PER L’IMU SULLA PRIMA CASA, LA SOSPENSIVA “CON IL TRUCCO”, CHE RISCHIA DI TRASFORMARE IN UN VERO SALASSO IL PAGAMENTO DI SETTEMBRE

Paolo Russo per "la Stampa"

Per l'Imu sulla prima casa è in arrivo la sospensiva «con il trucco», che rischia di trasformare in un vero salasso il pagamento di settembre. Nella bozza di decreto sulla quale all'Economia si continua ad armeggiare, spunta infatti il ritorno a tre rate per la prima abitazione, che quest'anno si sarebbe dovuta pagare in due sole tranche.

Questo significa che la sospensiva della rata di giugno per ora vale solo 1,2 miliardi, anziché due ma, soprattutto, che i contribuenti a settembre dovranno versare due rate insieme, pari al 66% dell'imposta. In più maggiorate della raffica di aumenti delle aliquote che un Comune su tre - informa la Uil servizi territoriali - ha già deliberato.

Una opportunità che soprattutto le grandi città, come Roma, Milano, Torino, Genova e Napoli non si sono fatte scappare. Quindi se non si arriverà alla cancellazione della tassa, come rivendicato ancora ieri per il Pdl da Brunetta o almeno a una riforma della tassazione immobiliare, il regalo di giugno rischia di trasformarsi in una stangata a settembre.

IL REBUS ACCONTO SECONDE CASE
Brutte notizie anche per i proprietari di seconde case, per i quali non è in discussione il pagamento a giugno ma che saranno in molti casi costretti a versare la quota già maggiorata dalle addizionali comunali.

Contrariamente a quanto previsto da un emendamento al decreto sui debiti della Pa, si dovranno pagare le nuove e più salate aliquote nei comuni che le avranno pubblicate sul sito del Ministero dell'Economia entro il 16 maggio. Negli altri casi si pagherà come lo scorso anno.

Insomma, a poco più di un mese dalla scadenza del 17 giugno per il versamento della prima rata sulle seconde case e a pochi giorni dal varo del decreto che dovrebbe sospendere fino a settembre l'acconto sulla prima abitazione sono ancora molti per il governo i nodi da sciogliere intorno al rebus Imu. Ci si proverà già domani, in un vertice annunciato dal Ministro dell'Economia Saccomanni, nel buen retiro dei ministri all'Abbazia di Sarteana.

IL NODO DEI CAPANNONI INDUSTRIALI

Ieri il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato è sceso in campo a favore di imprenditori e artigiani. «E' giusto che non si paghi sui capannoni», ha dichiarato aprendo a qualche novità nel decreto. Se sono strumenti d'impresa «sarebbe come far pagare la tassa sul tornio», ha aggiunto, mentre la Cgia di Mestre diffondeva il dato di un aumento medio nazionale del 35% sui capannoni, con punte fino al 51% in oltre un terzo dei comuni. Il problema resta però quello delle coperture, perché solo l'acconto sugli immobili ad uso d'impresa vale 850 milioni e cassare del tutto l'imposta ben 1,3 miliardi.

LE COMPENSAZIONI AI COMUNI
«I bilanci dei comuni saltano senza la piena compensazione» ha detto a chiare lettere il presidente dell'Anci «facente funzione», Alessandro Cattaneo. Un appello che almeno in parte il Governo sembra disposto ad accogliere con il decreto, vuoi perché la sospensiva sulla prima casa con il ritorno alle tre rate varrà poco più della metà del previsto ma soprattutto perché la bozza del decreto consente anticipazioni di cassa da parte delle tesorerie.

LA RIFORMA DEI 100 GIORNI
Tutto questo in attesa della riforma, che il Premier Enrico Letta vorrebbe varare prima che si arrivi alla «rata salasso» di settembre sulla prima casa. Cento giorni per rivoluzionare la tassazione sugli immobili ed arrivare ad un'unica imposta sul modello tedesco.

Il nome c'è già: «tassa Ics», Imposta case e servizi, che dovrebbe accorpare Imu, Tares, imposta di registro e addizionali comunali Irpef. Il tutto con franchigie più alte che esentino le prime case non di lusso, no tax area per i redditi Isee più bassi e «patrimonialina» dell'1,5 per cento sugli immobili di valore catastale superiore a un milione e mezzo.

Un sistema che alleggerisce soprattutto il peso del fisco sulle buste paga ma che sembra al momento lontano dalle richieste del centro-destra, che di tasse sulla prima casa non vuol sentir parlare.

 

IMUALFANO GIURA AL QUIRINALE CON LETTA E NAPOLITANOsta46 letta anselmi alfonso dell erarioFlsvio Zanonato phMarinoPaoloni FLAVIO ZANONATO

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO