1- DALLA GRECIA, 200 MILIARDI DI EURO SONO VOLATI IN SVIZZERA (10 NEGLI ULTIMI MESI) 2- SUORE, DISOCCUPATI E PRETI BECCATI ALL’AEROPORTO CON VALIGE ZEPPE DI SOLDI! 3- PER QUANTO TEMPO LE BANCHE ELLENICHE POTRANNO ANCORA RESISTERE ALLA PAURA DI UN DEFAULT E DI UN RITORNO ALLA DRACMA? COSA POTREBBE SUCCEDERE IN ITALIA? 4- L’EUROPARLAMENTARE SCHULZ, HA CHIESTO UN TRATTATO FISCALE TRA LA SVIZZERA E LA GRECIA, PER UN’IMPOSTA SUL CAPITALE DEL 25% PER LIMITARE L’IMMENSA FUGA DI DENARO 5- CONTRO L’AUSTERITÀ DI PAPANDREU, GRECIA PARALIZZATA DA UNO SCIOPERO DI 48 ORE

1 - PRENDI I SOLDI E SCAPPA! (IN SVIZZERA)
Dagoreport dalla "Bild"
http://bit.ly/mUiHSP

La crisi morde sempre più forte in Grecia e così i greci corrono ai ripari. Come? Portando i propri risparmi in Svizzera. Secondo le valutazioni degli esperti, dall'inizio della crisi ellenica sono circa 200 i miliardi volati all'estero. "Dieci solo negli ultimi mesi", spiega Markus Krall della Roland Berger. Un flusso di denaro generato dal timore di un default e del ritorno della dracma.

I trasferimenti - scrive il quotidiano tedesco "Bild" - avvengono per lo più da Cipro alla Svizzera. Gli industriali greci utilizzano le loro filiali estere per parcheggiare il denaro. Autorevoli quotidiani ellenici hanno scritto di un sacco di persone, persino suore, preti e disoccupati, trovati all'aeroporto con le valige zeppe di soldi.

Il leader tedesco del gruppo parlamentare dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici presso il Parlamento europeo, Martin Schulz, ha chiesto un trattato fiscale tra la Svizzera e la Grecia, per un'imposta sul capitale del 25%: "In questo modo possiamo almeno limitare una fuga di immense somme di denaro", ha detto.

Ancora Schulz: "Chi porta segretamente milioni fuori dal Paese non può essere povero. A queste persone deve essere chiesto di pagare. Capisco le persone che poi scendono in piazza e si ribellano contro queste ingiustizie".

Secondo le informazioni ottenute dalla "Bild", gli istituti di credito greci hanno già messo in guardia il governo circa un deflusso di capitali in aumento. Non è chiaro per quanto tempo le banche elleniche potranno ancora resistere.

2 - LA GRECIA SI FERMA - IN SCIOPERO PER 48 ORE...
VIDEO SULLO SCIOPERO DA EURONEWS - http://youtu.be/dC658ADyAG8

(AGI) - E' iniziato lo sciopero generale di 48 ore proclamato dai sindacati greci nel giorno in cui il parlamento si prepara a votare nuove durissime misure di austerita' nel tentativo di scongiurare il default.

Alla serrata non partecipano solo i dipendenti della pubblica amministrazione, dove verranno tagliati 30 mila posti di lavoro, e delle aziende ma anche diversi liberi professionisti. Le proteste culmineranno in una grande manifestazione davanti al parlamento, teatro lo scorso giugno di violenti scontri tra dimostranti e forze dell'ordine.

Nei giorni scorsi si sono gia' svolte delle agitazioni di proporzioni piu' limitate, dal blocco del servizio di raccolta della nettezza urbana all'occupazione del ministero delle Finanze, fino allo stop dei lavoratori del turismo, che hanno sbarrato ai visitatori persino le porte del Partenone.

"Stiamo per mandare un messaggio forte al governo e al sistema politico - ha affermato Costas Tsikrikas, numero uno dell'Adedy, il maggiore sindacato ellenico del pubblico impiego - Siamo convinti che la partecipazione sara' enorme". Dura la replica del premier George Papandreou: "Tutta questa gente che sta ricattando e tenendo in scacco l'intero paese occupando palazzi, riempiendo le strade di spazzatura, chiudendo i porti e il Partenone, ci deve spiegare in che modo cio' ci sta aiutando a restare in piedi".

Ieri Papandreou ha fatto l'ultimo appello ai parlamentari del Pasok, il partito che lo sostiene, perche' approvino le misure, adottando i consueti toni da epica omerica. "Dobbiamo perseverare in questa guerra come popolo, come governo e come gruppo parlamentare perche' questo paese lo vinca - ha dichiarato Papandreou - Vinceremo per il paese, persevereremo: e' per questo che sono qui".

Il primo ministro socialista puo' contare una maggioranza di quattro deputati che, nelle ultime ore, appare sempre piu' fragile. Un parlamentare del Pasok si e' dimesso due giorni fa in polemica con il governo e almeno altri due suoi colleghi hanno minacciato di votare contro i provvedimenti. Si prevede comunque che le misure di austerita' passino grazie al sostegno di un partito minore .

 

SCIOPERO GRECIA PROTESTE VIOLENTE IN GRECIA SCIOPERO GRECIA CHIUSA LA METRO DI ATENE MCROPOLI ATENE LA MONNEZZA SI ACCUMULA AD ATENE IL TELETHON DI PAPANDREOU Martin SchulzSCENE FAMILIARI DALLO SCIOPERO DI ATENE A DICEMBRE SCENE FAMILIARI DALLO SCIOPERO DI ATENE A DICEMBRE SCONTRI IN GRECIA

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER LE VISITE DI MACRON E STARMER A WASHINGTON, LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SI ILLUDE, UNA VOLTA FACCIA A FACCIA, DI POTER CONDIZIONARE LE SCELTE DI TRUMP SUI DAZI ALL'EUROPA (CHE, SE APPLICATI, FAREBBERO SALTARE IN ARIA L'ECONOMIA ITALIANA E IL CONSENSO AL GOVERNO) - LA DUCETTA NON HA ANCORA CAPITO CHE IL TYCOON PARLA SOLO IL LINGUAGGIO DELLA FORZA: SE HAI CARTE DA GIOCARE, TI ASCOLTA, ALTRIMENTI SUBISCI E OBBEDISCI. QUINDI: ANCHE SE VOLASSE ALLA CASA BIANCA, RITORNEREBBE A CASA CON UN PUGNO DI MOSCHE...