renzi berlusconi giudici magistrati

RENZI DAL SUDAMERICA SPEDISCE LA BOSCHI A BARI PER RIATTACCARE I COCCI CON I MAGISTRATI MA L’IPOCRISIA DEMOCRISTIANA DELLA MINISTRA DELLE RI-FORME NON FA BRECCIA NELLE TOGHE – IL VAFFA DI DAVIGO

RODOLFO SABELLIRODOLFO SABELLI

Francesco Grignetti per “la Stampa”

 

Il governo vorrebbe davvero chiuderla presto, la polemica con i magistrati. Maria Elena Boschi, scesa a Bari per la giornata di chiusura del congresso dell' Anm, adotta toni suadenti e iper-istituzionali. «Al di là delle differenze - dice - magari rimarcate nella dialettica che c' è tra di voi, il governo e il parlamento, credo che ci sia elemento fondamentale che condividiamo perchè sancito nella Carta: tutti noi siamo impegnati a rispettare l' articolo 54 della Costituzione che ci chiede di servire lo Stato con disciplina e onore».

MAGISTRATI MAGISTRATI


Disciplina e onore. Già, però il presidente dell' Anm, Rodolfo Sabelli, chiosa subito dopo: «Con il rispetto reciproco dell' autonomia di ciascuno».
I magistrati, infatti, non intendono minimamente battere in ritirata di fronte alla politica. I toni potranno pure essere soft, ma la sostanza delle critiche resta. E così dal palco la vicesegretaria generale dell' Anm, Ilaria Sasso del Verme, con puntiglio indica le «timidezze» della politica.

 

Sui mancati interventi regolatori in economia che espongono le toghe a un indesiderato ruolo di supplenza, ad esempio: se poi la magistratura interviene «essa non può farsi carico, come pure qualcuno vorrebbe, della sostenibilità economica delle decisioni giudiziarie». E Piercamillo Davigo, l' ex pm di Mani Pulite, incassa l' applauso quando chiede alla politica di «ripulire» da sé la classe dirigente del Paese, senza delegare questo compito alla magistratura.

renzi a cernobbio con la boschi nirenzi a cernobbio con la boschi ni


In conclusione, il congresso dell' Anm mostra un rapporto sempre più sfilacciato con il governo. Perciò la mozione finale è grido di dolore per quanto accaduto nell' ultimo anno. «I magistrati italiani, preoccupati dal clima di delegittimazione e sfiducia nel sistema giudiziario, respingono il tentativo di scaricare sulla responsabilità del magistrato le carenze dell' organizzazione e l' inadeguatezza delle regole».

Piercamillo DavigoPiercamillo Davigo


Si sentono indicati a dito come capri espiatori e vedono nero per il futuro. Perciò scandiscono: «L' Anm si oppone, nell' interesse dei cittadini, ad ogni tentativo di ridimensionamento del suo ruolo istituzionale».
Ai magistrati non piace nulla o quasi, infatti, di quello che fa questo governo. Non va bene la riforma della prescrizione.


Sulla corruzione, vorrebbero «più coraggio». Nè sono sereni sull' annunciata riforma del Csm. Quanto alle intercettazioni, temono che la riforma si ritorca contro di loro. «La genericità della legge delega - ha sostenuto la Sasso del Verme - consentirebbe anche, ad esempio, di vietare l' inserimento del testo delle intercettazioni nelle ordinanze cautelari, il che sarebbe non solo un errore ma soprattutto un grave pregiudizio per il diritto di difesa».

toghetoghe

 

Era la soluzione-Gratteri, dal nome del procuratore aggiunto di Reggio Calabria, consigliere informale del premier in materia di giustizia. Evidentemente questa ipotesi ai suoi colleghi non piace.

 

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…