran Bretagna - per mantenere forte la pressione internazionale - sostiene che «tutte le opzioni sul tavolo», posizione condivisa anche dagli Stati Uniti. In Israele, dove la minaccia nucleare iraniana è particolarmente avvertita, la leadership è convinta che solo l´opzione militare possa fermare, o rallentare, quel programma nucleare.

Siamo più vicini a un punto di non ritorno «di quanto la gente non pensi», l´ultimo monito attribuito al premier Benjamin Netanyahu. Per questo la "macchina della guerra" israeliana è pronta e i piani di un attacco aereo e missilistico vengono aggiornati ogni 36 ore.
Ma intanto l´intelligence, il "mondo delle ombre", non sta con le mani in mano. Ci sarebbe la mano del Mossad, il servizio segreto israeliano, dietro l´esplosione di sabato nella base missilistica iraniana che ha provocato 17 morti.

Nell´impianto di Bigdaneh c´erano i missili Shahab, quelli su cui potrebbe essere montata una testata nucleare. Un attacco al "cuore del nemico" nel quale è stato ucciso fra gli altri il "padre" del sistema balistico iraniano, un colpo perfetto, che solo un alto livello di penetrazione nel territorio nemico può dare. Nell´esplosione è morto il generale di divisione Hassan Moghadam, fondatore dell´artiglieria e delle forze balistiche iraniane. Una figura di primo piano del "programma", alle sue esequie ieri a Teheran c´era anche la Guida suprema della Rivoluzione Ali Khamenei.

«Non bisogna credere agli iraniani che dicono sia stato un incidente, c´è Israele dietro l´attacco di sabato», afferma una fonte confidenziale di un servizio di intelligence occidentale del settimanale Time, aggiungendo che «questo non sarà certo l´ultimo atto di sabotaggio per impedire agli iraniani di dotarsi di armi nucleari». «Ci sono altre pallottole di riserva», il virus informatico Stuxnet, che quest´anno è riuscito a bloccare per mesi i computer degli impianti nucleari iraniani, per esempio è il frutto di una collaborazione fra Mossad e Cia.

Interpellato ieri su un coinvolgimento israeliano nell´attentato alla base iraniana, il ministro della Difesa Ehud Barak ha replicato con un sorriso enigmatico e una sola frase: «Certo ce ne vorrebbero di più». In ogni caso incidenti, attentati, uccisioni di scienziati si sono moltiplicati negli ultimi quattro anni. Il primo caso nel novembre del 2007 con una esplosione in una base missilistica a sud di Teheran con decine di morti. L´ultimo nel giugno di quest´anno: un aereo che trasportava i tecnici russi alla centrale atomica di Busher si è schiantato al suolo, fra le vittime 6 importanti scienziati. Fatalità? Un caso?

A gennaio dell´anno scorso a Teheran con una moto-bomba è stato assassinato Massud Ali-Mohammad - fisico nucleare di grande importanza - lo scorso novembre è toccato a Majid Shahriari e in luglio a Daryush Rezaei, altri due scienziati impegnati nel programma atomico. Tre conferme che "un esercito di ombre" è al lavoro per fermare con ogni mezzo la corsa iraniana, forse in maniera più efficace di quanto sarebbe un attacco aereo e missilistico contro le basi iraniane che sconvolgerebbe completamente la regione. Perché l´unica certezza che abbiamo è che non appena la prima bomba colpirà l´Iran, il Medio Oriente che abbiamo conosciuto finora si dissolverà.

 

AHMADINEJAD NELLA CENTRALE NUCLEARE netanyahu Bandiera IsraeleIPOTESI DI ATTACCO ISRAELIANO AI SITI NUCLEARI IRANIANIIRANmossadcia central intelligence agency

Ultimi Dagoreport

fortunato ortombina barbara berlusconi diana bracco giovanni bazoli teatro alla scala

DAGOREPORT - MA CHE È, LA SCALA O UNO YACHT CLUB? IL REQUISITO PRINCIPALE PER ENTRARE NEL CDA DELLA SCALA SEMBRA ORMAI ESSERE QUELLO DI AVERE UNA "BARCA" DI ALMENO 40 METRI – TRA I GIÀ PRESENTI IN CDA, IL VELIERO DI FRANCESCO MICHELI È LEGGENDARIO, ARREDATO DA QUADRI E DA UN PIANOFORTE A CODA. VACANZE IN BARCA ANCHE PER BAZOLI E MAITE CARPIO CONIUGATA BULGARI - E LE NEW-ENTRY? DIANA BRACCO VELEGGIAVA SU “BEATRICE”, UN'IMBARCAZIONE IN LEGNO DI VALORE STORICO, DA LEI DONATA AL COMUNE DI IMPERIA. BARBARA BERLUSCONI, INVECE, USA IL LUSSUOSO YACHT DI PAPI SILVIO, IL “MORNING GLORY”…

michael czerny kevin joseph farrell bergoglio papa francesco vaticano pietro parolin matteo zuppi

PAPA FRANCESCO COME STA? IL PONTEFICE 88ENNE È TORNATO DAL BLITZ DI 9 ORE IN CORSICA DEL 15 DICEMBRE SCORSO CON UNA BRONCOPOLMONITE CHE NON GLI DA’ TREGUA: COLPI DI TOSSE, IL CONTINUO RESPIRO SPOSSATO, IN COSTANTE MANCANZA D'OSSIGENO - I MEDICI DELLA SANTA SEDE STANNO CURANDO LA BRONCOPOLMONITE CON DOSI MASSICCE DI CORTISONE. E CORRE VOCE CHE LO VOGLIONO PORTARE AL POLICLINICO GEMELLI PER RIMETTERLO IN PIEDI, MA LUI RIFIUTA (PREFERISCE IL FATEBENEFRATELLI) - I CARDINALI FEDELISSIMI DI FRANCESCO (TRA CUI MICHAEL CZERNY E KEVIN JOSEPH FARRELL) SI DANNO MOLTO DA FARE PER LA SALUTE DI BERGOGLIO. E TE CREDO: NELLA CHIESA VIGE UNO SPOIL SYSTEM RADICALE: IL GIORNO IN CUI IL PONTEFICE VOLA NELLA CASA DEL SIGNORE, TUTTE LE CARICHE DELLA CURIA ROMANA DECADONO…

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…

daniela santanche giorgia meloni

LA “SANTA” NON MOLLA – DI FRONTE AL PRESSING SEMPRE PIÙ INSISTENTE DEI FRATELLI D’ITALIA, COMPRESO IL SUO AMICO LA RUSSA, E ALLA MOZIONE DI SFIDUCIA OGGI ALLA CAMERA, LA MINISTRA DEL TURISMO RESTA AL SUO POSTO. E OSTENTA SICUREZZA ANCHEGGIANDO CON PULCINELLA A MILANO. IMMAGINI CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA SEDIA I CAMERATI DI FRATELLI D'ITALIA, CHE CHIEDONO LA SUA TESTA ALLA MELONI. EVIDENTEMENTE, LA “PITONESSA” HA DEGLI ASSI NELLA MANICA SCONOSCIUTI AI PIU', CHE LA RENDONO SICURA DI NON POTER ESSERE FATTA FUORI…