PSICODRAMMA PD: MILLE CANDIDATI PER UN POSTO DA SEGRETARIO – L’ASSEMBLEA SI ALLONTANA, COSI’ VUOLE IL DUCETTO, IN DUBBIO IL CONGRESSO D’AUTUNNO – PRESSING DI RENZI PER CANDIDARE GUERINI, CHE RESISTE. E RICHETTI ALZA LA TESTA
Giovanna Casadio per la Repubblica
Tutto si tiene nel Pd: la linea dell' Aventino e la ricerca di un nuovo segretario. Così cresce il fronte di chi vuole anticipare le primarie e il congresso, mentre Renzi vorrebbe subito un nuovo segretario facendo fuori Maurizio Martina, il reggente timidamente dialogante sul governo. Oggi Matteo Orfini, il presidente del partito, convocherà l' Assemblea dei mille delegati, che è l' unico luogo dove si decide davvero. Ma sulla data dice: « Devo consultarmi, potrebbe essere il 15 aprile, il 22, il 29... » . O ancora più in là.
MAURIZIO MARTINA ALLA DIREZIONE DEL PD
Martina la vuole entro fine aprile, anzi al più presto, essendo oggi in pole position per essere eletto segretario a termine, domani chissà. Però il gruppo di chi preferirebbe slittasse a fine maggio, è ampio. Ed è lo stesso che punta ad anticipare il congresso, quello dei gazebo in piazza. In pratica, primarie in autunno o, al più tardi, a gennaio 2019 e la guida transitoria potrebbe essere affidata al presidente del partito Orfini. Di certo l' accelerazione di Martina sulla data dell' Assemblea provoca l' ira dei renziani.
«Ma come lo spiego a mia mamma che mentre neppure si sa se ci sarà un governo o se si va un' altra volta a votare, il Pd si chiude all' Ergife per discutere se è meglio un segretario traghettatore o quali sono gli organigrammi interni » . Lo sfogo non è di qualche dem isolato, ma di molti democratici. E il primo scoglio per il Pd è tutto qui: fare l' Assemblea subito o lasciare che il pallino in movimento sul governo si fermi, e poi discutere.
L' idea di primarie e congresso anticipati piace a Graziano Delrio, a Debora Serracchiani, a Matteo Richetti, a tutti coloro che ritengono indispensabile per il rilancio di un partito così pesantemente sconfitto, avere una leadership forte. Un nuovo capo. Renzi nicchia, preferendo però un segretario a termine ( il cosiddetto traghettatore) più fedele alla sua linea politica di quanto non lo sia Martina. Quindi all' Assemblea dei mille delegati vorrebbe si proponesse Lorenzo Guerini, che però è fortemente restìo a prendersi la grana di un partito in pezzi e a rischio estinzione da tenere insieme fino al congresso.
« In linea teorica il congresso potrebbe anche esserci fra tre anni - butta lì Orfini, per dire che non c' è fretta Non è che dobbiamo cercare il capo... » . Molti nomi circolano ma tutti pronti alle primarie, alla sfida vera e non a rischiare di fare il re travicello, con tanti oneri e pochi onori.
Richetti ad esempio, sabato ha convocato una convention che dovrebbe essere il lancio della sua candidatura a leader. Ma per le primarie. Serracchiani ha confidato che per il congresso lei ci sarà. Delrio - ora non disponibile dopo una riunione familiare con la moglie e i nove figli - potrebbe lasciarsi convincere e ripensarci. E Orfini? «Tutti ci potremmo ragionare, però candidarsi adesso a me sembra inutile. Tra qualche settimana cambierà il mondo » .
C' è poi Nicola Zingaretti, il governatore del Lazio, che a sorpresa ha annunciato la sua corsa al congresso dem. Ci sta pensando anche Stefano Bonaccini, il presidente della Regione Emilia Romagna, che però si schermisce: « Me l' hanno chiesto i territori, si vedrà ». Richetti ha già detto che « un Pd che rischia l' estinzione può ritrovare il suo popolo solo ripartendo dall' opposizione e con una " traversata nel deserto" e un segretario incoronato dalle primarie » . Luigi Zanda, che è in sintonia con Dario Franceschini, è invece convinto che l' Assemblea dei delegati vada fatta già domenica 15 e che Martina sarà un buon segretario traghettatore.
Michele Emiliano, il governatore della Puglia, che già nel 2017 ha sfidato Renzi alle primarie, potrebbe di nuovo scendere in campo. Beppe Lumia, corrente Emiliano, pensa che il traghettatore Martina debba essere confermato dall' Assemblea indicando tempi certi per il congresso. Un plauso a Martina arriva da Franceschini, critico sulla linea politica dell' Aventino voluta da Renzi e tuttora blindata dai renziani. Il ministro uscente della Cultura apprezza la rotta impressa dal reggente, così come Andrea Orlando e Gianni Cuperlo lo sosterrebbero come traghettatore.