“C’HO MESSO PIÙ TEMPO A CONFESSARE A MIO PADRE CHE FUMAVO CHE A RIVELARGLI I MIEI ORIENTAMENTI SESSUALI” – RITRATTONE DI “ZT-ELLY” SCHLEIN BY STEFANO CAPPELLINI – E' UNA NERD, AMA I GIOCHI DA TAVOLO E I VIDEOGIOCHI, I SUOI DETRATTORI LA BOLLANO COME "NAIF" – HA DETTO: “NON VOGLIO UNA SINISTRA DA CENTRO STORICO”. MA PROPRIO NELLE ZTL (ZONE A TRAFFICO LIMITATO) DI ROMA, TORINO E MILANO HA SURCLASSATO BONACCINI…
Estratto dell’articolo di Stefano Cappellini per “la Repubblica”
Anche Elly Schlein, come tutti, ha un segreto: «Mio padre non sapeva del vizio delle sigarette, c’ho messo più tempo a confessargli che fumavo che a rivelargli i miei orientamenti sessuali».
Ora Schlein non fuma più, svapa: «Mi sento più a mio agio con gli altri». Bisognerà dunque cercarne altri, di segreti della neosegretaria del Partito democratico. Anche i suoi orientamenti, appunto, sono pubblici da quando decise di rivelare in un’intervista la sua bisessualità: «Ho amato uomini, ho amato donne, ora sono felice con una ragazza”.
[...] Elly – all’anagrafe Elen Ethel, i nomi delle nonne materne - è scaltra. [...] Dicono sempre i detrattori, e ce ne sono tanti nel Pd, lo scoprirà presto, che sia un po’ naif, e però anche qui c’è da discuterne. L’ex grillino Dino Giarrusso, che le aveva fatto sapere di essere pronto a sostenerla, lei l’ha mandato a stendere; Bonaccini se lo è ritrovato sul palco della sua convention congressuale e prima o poi Ilvo Diamanti ci svelerà quanti voti alle primarie gli è costato.
[...] Le piace definirsi nerd. [...] Ama suonare la chitarra elettrica, i giochi da tavolo (Trivial Pursuit, il super quiz di cultura generale è il preferito), i videogiochi. [...] le piace molto anche Zerocalcare.
Sui social compare ogni tanto l’adorato cane Pila. Nel 2008 sfrutta l’appoggio da un parente per partecipare da volontaria alla campagna di Barack Obama: «Lì ho capito che non bisogna chiedere i voti, ma mobilitare le persone sulle idee» [...] «Non voglio una sinistra da centro storico», dice dopo l’exploit alle Regionali, tuttavia è proprio nelle Ztl (Zone a traffico limitato) di Roma, Torino e Milano che ha surclassato Bonaccini, cosa che certo incoraggerà i buontemponi della destra che l’hanno soprannominata ZtElly.
Ecologista (cita spesso il verde sudtirolese Alex Langer), femminista, intersezionalista, come vuole la cultura dominante negli atenei statunitensi basata sull’analisi del grado di privilegio di cui si gode (bianco, maschio, etero, ricco è il peggio), Schlein ha promesso alla trasmissione radiofonica Un gioco da pecora che avrebbe tinto i capelli di rosso in caso di vittoria. Non pensate lo abbia fatto al buio. Il giorno in cui scoppiò il caso Giarrusso, il sindaco di Firenze Dario Nardella, sostenitore di Bonaccini, fece un comunicato: «Stop alla corsa sul carro dei vincitori». I collaboratori lo lessero a Schlein che disse: «Pensa quando scopriranno che non è nemmeno il carro giusto». Era già sinceramente convinta di vincere. Magari aveva pure già deciso di tingersi i capelli.
elly schlein michela di biaseandrea orlando elly schleinelly schlein 11elly schlein 10elly schlein 2elly schlein 5elly schlein giuseppe conte elly schlein 1elly schlein 13elly schlein 12ELLY SCHLEIN E STEFANO BONACCINI