giorgia meloni viktor orban mateusz morawiecki

PERCHÉ I VERTICI DI BRUXELLES HANNO MANDATO GIORGIA MELONI A TRATTARE CON ORBAN E MORAWIECKI L’ACCORDO SUI MIGRANTI? – PER DARLE CENTRALITÀ IN EUROPA O PER TENTARE DI SPACCARE IL FRONTE SOVRANISTA, IN VISTA DELLE ELEZIONI EUROPEE? LA SECONDA CHE HAI DETTO! – MOLTI NEL PPE SPERANO CHE LA DUCETTA ROMPA CON I PUZZONI UNGHERESI E POLACCHI, MAL VISTI A BRUXELLES, IN VISTA DELL’ALLARGAMENTO DELLA FUTURA MAGGIORANZA AL PARLAMENTO EUROPEO...

Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “la Stampa”

 

GIORGIA MELONI - MATEUSZ MORAWIECKI VIKTOR ORBAN

Ci teneva Giorgia Meloni a portare a casa questo negoziato. Il fatto che Charles Michel e gli altri leader del Consiglio avessero pensato a lei per cercare di moderare le posizioni oltranziste di Polonia e Ungheria[…] è oggetto di molte letture a Palazzo Chigi: quella positiva sottolinea il fatto che a Meloni sia stato assegnato di fatto un ruolo centrale, nel momento più delicato della trattativa. Quella più malevola, ai confini del complottismo, interpreta l'invito di Michel come una sorta di trappola, che nasconde la vera intenzione di alcuni leader Ue: non raggiungere alcun accordo con i due principali Paesi del club di Visegrad che fu.

 

Dalle parti di Meloni, al di là della soddisfazione esibita per il sostegno dei leader all'accordo con la Tunisia, si registra effettivamente un po' di frustrazione. Si ritiene, infatti, che la trattativa intrapresa con polacchi e ungheresi non fosse stata ben preparata.

giorgia meloni viktor orban

Per dirla in altra maniera, la premier non avrebbe avuto a disposizione gli strumenti sufficienti per poter ottenere un risultato positivo. Tutto ruota intorno alla domanda: cosa è stato offerto a Mateusz Morawiecki e Viktor Orban per dare il via libera alla riforma del Regolamento di Dublino?

 

A quanto risulta da più fonti, la leva sarebbe stata aumentare i finanziamenti che la Commissione fornisce ai due Paesi per l'accoglienza dei profughi ucraini, […] Pur essendo quello dei soldi un tasto dolente, però, l'offerta è stata declinata. Anche perché Morawiecki è di fatto già in campagna elettorale (si vota in autunno) e non poteva quindi cedere a quello che i media a lui vicini hanno definito «un ricatto».

CHARLES MICHEL GIORGIA MELONI VIKTOR ORBAN - CONSIGLIO EUROPEO 15 DICEMBRE 2022

 

Oltre alle elezioni polacche, però, ci sono quelle europee. E in molti vedono il negoziato di Bruxelles alla luce del voto di giugno. Una delle conseguenze del tentativo fallito di Meloni sarebbe quella di aver di fatto separato i destini della leader di Fratelli d'Italia, da quelli degli alleati polacchi. Un'operazione auspicata da molti nel Ppe, dove si guarda con grande interesse a un ingresso di Meloni nella futura maggioranza.

 

Il leader Manfred Weber ha intravisto una crepa tra Roma e Varsavia, che potrebbe, negli auspici dei popolari, portare a una spaccatura del gruppo dei Conservatori europei, agevolando così l'operazione allargamento della maggioranza Ursula. «Meloni è rimasta incastrata con i suoi alleati che stanno distruggendo tutti i progressi fatti sull'immigrazione - fanno filtrare fonti del Ppe - i guai in casa sono i peggiori...».

 

mateusz morawiecki giorgia meloni viktor orban

Il tentativo è chiaro, ma per il momento la leader di Fratelli d'Italia non ha alcuna intenzione di abbandonare gli alleati di Varsavia, che hanno peraltro appena contribuito a rieleggerla presidente del gruppo dei Conservatori. E la riprova è che Meloni sarà mercoledì prossimo a Varsavia alle giornate di studio di Ecr, che culmineranno nell'incontro tra lei e Morawiecki, per rinsaldare un legame che nel tempo è diventato anche personale […]

 

Meloni ha tentato di mantenere un difficile equilibrio, sedersi al tavolo dei grandi, senza rinnegare gli alleati sovranisti. Se avesse voluto rompere con la Polonia, per esempio, avrebbe potuto cancellare il viaggio a Varsavia. Ma questo segnale non lo ha mandato.

GIORGIA MELONI - MATEUSZ MORAWIECKI AL CONSIGLIO EUROPEO

Non è un caso, infatti, che commentando l'esito del vertice, la premier abbia voluto evitare accuse: «Io non sono mai delusa da chi difende i propri interessi nazionali», di fatto dicendo che al posto di Morawiecki e Orban lei si sarebbe comportata alla stessa maniera. […]

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