RENZI HA IL SUO ANGELINO CUSTODE – PRIMA LA RIFORMA DEL SENATO, POI LA LEGGE ELETTORALE: LA MOSSA DI MATTEUCCIO SPIAZZA FI MA RASSICURA ALFANO CHE DICE SÌ AL GOVERNO LEOPOLDA: LA MAGGIORANZA RESTA LA STESSA DI LETTA – GLI INCIUCI DI VERDINI A COSA SONO SERVITI?

Amedeo La Mattina per "la Stampa"

«E' andata bene. Voteremo la fiducia lunedì. Ci sono le condizioni per lasciare un'impronta di centrodestra nel programma di governo. Renzi, su nostra sollecitazione, ha inserito il capitolo riforma della giustizia da presentare a giugno». Dopo settanta minuti di colloquio con il premier incaricato, Alfano ha l'aspetto di chi sta portando a casa un buon risultato.

Soprattutto ha avuto garanzia assoluta che la maggioranza rimane quello che ha sostenuto Letta. Nessuna apertura a Vendola, nessuno accordo sottobanco con Berlusconi-Verdini. «Voglio governare fino al 2018, voglio arrivare alle Europee con grandi risultati - ha detto il leader del Pd - e sarei un pazzo se mi mettessi a fare le maggioranze variabili».

Per Alfano si apre un orizzonte di legislatura e la garanzia più forte Renzi gliel'ha data accettando il cosiddetto lodo Lauricella: il deputato del Pd ha proposto un emendamento che prevede l'approvazione della nuova legge elettorale solo dopo la riforma del Senato. In sostanza il nuovo sistema di voto sarà scritto e pensato solo per la Camera una volta trasformato il Senato e superato il bicameralismo perfetto.

Questo significa che i tempi sono lunghi e che Renzi non intende fare con Berlusconi una legge elettorale che possa servirgli per andare al voto in qualunque momento. Anche il contenuto dell'intesa con Forza Italia dovrebbe cambiare, soprattutto per quanto riguarda le soglie di sbarramenti per le coalizioni e per i partiti non coalizzati: dovranno essere abbassate per favorire Ncd che non intende più fare alleanze alle condizioni di Berlusconi.

Tra Matteo e Angelino c'è feeling. Nell'incontro di ieri, raccontano i presenti, «si sono presi amabilmente in giro». La soddisfazione di Alfano era evidente mentre ieri, dopo il colloquio, si avviava verso gli uffici del gruppo Nuovo Centrodestra insieme a Schifani e ai capigruppo Costa e Sacconi. Non si è parlato di ministri, solo una meticolosa esposizione del programma: così dicono gli ex berlusconiani.

Di composizione del governo in effetti i due ne aveva parlato al telefono ieri mattina. C'è chi sostiene che si siano visti lunedì sera, molto tardi. Comunque il dato è che Lorenzin e Lupi dovrebbero rimane al loro posto alla Sanità e alle Infrastrutture. Anche Alfano verrebbe riconfermato all'Interno ma perderebbe la carica di vicepremier.

Ncd è soddisfatta. Alfano sostiene che è possibile realizzare quella rivoluzione liberale che il centrodestra di Berlusconi non ha realizzato. Promette di smontare la legge sul lavoro della Fornero. «La nostra voce, quella del Nuovo Centrodestra sarà forte e alta nel programma. Al ministero della Giustizia vogliamo un garantista, all'Economia un ministro compatibile con le nostre proposte liberali. Non entreremmo mai in un governo che introduce la patrimoniale. Noi saremo gli avvocati del ceto medio, di quegli artigiani e di quelle piccole e medie imprese che oggi hanno manifestato a Roma perché voglio un fisco meno vessatorio».

 

 

RENZI E ALFANO ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI BRUNO VESPA ALFANO RENZI FOTO LAPRESSEBERLUSCONI VERDINI ALFANO INAUGURAZIONE SEDE FORZA ITALIA FOTO LAPRESS BERLUSCONI CON DUDU' - FOTO DI CARLO TARALLO PER DAGOSPIALORENZIN CARFAGNAlupismorfia

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