HARRY A PEZZI - PER RICOSTRUIRE L’IMMAGINE DEL PRINCIPINO DOPO LE FOTO HARD DI LAS VEGAS, BUCKINGHAM PALACE LO SPEDISCE IN AFGHANISTAN PER RI-CELEBRARE IL “PRINCIPE COMBATTENTE” - MA I TALEBANI NON HANNO L’ANELLO AL NASO: “LA SUA PRESENZA QUI È PROPAGANDA. UN MODO PER FARE DIMENTICARE LE SUE SCORRIBANDE” - HARRY E’ UN OTTIMO PILOTA DI “APACHE”, MA NON LASCERA’ LA BASE - AL QAEDA NON VEDE L’ORA DI FARGLI LA PELLE..

Andrea Malaguti per "la Stampa"

Nella complicata e internazionalmente imperdibile saga di Sua Altezza Reale il Principe Harry, gli ultimi a intervenire sono stati i taleban. «La sua presenza in Afghanistan è puramente simbolica, non avrà il coraggio di lasciare la base di Camp Bastion».

Zabiullah Mujahid, portavoce degli studenti delle scuole coraniche nella regione di Helmand, ha deciso di consegnare la propria irridente riflessione al Sunday Telegraph dopo che Buckingham Palace ha sbandierato orgogliosamente la missione di guerra del rampollo.

Non mancando di sottolineare che questa azione fa felice il suo papà, il Principe Carlo. Mica come a Las Vegas, dove il piccolo ha mostrato il regale splendore a un gruppo di fanciulle adoranti nel corso di una molto fotografata partita di «Strip biliards». Imbarazzante. E da dimenticare in fretta.

Dando voce a un pensiero che ha sfiorato la mente di qualunque ragionevole suddito del Regno, Mujahid ha puntato il dito contro l'irrequieto secondogenito di Lady D. «La sua presenza qui è propaganda. Un modo per fare dimenticare le sue scorribande di Las Vegas che non servirà a coprire la debolezza dell'esercito inglese». Ci sono molti modi per prestare il fianco al nemico.

Ufficialmente la presenza di Harry fa parte di un'operazione di quattro mesi figlia di un addestramento durato quasi due anni. Capitan Wales, come lo chiamano i commilitoni, guida i potentissimi e mortali elicotteri Apache. Nel suo corso è stato il migliore, perciò era inevitabile farlo arrivare là dove le sue qualità sono necessarie.

Peccato che prima ancora di mettere piede in suolo afghano il Principe sia diventato il bersaglio più prezioso della guerriglia. Combattenti di Al Qaeda hanno messo su YouTube un video di 16 minuti in cui spiegano perché sarebbero particolarmente felici di fargli la pelle.

Così la presenza di Harry più che un omaggio alla democrazia - partono i ragazzi di Liverpool e di Manchester, perché non o quelli di St. James Palace? - è sembrato ai più uno sgangherato gioco d'azzardo. Ma è anche da questi tortuosi sentieri - pare che passa la ricostruzione dell'immagine di Sua Altezza.

Non completamente soddisfatto dall'impatto avuto dalla notizia della presenza a Camp Bastion, l'ufficio stampa di Buckingham Palace ha voluto anche sottolineare che il presunto scapestrato è stato scelto come ambasciatore di una delicata missione in Cina per il prossimo anno. I rapporti tra Londra e Pechino sono tesi perché il governo Cameron insiste a dialogare con il Dalai Lama e certamente la morte dell'uomo d'affari inglese Neil Heywood, assassinato dalla zarina rossa Gu Kailai, non ha aiutato a migliorare il quadro.

Così il Regno Unito si è messo nelle mani del suo uomo più controverso ed efficace, perché, come sottolineò il ministro della Cultura Jeremy Hunt quando Harry fu spedito nei Caraibi per rappresentare La Famiglia durante il Giubileo, «la sua presenza vale più di quella di mille politici». Ma non è chiaro se fosse serio o stesse semplicemente cercando alla rinfusa nel mucchio di parole che un ministro è costretto a portarsi in tasca quando uno dei Gioielli della Corona è sull'orlo del precipizio.

 

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