IL RICATTO DEL BALLOTTAGGIO - RENZI HA PRONTO IL DECRETO PER 'SALVARE' 8 CITTÀ METROPOLITANE DALL'AUMENTO DELL'IRPEF (1 MLD DI COSTO PER LO STATO). MA SE VUOLE PUÒ PRESENTARLO PRIMA DEL BALLOTTAGGIO, PER AIUTARE I CANDIDATI PD. O TENERLO NEL CASSETTO. COSÌ SE VINCONO RAGGI E APPENDINO, LA LORO PRIMA AZIONE SARA' L'AUMENTO DELLE TASSE...
Aspirina per Dagospia
Sarà un caso, ma improvvisamente il governo si rende benevolo nei confronti di 8 città metropolitane che hanno esagerato nelle spese. Guarda caso, di queste 8, quattro vanno al voto domenica 19; ed in tre di queste (Milano, Roma, Torino) al ballottaggio ci sono candidati Pd. La benevolenza è rappresentata dal fatto che a questi Comuni il governo non applicherà multe per lo sforamento di bilancio, esentandoli da aumentare le addizionali Irpef. Costo complessivo a carico dello Stato, circa un miliardo di euro.
virginia raggi beppe grillo a porta a porta
Il decreto è pronto - rivela Repubblica - ma spetta a Renzi decidere quando portare il provvedimento al consiglio dei ministri. Prima, dopo il ballottaggio, mai? Se lo porta prima, potrà dire: se scegli Pd, non paghi l'aumento dell'addizionale; ma poi, in caso di vittoria grillina, lo deve mantenere.
Lo potrebbe sempre presentare dopo il 19. Ma solo in caso di vittoria dei suoi candidati (che oggi lo tengono a distanza). Potrebbe anche farlo restare nel cassetto qualora la Raggi e la Appendino espugnassero Roma e Torino. In tal caso, quale prima azione delle prime cittadine sarebbe un aumento delle addizionali comunali. Ma, come dice Renzi, queste sono solo "elezioni locali". E non è nella sua natura fare "mance elettorali"...