RENZI, MA CHE STAI A DI’? - “GRILLO E BERLUSCONI SONO DUE PREGIUDICATI, CON LORO NON GOVERNO” - MA È SOLO GRAZIE AL BANANA SE IL SUO ESECUTIVO STA IN PIEDI

1. FORZA ITALIA SALVA ANCORA L'ESECUTIVO
Da il "Corriere della Sera"

Forza Italia, per la seconda volta in 48 ore, salva il governo sulla strada delle riforme. Martedì, la giunta per il regolamento del Senato presieduta da Pietro Grasso (14 membri) dovrà stabilire se l'odg Calderoli (approvato in commissione con i voti delle opposizioni) renda nullo il testo base (passato poi con i voti del Pd, di Sc e di FI) della riforma del Senato e del Titolo V.

Però gli otto richiedenti della convocazione della giunta guidati dal leghista Roberto Calderoli ora sono diventati cinque, dopo il repentino ritiro delle firme da parte di tre senatori azzurri. «Mi sembra di rivedere lo stesso cinema già andato in scena quando è stato adottato il testo base», è il commento di Calderoli.


2. RENZI ALL'ATTACCO "BERLUSCONI E GRILLO DUE PREGIUDICATI NON GOVERNO CON LORO"
Alberto D'Argenio per "la Repubblica"

Uno, Beppe Grillo, è a Napoli, al Rione Sanità, per un comizio elettorale. L'altro, Matteo Renzi, è a Roma, negli studi di Announo, la nuova creatura televisiva di Michele Santoro su La7 condotta da Giulia Innocenzi. Che in studio ospita una ventina di giovani, disposti in circolo. Al centro c'è il premier. Lo contrastano, gli rivolgono domande senza peli sulla lingua ingaggiando anche piccoli botta e risposta. Ma il duello vero è quello tra Grillo e Renzi. Sin dall'inizio. Appena il premier si siede al centro dell'arena della Innocenzi, sul maxischermo si vede il comizio di Grillo. E Renzi: «Ma perché Grillo non viene a fare un dibattito invece di urlare solo dalla piazza? Io lo farei volentieri un dibattito con lui».

Poco prima il leader del M5S aveva attaccato: «A Renzi non mi va neanche più di prenderlo in giro, fa le stesse cose di Monti e Letta». La replica dell'ex sindaco, «Grillo vuole insultare, insulti pure. Per me non ha senso continuare sul terreno dello scontro personale». E ancora, dice che l'ex comico «si sta affievolendo, la gente sperava che cambiasse qualcosa ma quel cambiamento lo stiamo facendo noi senza il M5S. Ad esempio sulle Provincie, noi le abbiamo abolite mentre lui ha fatto ostruzionismo ubbidendo a Brunetta».

La prima parte della trasmissione gira intorno al calcio, ai fatti dell'Olimpico. Eugenio, uno dei ragazzi ospiti della Innocenzi, si dice meravigliato che tutti si indignino del fatto che si sia dovuto chiedere a Genny ‘a Carogna il permesso di giocare la finale di Coppa Italia, mentre nessuno dice nulla del fatto che Renzi abbia dovuto chiedere il permesso di fare il governo a un pregiudicato come Berlusconi.

E qui la botta a Grillo e a chi in studio assimilava tutti i politici senza distinzioni: «I pregiudicati sono due dei tre leader dei partiti ricorda duramente Renzi - sia Berlusconi che Grillo sono stati condannati in via definitiva e io non faccio il governo né con l'uno né con l'altro». E ancora, se Grillo ha detto che anche lui all'Olimpico avrebbe fischiato l'inno nazionale, Renzi risponde: «Io non lo fischio, prima di essere democratico, sono italiano».

E comunque spiega che «con Berlusconi non sto facendo un governo, non sto facendo accordi segreti con lui ma le regole del gioco (le riforme, ndr) non dovrebbero essere scritte da soli ma insieme agli altri partiti». In mattinata, in una intervista pubblicata dal settimanale Time, il premier aveva affermato: «L'Italia non sarà mai un Paese normale, l'Italia è l'Italia, se fossimo un Paese normale non avremmo Roma, Firenze o quella meraviglia di Venezia». E a Genova aveva spiegato che «il futuro è più affascinante del proprio passato», perchè «a noi nessun sogno è precluso: basta con i sogni piccoli, c'è un'Italia più forte delle nostre paure e più bella dei nostri rancori».

 

 

RENZI E BERLU C RENZI BERLUSCONI MONTEZEMOLO AL TEATRO REGIO DI PARMABeppe Grillo a napoli nel rione sanita MATTEO RENZI IN CONFERENZA STAMPA A PALAZZO CHIGI FOTO LAPRESSE MICHELE SANTORO E GIULIA INNOCENZI ALLA PRESENTAZIONE DI ANNOUNO

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